Mezzo pieno o mezzo vuoto. Sta a voi, sulla base delle vostre sensazioni, decidere come Charles Leclerc veda il bicchiere della Ferrari SF-23 al termine dei tre giorni di test della F1 in Bahrain. Liberatosi di casco e balaclava una volta concluso il programma di lavoro, il #16 si è infatti detto soddisfatto dei miglioramenti mostrati dalla Rossa ammettendo però che, allo stato attuale delle cose, ci sia ancora del lavoro da fare per essere al livello dei migliori.
Questi ultimi, almeno stando a quanto visto a Sakhir, sarebbero solamente gli uomini Red Bull. La RB19 si presenterà al via del weekend di gara del Bahrain nel ruolo di vettura da battere, con Verstappen e Perez che nel corso dei test hanno impressionato tutti gli addetti ai lavori tanto sul giro secco quanto sul passo gara. È soprattutto su quest’ultimo aspetto che la SF-23 sembra avere faticato di più nel confronto con la RB19, ed è lo stesso Leclerc ad ammettere che manchi ancora qualche pezzettino per completare davvero il puzzle.
“Sui rettilinei siamo migliorati, ma non voglio entrare troppo nel dettaglio” – ha esordito il monegasco, sottolineando come uno dei talloni d’Achille della F1-75 sembrerebbe essere stato risolto – “Ora abbiamo una vettura aerodinamicamente più efficiente, con meno drag: in termini di velocità massima credo che tutto ciò dovrebbe comportare un miglioramento. Ci sono però da considerare anche altre caratteristiche di quest’auto, e al momento non siamo ancora riusciti a trovare l’assetto migliore per sfruttarle”.
“Nel corso di queste tre giornate abbiamo lavorato parecchio, ma non siamo ancora stati in grado di individuare l’equilibrio che ci serve. Spero che ci sia ancora del margine, quello che ci permetterà di avere un buon assetto”, ha sinteticamente aggiunto il #16. Chiamato, come tutti gli uomini Ferrari nel corso dei prossimi cinque giorni, a lavorare per trovare una quadra che possa permettere alla SF-23 di agguantare la veloce e costante RB19.