Il 2023, per Max Verstappen, sembra essere iniziato sulla falsariga del 2022. È infatti il Campione del Mondo in carica il più veloce al termine della mattinata del Day 1 dei test pre-stagionali della F1 in Bahrain, con la Red Bull RB19 #1 che è riuscita a fermare il cronometro sull’1’32”959.
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Il tempo, com’è ovvio e giusto che sia, in questa fase del Mondiale conta meno di 0. Tuttavia, è interessante notare come i riferimenti cronometrici fatti segnare in questo primissimo assaggio di 2023 siano già sensibilmente più veloci rispetto a quanto visto nella stessa fase del 2022: le monoposto costruite per il secondo anno dell’attuale regolamento tecnico sembrano essere nate tutte piuttosto bene, e persino Pirelli mette in dubbio che esse possano davvero perdere mezzo secondo al giro – come prevedeva invece la FIA – rispetto a quelle che le hanno precedute.
Il crono di Max Verstappen, salito a bordo di una RB19 che ha mostrato le sue vere forme solamente nella pit lane di Sakhir e che ha trascorso gran parte della sessione priva di griglie per i rilevamenti aerodinamici ma spesso imbrattata dalla vernice flow-viz, ha staccato di 294 millesimi la Ferrari SF-23 di Carlos Sainz, 2° e con all’attivo un giro in più (72) rispetto a Max Verstappen. La Rossa a differenze della Red Bull è scesa in pista munita dei classici “rastrelli” per i rilevamenti e, soprattutto, ha destato l’attenzione di tutti quando ha mostrato una strana flessione della superficie del musetto che però – stando almeno a quanto dichiarato da Ferrari stessa – pare non nasconda una particolare soluzione tecnica.
Al 3° posto, conquistando anche la palma di pilota più attivo della mattinata grazie ai suoi 74 giri, ha poi chiuso Alexander Albon, che in 1’33”671 ha preceduto Guanyu Zhou e George Russell, rispettivamente autori di 67 e 69 passaggi. Il #63 è stato il primo a portare sull’asfalto di Sakhir un’altra delle monoposto più attese di questo 2023 e, nel soleggiato giovedì mattina del Bahrain, non è riuscito ad andare oltre un 1’34”174. Il crono della Mercedes W14, se vogliamo, è forse ancora meno indicativo rispetto a quelli della diretta concorrenza: l’obiettivo di Brackley è infatti capire se la filosofia “zero sidepods” abbia davvero iniziato a funzionare, ed è per capire se – ed eventualmente quanto – soffrisse ancora di porpoising che la vettura della Stella è spesso scesa in pista munita di accelerometri. Chiude con il 6° tempo Nico Hulkenberg, che ferma il cronometro in 1’34”424 in uno dei 51 giri completati al mattino, mentre si ferma al 7° posto e non solo Felipe Drugovich. Il giovane brasiliano, chiamato a fare le veci dell’infortunato Lance Stroll in questa sessione dei test del Bahrain, ha causato infatti l’esposizione della prima e unica bandiera rossa della mattinata quando è stato improvvisamente appiedato dalla sua AMR23. Fortunatamente per Drugovich il guasto è stato di lieve entità, e dunque sono stati 40 i giri che il Campione del Mondo di Formula 2 ha messo a referto in una mattinata chiusa con un 1’34”564 come miglior prestazione.
8ª posizione per l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda (46 i passaggi completati dal giapponese), mentre si accontentano del 9° e 10° tempo Pierre Gasly e Oscar Piastri: i due, che hanno percorso rispettivamente 60 e 52 giri al volante dell’Alpine e della McLaren, chiudono la classifica del mattino in 1’34”822 e in 1’34”888, a quasi 2” di ritardo dal riferimento siglato da Max Verstappen.
Ecco la classifica completa della mattina del Day 1 dei test del Bahrain di F1:
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