Marc Marquez benedetto dalla pioggia torna in pole a Motegi. Zarco e Binder col #93 in prima fila, mentre Quartararo e Bagnaia soffrono.
Sabato davvero difficile per il Motomondiale, tanta la pioggia che si è abbattuta copiosamente sul tracciato di Motegi. Fra ritardi e sessioni cancellate, alla fine le qualifiche del GP del Giappone si sono comunque disputate e ad avere la meglio è stato Marc Marquez. Se Motegi sembra nascondere in parte i problemi di questa RC 213V, è anche vero che la pioggia ha messo una coperta sui problemi fisici del #93 che è stato il più competitivo sin dal primo run. 1’55”214 il tempo che ha permesso a Marc di ritornare alla pole position ponendo fine a un’astinenza che durava da 1071 giorni, l’ultima fu proprio a Motegi per il GP del Giappone del 2019.
Secondo tempo per Johann Zarco, la cui guida fluida è centellinata premia sempre sul bagnato. Siglato il miglior tempo in Q1, il francese del team Pramac ha tenuto testa a Marquez fino alla fine chiudendo secondo a due decimi. Zarco ha anche da recriminare, per via di una incomprensione proprio con Marquez nel finale. Domani a completare la prima fila sarà Brad Binder, grazie ad una KTM molto efficace sul bagnato.
Seconda fila per i piloti Aprilia, con Vinales quarto (+0”406) ed A. Espargaro sesto (+0”557). Tra i due si è piazzato Jorge Martin con l’altra Ducati Pramac. Quarta fila per Miller, Oliveira che poteva finire molto più avanti se non fosse caduto a due minuti dal termine, e l’iridato Quartararo. Qualifica difficile per il nizzardo, che paga più di un secondo a Marquez e cinque decimi pure ad Oliveira. Qualifiche difficili pure per Bagnaia, che non ha mai trovato feeling nonostante un cambio moto a metà sessione. Il #63 ha chiuso con l’ultimo tempo della Q2, a due secondi da Marquez, e domani scatterà dalla 12° dietro a Luca Marini e Pol Espargaro.
Non è andata bene neppure a Bastianini, che con una caduta alla curva 5 si è pure mangiato l’ultima occasione che aveva per passare in Q2. Domani il #23 scatterà dalla quinta fila con Bezzecchi e Morbidelli, autori invece di un’ottima qualifica.