Furibondi. Non c’è altro termine per descrivere Miguel Oliveira e Jorge Martin, i piloti cilindrati da Marc Marquez nelle fasi iniziali del GP del Portogallo. Il portoghese e lo spagnolo, che hanno visto la loro gara irrimediabilmente rovinata dallo strike del #93, alle tradizionali interviste post-gara non hanno fatto particolari sforzi per nascondere la loro irritazione per quanto accaduto.
Il #88, già protagonista della Sprint Race, aveva in mente di provare a puntare al bersaglio grosso nel corso del Gran Premio vero e proprio. Spinto dal pubblico di casa e in sella a una Aprilia che gli ha fatto dimenticare la KTM in fretta e senza particolari rimpianti, Oliveira navigava in 2ª posizione alle spalle del leader della gara Bagnaia quando Marc Marquez ha spento i suoi sogni di gloria. Al portoghese, peraltro, è anche andata piuttosto bene: l’impatto con la RC213V dello spagnolo è stato infatti piuttosto violento, e l’essersela riuscita a cavare senza conseguenze fisiche particolarmente gravi consente al #88 – e al team RNF – di tirare un sospiro di sollievo in vista dei prossimi appuntamenti stagionali.
“Mi fa un po’ male la gamba destra, ma non c’è nulla di rotto” – ha dichiarato Oliveira – “Questo è sicuramente positivo, vista e considerata la botta che ho ricevuto. Ho capito quello che era successo solamente guardando le immagini”. “Quanto è successo è stato piuttosto strano” – ha proseguito il #88 – “Quel che è certo è che Marc si è buttato dentro da troppo lontano, era oltre il limite. Non credo ci sia molto altro da dire. È riuscito a evitare Martin, ma per schivare Martin è andato a destra e ha colpito il pilota che precedeva Martin, ovvero io”. A prescindere dall’esistenza o meno di un guasto tecnico sulla Honda di Marquez – un’ipotesi inizialmente paventata nel paddock di Portimao ma che sembrerebbe ormai essere del tutto smentita -, il portoghese non ha molti dubbi: Marc Marquez avrebbe dovuto impostare la frenata in maniera totalmente diversa. “Mah, non credo sinceramente che abbia avuto un problema. E se anche avesse avuto un problema al freno credo che avrebbe comunque dovuto frenare prima, d’accordo?”, ha infatti concluso un visibilmente contrariato Oliveira.
A fare da cassa di risonanza al risentimento del #88 ha provveduto di lì a poco Jorge Martin. Lo spagnolo del team Pramac, che ha abbandonato la corsa in un secondo momento dopo essere finito a terra in totale autonomia durante il suo disperato tentativo di rimonta, si è infatti allineato ai commenti del portoghese rincarando la dose nei confronti di Marc Marquez. “Non è la prima volta che mi fa finire a terra o che rischia comunque di farmi cadere” – ha esordito il #89 ai microfoni di Motorsport.com – “Chiedere scusa al pilota e al pubblico ormai non basta più. Deve fare attenzione perché a me ha già rovinato due gare, mentre io a lui nessuna”. “Ci sono dei piloti che corrono insieme a te, e credo che si debba sempre rispettarli. In quel punto bisogna girare più larghi, verso l’esterno, ma lui evidentemente non voleva farlo. Nella riunione del giovedì è stato l’unico a lamentarsi delle possibili penalità: credo che già da questo avremmo dovuto capire che avrebbe fatto casino. A causa sua ora ho un dito del piede fratturato e una distorsione”, ha concluso un furente Martin. Che ora, così come Miguel Oliveira, spera di recuperare in fretta in vista dell’appuntamento argentino del Motomondiale, in programma tra meno di una settimana in Argentina sull’asfalto di Termas de Rio Hondo.