È trascorsa meno di una settimana dallo sventolare della bandiera a scacchi del GP di Singapore, eppure team e piloti sono già pronti per scendere di nuovo in pista. Scenario del 18° round della stagione 2022 sarà Suzuka, uno dei circuiti più affascinanti dell’intero calendario della Formula 1, che tornerà a ospitare il Gran Premio del Giappone dopo due stagioni di forzata latitanza.
Un giro di pista dello storico tracciato di proprietà di Honda è lungo 5,807 km, ed al termine dei 53 passaggi previsti i piloti avranno percorso una distanza complessiva di 307,471 km. 18 sono le curve che caratterizzano il layout del nastro d’asfalto nipponico, delle quali 10 a destra ed 8 a sinistra, ma nonostante questa sua tortuosità Suzuka è un circuito decisamente veloce: i piloti trascorrono infatti il 69% del tempo sul giro con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato. Oltre alla trasmissione (sono infatti solamente 38 i cambi marcia registrati in media nell’edizione 2019), anche i freni sono poco sollecitati. Brembo classifica infatti il tracciato nipponico come “scarsamente impegnativo”: vi basti pensare che in 9 curve il pedale del freno non viene neppure sfiorato, e che in altre 3 invece lo spazio di frenata non supera i 50 m. I piloti utilizzeranno pinze e dischi per meno di 12″ nell’arco di ciascun giro, vale a dire il 13% del tempo complessivo di gara.
A Suzuka la frenata più impegnativa è quella di Curva 16, la famosa chicane “del Triangolo”: lì i piloti passeranno da 273 km/h a 85 km/h, percorrendo 100 m in 2”33, esercitando un carico di 139 kg sul pedale del freno e subendo una decelerazione massima di 4,7 G. La medesima forza G i piloti la subiranno nella percorrenza di Curva 9, mentre per percorrere a 80 km/h i 395 m di Pit Lane occorreranno 18”. Una sola sarà la zona DRS, con conseguente unico Detection Point: l’area di utilizzo dell’ala mobile verrà posta in corrispondenza del rettilineo di partenza / arrivo, con il Detection Point posizionato poco prima uscita di Curva 15, la “130 R”. Sono stati 26 i sorpassi andati in scena nell’edizione 2019, con le velocità massime previste per questo GP che dovrebbero invece essere nell’ordine dei 320 km/h. Nelle ultime cinque edizioni disputate la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car è stata del 40%, con il poleman che scatterà dal lato sinistro della griglia.
Dal punto di vista dei record, il più veloce a Suzuka è stato finora Lewis Hamilton, che nel 2019 ha fermato il cronometro sull’1’30”983. Nonostante il giro più veloce in gara, il #44 non ha vinto l’ultimo GP del Giappone corso: a centrare il successo fu infatti Valtteri Bottas, che sul traguardo chiuse davanti a Sebastian Vettel e proprio all’inglese.
I lunghi curvoni veloci di Suzuka rappresentano poi un severo banco di prova per le gomme. Pirelli, oltre alle solite Intermedie e Full Wet, ha messo a disposizione di team e piloti le Hard C1, le Medium C2 e le Soft C3, vale a dire i compound più duri dell’intera gamma. “Se chiedi ai piloti quali sono i loro circuiti preferiti, Suzuka sarà sempre tra i primi posti della lista: in nessun’altra pista puoi trovare delle curve così impegnative, un’atmosfera e una storia davvero speciali e dei tifosi fantastici” – dice Mario Isola – “Per via del suo caratteristico layout a forma di 8, il numero di curve del circuito, a destra e a sinistra, è sostanzialmente uguale. Pertanto le sollecitazioni sono equamente distribuite sull’intera monoposto. I carichi sostenuti dagli pneumatici sono tra i più alti misurati nel corso dell’anno. Per via della conformazione della pista e delle caratteristiche dell’asfalto, portiamo le tre mescole più dure della nostra gamma. La sfida è oggi sempre più impegnativa perché le vetture di ultima generazione sono più pesanti di prima e le prestazioni vengono costantemente migliorate. Una novità di quest’anno prevede il test di alcuni pneumatici prototipo per il 2023 in una sessione estesa di prove libere venerdì pomeriggio”. Così come accaduto a Singapore, anche in Giappone potrebbero fare capolino dalle loro termocoperte le Intermedie e le Full Wet: le previsioni meteo parlano infatti di possibile pioggia tanto al venerdì quanto alla domenica, con il sole che dovrebbe invece splendere su Suzuka nella giornata di sabato.
Il GP del Giappone sarà ancora una volta trasmesso in diretta esclusiva da Sky Sport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà qualifiche e gara in differita. Ecco tutti gli orari del weekend:
Venerdì 7 ottobre
- 05:00 – 06:00 -> FP1 | diretta Sky
- 08:00 – 09:30 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 8 ottobre
- 05:00 – 06:00 -> FP3 | diretta Sky
- 08:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 16:30
Domenica 9 ottobre
- 07:00 -> GP del Giappone | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 16:00