Josef Newgarden si impone sotto la bandiera a scacchi sul Texas Motor Speedway, ottenendo la sua prima vittoria del 2023 dopo una gara corsa sempre nelle posizioni di vertice. Completano il podio un amareggiato Patricio O’Ward – di nuovo secondo – e Álex Palou, ancora alla ricerca della prima vittoria su un ovale.
Secondo appuntamento della stagione 2023 della Indycar che non delude le aspettative. Dopo lo spauracchio della pioggia, su Forth Worth le nubi hanno lasciato il posto ad un clima sereno che hanno consentito di percorrere i 250 giri (375 miglia) in sicurezza. Dopo una prima metà di gara tutto sommato regolare – con il solo crash del rientrante Takuma Sato a spezzare il ritmo con una Caution -, la seconda metà della PPG 375 si è rivelata decisamente più caotica, con diversi piloti (tra cui Romain Grosjean a 2 giri dal termine) finiti a muro. Come avvenuto lo scorso anno, a spuntarla è stato Josef Newgarden, autore di una prestazione che lo ha sempre visto viaggiare nelle posizioni di testa assieme ad un O’Ward con cui, sul difficile ovale, ha sicuramente condiviso il ruolo di pilota più in forma. Per l’americano si tratta del terzo trionfo sull’asfalto del Texas Motor Speedway, dopo le vittorie ottenute nel 2019 e nel 2022. Patricio O’Ward, dal canto suo, esce dal primo appuntamento su ovale del 2023 con parecchio amaro in bocca, che si aggiunge a quello assaporato in quel di St. Petersburg in occasione della prima gara stagionale a causa di un’altra vittoria sfumata a poche miglia dal termine. È di nuovo consistente Álex Palou, che con la sua #10 di Chip Ganassi Racing termina 3° dopo essere partito in 7a piazza. Più attardato e mai in lotta per la vittoria il vincitore della gara di St. Petersburg Marcus Ericsson, solo 8°.
Cronaca della gara
Parte bene il poleman Rosenqvist, ma al termine del primo giro Dixon (5 volte vincitore sul Texas Motor Speedway e alla 370° gara in carriera) è già all’attacco e in grado di scalzare lo svedese dalla prima posizione. Primi 10 giri che vedono Dixon e Josef Newgarden (vincitore della passata edizione) scambiarsi più volte il ruolo di leader della corsa, con a seguire le 3 vetture Arrow McLaren di Rossi, Rosenqvist e O’Ward che procedono in un pacchetto molto compatto cui si aggrega anche la #10 del team Ganassi guidata da Álex Palou che riesce ad issarsi fino alla 3a posizione. Più arretrato è Marcus Ericsson, ai margini della Top-10 nelle primissime fasi della corsa in terra texana. Dopo 15 giri si intravedono alcune leggere gocce di pioggia sulle telecamere, con i piloti chiamati a fare attenzione in percorrenza dei temibili banking del Texas Motor Speedway.
Prima Caution che arriva al giro 45, con le immagini che mostrano un Will Power in evidente difficoltà scavalcato da un gruppetto di diversi piloti in cui si trova anche Takuma Sato; il Giapponese, alla sua prima gara del 2023, mette però le sue gomme sullo sporco all’esterno di Curva 2 andando a colpire le SAFER barriers che lo spediscono in diagonale verso il basso della pista, fortunatamente senza essere travolto da nessun pilota. Il due volte vincitore della Indy 500 è così costretto ad un mesto ritiro.
È in occasione di tale periodo di Caution che al giro 50 che si apre la prima finestra dei Pit-Stop, con Alexander Rossi e Kyle Kirkwood che vengono addirittura a contatto nell’affollata Pit-Road! Il pilota Arrow McLaren viene lasciato partire mentre sopraggiungeva il pilota di Andretti Autosport che perde il controllo e finisce di traverso nella sua piazzola, creando un gran rischio per i meccanici che però, fortunatamente, non vengono coinvolti. Meccanici che invece lavorano incessantemente sulla #7, danneggiata all’anteriore a causa dell’urto; il californiano perde così 4 giri, oltre a guadagnarsi un Drive Through a causa dello sfortunato episodio.
Il giro 60 è quello della ripartenza, con Josef Newgarden che comanda fino a Curva 3 dove viene affiancato a Palou con il quale percorre 3 incredibili giri side-by-side, e con O’Ward – impensierito da Dixon – a fare da spettatore privilegiato di uno show eccezionale. Intanto risale anche Romain Grosjean (che si mette in 3a piazza), ma occhio al colpo di reni di Newgarden che si rimette davanti a tutti, con O’Ward che a bordo della sua #5 inizia ad riavvicinarsi pericolosamente al duo di testa, ora Newgarden-Palou. Al giro 75 il messicano rompe il ghiaccio e scavalca la vettura Ganassi di Palou per mettersi nel ruolo di principale inseguitore di Newgarden; Lo spagnolo perde anche la posizione sulla Andretti #28 di Grosjean, che sale così 3° dopo essere partito 11°.
Arriviamo al giro 100, e Kyle Kirkwood è costretto al ritiro a causa di problemi tecnici alla posteriore destra, riportando la sua Dallara motorizzata Honda ai box. Seconda finestra delle soste che si apre al giro 109, con Scott McLaughlin (partito 15°) primo a fermarsi per rabboccare bioetanolo e cambiare coperture, seguito da Newgarden che lo copia cedendo temporaneamente la leadership della corsa a Patricio O’Ward che invece continua provando l’overcut. Si ferma anche la Andretti #28 di Grosjean – che era seguito da vicino da Dixon – mentre anche O’Ward imbocca la Pit Road al termine del giro 114; lo stop del messicano non è eccellente, ed infatti Newgarden si riguadagna virtualmente la testa della corsa con un margine più ampio di quanto fosse prima delle soste.
Al giro 126 è il turno di essere doppiato anche per Marcus Ericsson, sull’ovale del Texas su cui non sembra aver trovato la quadra. Tre giri più tardi però si scatena un’entusiasmante sfida per la leadership della corsa tra Newgarden e O’Ward, che dal momento delle soste ha recuperato in pista ben 5″ sul rivale che guida la #2 del team Penske; lotta che vede spuntare la Arrow McLaren #5 in prima posizione la quale, al giro 145, va addirittura a doppiare Scott McLaughlin e Colton Herta – che in quel momento viaggiavano in 6a e 7a posizione – allargando a 6″ il suo gap sull’americano suo diretto inseguitore. L’incredibile fase di doppiaggio prosegue, con anche Dixon e Palou scavalcati dal 22enne di Monterrey che timbra e firma uno stint centrale inarrivabile. A pieni giri rimane solo Josef Newgarden!
Giro 164 che vede di nuovo Scott McLaughlin inaugurare la danza all’interno della Pit-Road, con Newgarden che di nuovo rientra prima di O’Ward per compiere la terza sosta. Il messicano rientra al passaggio 169, non senza rischiare di brutto a causa di un bloccaggio nel momento dell’inserimento del limitatore di velocità; il #5 di Arrow McLaren torna sull’asfalto texano ancora virtualmente in testa, mantenendo 5″ di margine su Newgarden.
Ma attenzione! Il poleman Felix Rosenqvist – che era appena uscito dai box e viaggiava a centro gruppo – colpisce il muro all’esterno di Curva 4 dopo aver perso la vettura mettendo le ruote sull’insidioso asfalto PJ1 nel tentativo di scavalcare una vettura più lenta. Seconda Caution per la PPG 375 sul Texas Motor Speedway, che fino a questo momento si è corsa in maniera tutto sommato lineare. Ne può giovare Newgarden, che così si riaggancia al leader O’Ward e ha l’occasione per infastidire il messicano; i due rientrano al giro 183 per anticipare la loro quarta – e ultima – sosta di serata approfittando della neutralizzazione della corsa. I due fenomeni tornano nel gruppo nello stesso ordine in cui lo avevano lasciato. Al giro 190, però, tutto il gruppo – ad eccezione di O’Ward e David Malukas – compie un altro passaggio ai box per effettuare uno Splash & Go assicurandosi di arrivare agevolmente alla bandiera a scacchi.
Si riparte al giro 195 con Palou che in Curva 3 fiocina i primi due con una ripartenza lampo, con anche Malukas che si invita alla festa per la vittoria forte della di una sosta in meno degli avversari. Ne scaturiscono giri intensissimi, con addirittura Colton Herta che ne passa 4 in due giri e si porta in testa! La #26 di Andretti deve guardarsi da Newgarden, O’Ward, Palou e Grosjean che difatti lo ripassano; si sgancia Malukas, che alza di molto il suo ritmo costretto ad un’estrema gestione.
Ed ecco arrivare anche la terza Caution sulla PPG 375, con il rookie di Dale Coyne Racing With RWR Sting Ray Robb che commette un errore in Curva 2 rovinando sulle SAFER esterne per poi essere spedito verso l’apron dove sbatte con un brutto angolo di impatto, fortunatamente senza riportare conseguenze fisiche.
Piloti che, a 36 giri dal termine, danno il via ad un altro giro di Pit-Stop, con Palou, Grosjean, Herta e Dixon gli unici a rimanere sul tracciato occupando le prime 4 posizioni; è 5° O’Ward, seguito da Newgarden e uno Scott McLaughlin che, dopo 3/4 di gara in penombra, torna a farsi vedere nelle prime posizioni con la sua Chevrolet Penkse #3. Ma attenzione, perché il lavoro dei commissari in pista è concluso e la gara può ripartire.
32 giri al termine ed è nuovamente Green Flag, con Grosjean che si mette davanti a Palou il quale si porta dietro anche O’Ward che ne passa due in un sol boccone sul backstraight; regime di corsa che dura poco, perché la #28 di Devlin DeFrancesco attraversa la carreggiata nel banking di Curva 3 a causa della sospensione posteriore destra danneggiata, venendo sfortunatamente travolto da Graham Rahal che va a sbattere violentemente sulle SAFER assieme al canadese. Si apre così il quarto periodo Caution, mentre si dimostra ancora sicuro il telaio Dallara DW-12 con entrambi i piloti okay (ma ovviamente fuori gara). Ne approfittano Grosjean e Dixon, che effettuano uno Splash & Go per assicurarsi la possibilità di arrivare al termine della corsa con il neozelandese che, all’uscita della Pit-Road, prende la posizione sul portacolori di Andretti protagonista di una sosta piuttosto lenta.
Mancano solo 13 giri alla fine ed è di nuovo bandiera verde! O’Ward riparte bene davanti a Álex Palou e Newgarden, ma lo spagnolo di Ganassi dà filo da torcere al messicano con anche la #2 che si infila tra i due dando vita ad una furiosa bagarre e portandosi in testa a 8 passaggi dalla bandiera a scacchi. Torna su la #18 di David Malukas che si mette terzo, mentre Grosjean guarda tutti dalla 5a piazza; si sfiorano O’Ward e Newgarden prima di toccarsi sulla linea del traguardo a 3 giri dalla bandiera a scacchi! Il sorpasso del due volte Campione Indycar in ingresso di Curva 3 è però fondamentale, perché a due giri dal termine Romain Grojean assaggia pesantemente le barriere esterne di Curva 2 frantumando la propria Dallara motorizzata Honda e facendo calare l’ultima Caution – e di fatto la bandiera a scacchi – sulla PPG 375 corsa al Texas Motor Speedway. Romain scende dalla propria DW-12 mentre Josef Newgarden taglia il traguardo per trionfare al termine delle 375 miglia a Fort Worth. Non può nulla O’Ward, fenomenale nella parte centrale di corsa, ancora una volta 2° e con l’amaro in bocca. Chiude il podio Alex Palou, che giunge 3° precedendo Malukas, Dixon e McLaughlin.
L’appuntamento è ora sul classico cittadino di Long Beach per vivere il terzo round della stagione Indycar 2023!