Andrea Kimi Antonelli, nella mattinata della domenica italiana, ha vinto ad Abu Dhabi il campionato di Formula Regional Middle East. Il pilota bolognese della Mercedes, nonostante un weekend abbastanza incolore, in cui è stato protagonista di due incidenti, è riuscito a portarsi a casa il titolo, che gli vale anche i punti per la Superlicenza. Spettacolo anche in Formula 4, con James Wharton che ha vinto il campionato dopo essere stato buttato fuori al primo giro dal rivale Tuuka Taponen.
Nessuno è perfetto. E l’ha dimostrato anche Andrea Kimi Antonelli in questo weekend. Condizionato forse dalla pressione che gli gravava sul capo, il pilota italiano è stato artefice di due incidenti, il primo in gara 1 proprio con il rivale alla corsa al titolo Taylor Barnard alla chicane dopo il lungo rettilineo, il secondo in gara 2 con Sebastian Montoya. Per entrambi i contatti ha ricevuto dieci posizioni di penalità, finendo tutte e due le volte fuori dai punti. Un campionato però non si decide in una sola gara, e nonostante questi errori Antonelli ha comunque portato a casa il titolo, il suo terzo in monoposto. Titolo che gli vale anche i punti per la Superlicenza, perché somma i diciotto della Formula Regional Middle East ai ventiquattro conquistati lo scorso anno nelle F4 italiana e tedesca. Superlicenza che però non ha ancora, perché non ha raggiunto la maggiore età, che compierà soltanto ad agosto del prossimo anno.
Antonelli ha quindi chiuso quindicesimo nella prima gara, dopo aver tagliato il traguardo per primo, e quattordicesimo in gara 2. Ma ha comunque avuto modo di festeggiare il primo titolo in Regional, in attesa del campionato europeo, oltre che il titolo tra i rookie. Delusione invece per Barnard, che si è ulteriormente complicato la vita in gara 2 rimanendo fermo al via: l’inglese è stato comunque protagonista di una bellissima rimonta, e il suo campionato è stato di altissimo livello. Non ha davvero niente da recriminarsi.
Per quanto riguarda le tre gare, queste sono state vinte da Mari Boya davanti a Sami Megueteunif e Rafael Camara, da Pepe Marti, a precedere Mihael Shin e Kirill Smal, e da Nikita Bedrin, davanti proprio ad Antonelli e a Rafael Camara.
Assegnato il titolo in Formula 4 UAE. James Wharton si è imposto nelle prime due gare del sabato, ma la vittoria del campionato in gara 3 è arrivata dopo un incidente con Tuuka Taponen, il suo principale rivale per il campionato: il finlandese, partito in maniera arrembante per cercare di chiudere il gap di venti punti, è entrato in maniera troppo aggressiva sul neozelandese, saltando su un cordolo e centrandolo in pieno. Campionato finito dopo poche curve quindi, in uno scenario alla Suzuka 1990, mentre la gara è stata vinta da Ugo Ugochuckwu, che si è riscattato dopo aver buttato un titolo che sembrava già vinto, davanti al buon Valerio Rinicella e a Keanu Al Azhari. Brividi nel finale, con un brutto incidente che ha coinvolto l’italo-emiratino Federico Rifai e Hamda Al Qubaisi: Rifai, nel tentativo di difendersi da un attacco di Badoer, è saltato su un cordolo con una dinamica simile a quella di Taponen, centrando in pieno la povera Al Qubaisi nel corso del penultimo giro. Gara chiusa anzitempo con bandiera rossa quindi, per consentire l’accesso dei mezzi di soccorso, con l’emiratina che potrebbe aver avuto un brutto colpo ai polsi con il volante.