Formula 3: tutti i piloti della stagione 2023

Dopo che vi abbiamo introdotto i piloti che prenderanno parte al campionato di Formula 2, è ora il turno della Formula 3. Ecco tutti i trenta protagonisti della stagione 2023.

Prema Racing

La squadra veneta lo scorso anno si è fatta sfuggire il campionato piloti, ma è comunque riuscita a primeggiare in quello dei team. Quest’anno tenterà l’assalto ad entrambe le classifiche schierando una formazione di tutto rispetto: vengono infatti promossi dalla Formula Regional Paul Aron, giunto terzo, e Dino Beganovic, campione di categoria. I due (Aron di scuola Mercedes, mentre Beganovic di proprietà del Cavallino) possono essere descritti come due piloti abbastanza opposti: molto veloce l’estone, che lo scorso anno ha conquistato più pole di tutti, ma più concreto lo svedese, che molto spesso è riuscito a conquistare i piazzamenti giusti che gli hanno permesso di vincere il titolo. Accanto ai due ci sarà Zak O’Sullivan, pilota inglese al secondo anno nella categoria dopo una discreta stagione con Carlin, con cui ha chiuso undicesimo. La Prema è sicuramente la squadra favorita: ma riuscirà a confermare le aspettative?

Trident

Anche l’altro team italiano ha deciso di cambiare completamente la propria line up, puntando su tre piloti alla loro prima stagione completa. Vengono infatti promossi dalla Formula Regional Leonardo Fornaroli e Gabriel Bortoleto: il primo, uno dei due italiani impegnati quest’anno nella categoria, lo scorso anno ha chiuso ottavo nella serie continentale proprio con Trident, risultando però il migliore dei rookie, sfruttando una certa regolarità anche se è mancato il risultato importante. Bortoleto invece ha chiuso sesto, conquistando due vittorie a Spa e Barcellona e piazzandosi quasi sempre tra i primi. Il terzo pilota sarà invece uno che la Formula 3 ha avuto già modo di provarla, ossia Oliver Goethe, pilota con triplo passaporto monegasco, danese e tedesco (dovrebbe correre con quest’ultimo). Goethe non solo lo scorso anno ha dominato il campionato di Euroformula Open (l’altra serie europea per vetture di Formula 3), ma ha anche partecipato a due round della F3 con Campos, in Ungheria e in Belgio, chiudendo due volte in zona punti nonostante il team spagnolo non fosse esattamente un fulmine. I tre sembrano molto interessanti, anche se forse la mancanza di esperienza potrebbe pesare come un macigno, sia per loro che per il team.

ART Grand Prix

Con Martins impossibilitato a rimanere dopo aver vinto il titolo, e con anche Correa partente in F2, la squadra ha deciso di cambiare due terzi della propria formazione. Resta al suo posto Gregoire Saucy, svizzero campione della Formula Regional Europea nel 2021, anche se, con i suoi ventitré anni, è il più vecchio della categoria. Insieme a lui ci sarà un altro pilota d’esperienza, l’americano Kaylen Frederick, che lo scorso anno con Hitech ha conquistato un non esaltante diciassettesimo posto. Chiude infine la formazione Nikola Tsolov, interessante talentino bulgaro, pupillo di Fernando Alonso e dell’Alpine (sperando che il divorzio dei suoi “genitori sportivi” non gli causi problemi). Tsolov lo scorso anno ha dominato il campionato di F4 spagnolo, e ha deciso di passare direttamente alla serie “mondiale” (che, ricordiamo, mondiale non è), cosa che tra l’altro quest’anno hanno fatto in diversi, come vedremo. Il ragazzo sembra promettere bene, ma saltare la Regional sarà stata una mossa corretta? Solo il tempo ce lo dirà.

MP Motorsport

Il team olandese ha deciso di affidarsi a Franco Colapinto, Mari Boya e Johnny Edgar. Il primo, argentino nonché idolo locale, lo scorso anno ha corso molto bene all’esordio, chiudendo nono con anche due vittorie, tanto da attirare anche le attenzioni della Williams, che l’ha preso nella sua Academy. Colapinto, inoltre, ha anche una discreta esperienza nell’endurance, avendo corso nel GTWC, nell’Asian Le Mans Series e addirittura alla 24 ore di Le Mans, e questo nonostante non abbia ancora compiuto vent’anno. Boya, invece, è un rookie nella categoria, che passa dalla Regional dopo aver ottenuto discreti risultati lo scorso anno, e per lui ci si aspetta un anno di apprendistato. Infine, Edgar è quello decisamente più esperto, essendo alla sua terza stagione, e finora non ha fatto granché, anche a causa di mezzi poco competitivi. Quest’anno dovrà provare a riscattarsi, anche per confermare il sostegno della Red Bull.

Hitech GP

Al momento di scrivere (e nonostante abbiamo atteso fino al lunedì precedente alla gara nella pubblicazione in attesa dell’ufficialità) sono stati confermati solo due piloti, ossia Gabriele Minì e Sebastian Montoya. Il primo, italiano, è il campione della F4 tricolore del 2020 e il vicecampione della Formula Regional europea del 2022, nonché uno dei principali rappresentanti del nostro Paese. Entrato proprio all’inizio di questa stagione nell’academy Alpine, è uno sicuramente uno dei papabili contendenti al titolo, e da lui ci si aspetta molto quest’anno. Montoya, invece, figlio di Juan Pablo, è un oggetto misterioso: a tratti estremamente veloce e adattabile (lo scorso anno disputò il round di Zandvoort con Campos, andando a punti in entrambe le gare), a volte sembra però inspiegabilmente perdersi. Entrato nell’academy Red Bull, quest’anno dovrà sicuramente reggere il confronto con il ben più quotato compagno di squadra. Per quanto riguarda invece il terzo pilota, nei test ha provato Luke Browning, campione della GB3 inglese nel 2022 proprio con Hitech, e non è detto che non sia lui ad occupare quello che ad oggi è l’ultimo sedile rimasto vacante.

EDIT: alla fine hanno preso Browning.

Van Amersfoort Racing

Il team olandese si presenta ai nastri di partenza della stagione 2023 dopo una buona stagione di debutto, e con l’esperienza accumulata si candida ad ottenere quantomeno qualche vittoria. Per farlo, punterà sui due alfieri mica male, ossia il brasiliano Caio Collet, campione della F4 francese nel 2018 e alla sua terza stagione in F3 dopo due discreti nono e ottavo posto, e Rafael Villagomez, messicano che, nonostante in F3 nelle due annate precedenti non abbia raccolto molto, per ora sembra essere partito bene in Formula Regional Middle East. Al loro fianco ci sarà l’australiano Tommy Smith, pilota semisconosciuto e con all’attivo pochissimi risultati nei campionati nazionali e europei. Purtroppo, la sensazione è che Smith si candidi ad un posto nelle retrovie, ma può anche essere che smentisca i pronostici.

Carlin

La squadra inglese si presenta al via della stagione con un terzetto che non convince particolarmente: il primo nome è infatti quello del rookie Ollie Gray, inglese, giunto secondo nel campionato di F4 inglese nel 2022. Pilota valido, ma il salto dalla F4 alla F3 potrebbe causargli qualche problema nei primi appuntamenti. Accanto a lui ci saranno l’israeliano Ido Cohen, cavallo di ritorno in Carlin dopo una stagione in Jenzer, e l’americano Hunter Yeany, alla seconda stagione completa dopo una non entusiasmante 33esima posizione dello scorso anno in Campos.

Campos Racing

La squadra spagnola si presenta ai blocchi di partenza con una conferma, un pilota già visto (ma per poco) e una novità. La conferma è quella Jose Maria “Pepe” Marti, che lo scorso anno ha militato nel team cogliendo come miglior risultato un nono posto a Monza. Tuttavia, la Campos non è esattamente un top team, e lui nelle categorie minori ha fatto vedere buone cose (al momento nella Regional Middle East sta ben figurando), quindi gli si può concedere un altro anno di valutazione. Il “già visto” è l’australiano Christian Mansell (nessuna parentela), che nel 2022 è apparso per due round con la Charouz, anche se non è mai andato a punti. Tuttavia, è il vicecampione in carica dell’Euroformula Open, e nel 2021 ha chiuso terzo nella GB3, quindi le aspettative su di lui sono discrete. Infine, la novità è rappresentata dal rookie Hugh Barter, che passa direttamente dalla F4. Australiano come Mansell, Barter nel 2022 ha chiuso secondo nei campionati spagnolo e francese, ma in quest’ultimo ha avuto un piccolo inconveniente: stando ai risultati, in teoria avrebbe vinto, ma, per le regole della serie transalpina, se si ha già corso su un circuito in un altro campionato non si prendono punti. Barter così, che ha disputato anche il campionato spagnolo, non si è visto contare due round, e ha chiuso alle spalle di Alessandro Giusti. Se vi interessa approfondire, ne abbiamo parlato QUI.

Jenzer Motorsport

A dispetto delle basse aspettative, la Jenzer si presenta in realtà con una più che discreta terna di piloti. Il più atteso è sicuramente Taylor Barnard, vicecampione della F4 tedesca e al momento secondo nella Regional mediorientale, che ha le potenzialità per disputare un ottimo campionato. Al suo fianco ci sarà il russo con licenza italiana Nikita Bedrin, anche lui autore di buoni risultati lo scorso anno in F4. Infine, il terzo pilota sarò il messicano Alejandro Garcia, che quest’anno alternerà l’impegno alla F3 con quello nell’ELMS (proprio come Montoya), nella classe LMP3.

PHM Racing by Charouz

La squadra tedesca debutta anche in Formula 3 come anche in F2, schierando anche qui una formazione non particolarmente convincente: dopo tre anni tornerà nella serie la tedesca Sophia Florsch, unica donna quest’anno della categoria, dopo una parentesi tra i prototipi e il DTM. Al suo fianco ci saranno Roberto Faria, pilota brasiliano sotto l’egida Sauber quinto lo scorso anno nella GB3, e il polacco Piotr Wisnicki, che in Regional nel 2022 ha chiuso solo in 35esima posizione.