Le FP1 del fine settimana azero della Formula 1 va in archivio con Max Verstappen davanti a tutti. In una sessione dalla durata sostanzialmente dimezzata per via di una bandiera rossa, il #1 ha preceduto la Ferrari di Leclerc e la RB19 del compagno di squadra Sergio Perez.
Il primo assioma della Legge di Murphy sostiene che se c’è qualcosa che può andare storto, in qualsiasi situazione ci si trovi, quel qualcosa lo farà. La F1 ha scoperto la veridicità di questo assunto questa mattina, quando la durata della prima e unica sessione di FP prevista nel nuovo format dei weekend Sprint è stata quasi dimezzata per via di una bandiera rossa esposta a seguito del pirotecnico guasto occorso alla Alpine di Pierre Gasly.
Il lavoro svolto da team e piloti nella restante parte delle prove libere è stato intenso, ma ha chiaramente risentito del minor tempo a disposizione: su una pista così insidiosa – e che peraltro presenta un nuovo asfalto – sarebbe stato forse utile girare con più continuità prima di affrontare la sessione di qualifiche che deciderà la griglia del Gran Premio dell’Azerbaijan, ma la sorte e il nuovo format del fine settimana deciso dalla Formula 1 non sono evidentemente state dello stesso avviso.
FP “contratte” o meno, c’è sempre una Red Bull a guardare tutti gli altri dall’alto della classifica. È infatti Max Verstappen a chiudere in testa la sessione di prove libere disputatasi sul Baku City Circuit, grazie a un 1’42”315 che gli consente di rifilare appena 37 millesimi a Charles Leclerc. Il monegasco della Ferrari, autore di due lunghi privi di conseguenze nonostante i solidi muretti che circondano quasi tutta la pista, è riuscito a infilare la sua SF-23 davanti all’altra RB19, quella affidata a Sergio Perez. Il messicano chiude 3° e staccato di 139 millesimi dalla vetta, con Carlos Sainz – che da Verstappen paga invece un gap di quasi sei decimi – a chiudere invece 4° davanti a Lando Norris, 5° al volante della sua McLaren.
Ottimo 6° – in una sessione che non ha però visto tutti i big tentare la simulazione di qualifica – è Nyck De Vries, mentre le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso si sono accontentate rispettivamente della 7ª e 8ª posizione senza scendere in pista con gomme Soft. 9° ha chiuso le FP1 Alexander Albon, mentre a Guanyu Zhou è toccato il compito di chiudere la top ten della mattinata grazie al suo 1’43”748.
Appena fuori dai primi dieci troviamo la prima delle Mercedes, la #44 guidata da Lewis Hamilton. L’inglese, molto attivo in pista come la quasi totalità dei piloti, ha portato la sua Freccia Nera davanti alla McLaren di Oscar Piastri e all’Alfa Romeo di Valtteri Bottas, 13° davanti a Yuki Tsunoda – che ha riportato una foratura nella fase iniziale della sessione dopo avere toccato le barriere con la posteriore destra – e Nico Hulkenberg. Logan Sargeant è 16° in 1’44”900, mentre solamente 17° è per il momento George Russell: il #63, che come Hamilton non ha simulato la qualifica, si limita a precedere i tre piloti che hanno vissuto una mattinata… complicata. Alle spalle dell’inglese si trovano infatti entrambe le Alpine – con Ocon fermato in via precauzionale dal suo team a seguito del problema accusato da Gasly – e la Haas di Kevin Magnussen, ammutolitasi in pista proprio pochi istanti dopo che era stata esposta la bandiera rossa per via del guasto della A523 #10.