La Indycar quest’anno vedrà il record di iscritti degli ultimi anni: saranno infatti 27 le macchine che prenderanno parte alle varie gare della serie, che scatterà domenica 5 marzo sul circuito di Saint Petersburg, senza contare i piloti che parteciperanno solamente alle gare sugli ovali o alla Indy 500. Ecco quindi tutte le formazioni dei piloti delle varie squadre per quanto riguarda la categoria americana.
Team Penske – Chevrolet
Squadra che vince non si cambia diceva un tale, e probabilmente Roger Penske deve concordare, visto che la sua line up sarà la stessa della stagione appena passata. Insieme al campione del 2022, Will Power, sono confermati anche Josef Newgarden, secondo lo scorso anno, e Scott McLaughlin, tre volte campione nella Supercars Australiana. La line up è probabilmente una delle più forti della categoria, e potrebbe essere la vera favorita del 2023.
AJ Foyt Enterprises – Chevrolet
La Foyt ha deciso di puntare su una coppia molto giovane, scegliendo Santino Ferrucci, che torna in Indycar a tempo pieno dopo tre anni, e Benjamin Pedersen, pilota americodanese quinto lo scorso anno in Indy NXT. Il primo ha avuto anche esperienza in Europa, correndo anche in Formula 2, mentre il secondo è un prodotto tutto americano, avendo fatto la trafila delle serie propedeutiche alla Indycar.
Andretti Autosport – Honda
Ben quattro macchine per il team di Michael Andretti, più una quinta per la Indy 500, per una squadra che lo scorso anno è andata al di sotto della aspettative. Restano confermati Colton Herta (che, dopo lo smacco della Superlicenza, dovrà cercare di rivedere le proprie prestazioni), Romain Grosjean (che correrà anche qualche gara in IMSA con Lamborghini, in attesa di correre nel WEC nel 2024) e Devlin DeFrancesco, mentre al posto di Rossi ci sarà Kyle Kirkwood, alla sua seconda stagione. Infine, a Indianapolis correrà come wild card anche Marco Andretti. In attesa che si evolva la vicenda F1, il team dovrà cercare di recuperare il terreno perso lo scorso anno.
Arrow McLaren SP – Chevrolet
Il team di Woking, dopo una simpatica querelle che ha coinvolto Alex Palou lo scorso anno, premonitrice di quanto sarebbe accaduto con Piastri, ha dovuto rinunciare al pilota spagnolo. Al suo posto è stato preso per la nuova terza macchina Alexander Rossi, partente da Andretti, che correrà accanto ai confermati Pato O’Ward e Felix Rosenqvist. In più, solo per la Indy 500, tornerà a correre anche Tony Kanaan, che cercherà di vincere la più prestigiosa corsa americana a 48 anni suonati. Per il brasiliano sarà però l’ultimo tentativo, perché ha già annunciato che dopo questa gara si ritirerà dalle corse.
Chip Ganassi Racing – Honda
Ganassi si è quindi tenuta Palou, a cui sarà affidata una delle quattro macchine del team. Confermati anche Scott Dixon, terzo lo scorso anno, e Marcus Ericsson, vincitore a Indianapolis in carica, mentre sulla quarta macchina ci sarà un avvicendarsi di piloti: nelle gare sugli stradali e sui cittadini correrà Marcus Armstrong, ex pilota di F2 e della Ferrari Driver Academy, al suo primo anno nella serie, mentre negli ovali il sedile spetterà a Takuma Sato, due volte vincitore a Indy ma con ancora tanto da dire. Ganassi proverà a rubare il titolo a Penske, ma ci riuscirà?
Dale Coyne Racing – Honda
In realtà, qui bisognerebbe parlare di due team diversi, perché una macchina verrà gestita in collaborazione con HMD Motorsport, mentre l’altra con Rick Ware Racing. Nella prima correrà l’americo-lituano David Malukas, vicecampione della Indy Lights nel 2021 autore lo scorso anno di un podio, mentre nella seconda siederà Sting Ray Robb, vicecampione della Indy Lights nel 2022, all’esordio nella serie. Anche qui, potrebbe pesare la mancanza di esperienza, vista la giovane età dei due piloti.
Ed Carpenter Racing – Chevrolet
Anche il team di Carpenter ha deciso di confermare entrambi i suoi piloti. Nel 2023 vedremo infatti ancora l’olandese Rinus VeeKay (all’anagrafe Rinus van Kalmthout) e lo statunitense Conor Daly. Ci sarà, inoltre, il patron del team, Ed Carpenter, che correrà come wild card alla 500 Miglia di Indianapolis.
Juncos Hollinger Racing – Chevrolet
Il team argentino raddoppia il suo impegno nella Indycar, portando a due le macchine che correranno quest’anno. Accanto al confermato Callum Ilott, vicecampione della F2 nel 2020, ci sarà il quattro volte campione del Turismo Carretera argentino Augusto Canapino, che debutterà così nella serie. Occhio però al loro team in Indy Lights: per loro correrà infatti nella serie propedeutica anche l’italiano Matteo Nannini.
Meyer Shank Racing – Honda
Se c’è qualcuno che proprio non vuole mollare, quello è Helio Castroneves. Il pilota brasiliano, quattro volte vincitore a Indy e pilota più vecchio a correre full time (anche se Kanaan è ancora più grande, ma correrà solo a Indy), sarà al via della sua ventiseiesima stagione tra CART e Indycar, e non sembra intenzionato ancora a mollare. Al suo fianco ci sarà un altro specialista, il francese Simon Pagenaud, campione della categoria nel 2014 e reduce dalla vittoria alla 24 ore di Daytona con la Acura. A loro decisamente non mancherà l’esperienza, e sicuramente saranno una delle formazioni da tenere d’occhio.
Rahal Letterman Lanigan Racing – Honda
E’ l’ultimo dei team che correranno tutto il campionato, e schiererà tre macchine, più una bonus per la Indy 500. Le tre vetture fisse saranno affidate a Graham Rahal, figlio del patron del team e leggenda della Indycar Bob Rahal, all’inglese Jack Harvey e al danese Christian Lundgaard, volto noto in Europa per la sua permanenza in F3 e in F2. Per quanto riguarda invece la quarta vettura, questa sarà condotta da Katherine Legge, che sarà quindi l’unica (per ora) donna a prendere parte alla storica corsa americana. La Legge, che ha anche un passato in Formula E, sarà alla sua terza Indy 500, tornando dopo dieci anni dalla sua ultima partecipazione.
Dreyer & Reinbold Racing / Cusick Motorsports – Honda
Chiudiamo con la guest star del campionato. Guest perché correranno solo a Indianapolis, e con una sola vettura, che sarà affidata a Stefan Wilson, come hanno già fatto lo scorso anno. Wilson sarà quindi la quinta wild card (o almeno, di quelle finora annunciate) della corsa americana.
Team | Motore | Piloti |
---|---|---|
Team Penske | Chevrolet | Will Power Josef Newgarden Scott McLaughlin |
AJ Foyt Enterprises | Chevrolet | Santino Ferrucci Benjamin Pedersen |
Andretti Autosport | Honda | Colton Herta Romain Grosjean Devlin DeFrancesco Kyle Kirkwood Marco Andretti (solo Indy 500) |
Arrow McLaren | Chevrolet | Pato O’Ward Felix Rosenqvist Alexander Rossi Tony Kanaan (solo Indy 500) |
Chip Ganassi Racing | Honda | Marcus Ericsson Scott Dixon Alex Palou Marcus Armstrong (solo stradali) Takuma Sato (solo ovali) |
Dale Coyne | Honda | David Malukas Sting Ray Robb |
Ed Carpenter Racing | Chevrolet | Rinus VeeKay Conor Daly Ed Carpenter (solo Indy 500) |
Juncos Hollinger Racing | Chevrolet | Callum Ilott Augusto Canapino |
Meyer Shank Racing | Honda | Helio Castroneves Simon Pagenaud |
Rahal Letterman Lanigan Racing | Honda | Graham Rahal Christian Lundgaard Jack Harvey Katherine Legge (solo Indy 500) |
Dreyer & Reinbold Racing / Cusick Motorsports (solo Indy 500) | Honda | Stefan Wilson (solo Indy 500) |