Charles Leclerc le ha tentate davvero tutte per rovinare la festa olandese nel sabato di Zandvoort, ma neppure l’impegno del monegasco è bastato a fermare Max Verstappen: l’olandese conquista infatti la pole del GP d’Olanda avendo la meglio proprio sul #16 della Ferrari, con Sainz 3° davanti a Hamilton. Bene Schumacher, Tsunoda e Stroll, deludono Vettel e Ricciardo.
Al termine della prima manche delle qualifiche è Max Verstappen a fare la voce grossa. L’olandese ferma il cronometro sull’1’11”317, inseguito da Lewis Hamilton – 2° ad appena 14 millesimi di distacco – e… Yuki Tsunoda, incredibilmente 3° in questa Q1 grazie al suo 1’11”427. 4° è Leclerc, che con la prima delle Ferrari si tiene dietro Lando Norris e George Russell, mentre Lance Stroll si toglie la soddisfazione di chiudere la prima fase delle qualifiche davanti a Sergio Perez e Fernando Alonso, con Alexander Albon a chiudere la top ten. Qualche rischio lo corre Carlos Sainz, che termina 14° dopo un primo tentativo non proprio irresistibile, mentre a essere esclusi sono tutti piloti che, loro malgrado, sono costretti a vedere avanzare i rispettivi compagni di squadra: Valtteri Bottas, Kevin Magnussen, Daniel Ricciardo, Sebastian Vettel (che vanifica un ottimo giro con un errore alla penultima curva) e Nicholas Latifi non superano la tagliola della Q1, venendo così relegati alle ultime due file e mezzo dello schieramento del Gran Premio d’Olanda.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
La seconda fase delle qualifiche si apre subito con una bandiera rossa, causata da un fumogeno arancione lanciato in pista da qualche debosciato presente sulle tribune. Tra un fallito tentativo di allontanare i coraggiosi piccioni a bordo pista e un altro, il più veloce nel corso del Q2 è Carlos Sainz. Il #55 della Ferrari precede la Mercedes di George Russell e la Red Bull di Max Verstappen, che come già accaduto a Spa mette in mostra una superiorità per certi versi imbarazzante siglando il proprio miglior giro con gomme usate e non avendo neppure necessità di tornare in pista per un secondo tentativo. Chiude 4° Leclerc, alle spalle di Verstappen nonostante un treno di Soft nuove, mentre Hamilton precede Norris e la Red Bull di Sergio Perez, 7^ in 1’11”641. Bene Stroll, 8° con un Aston Martin in grande spolvero nel sabato di Zandvoort, Mick Schumacher, 9° nonostante la pressione legata all’essere al centro di voci di mercato, e Yuki Tsunoda, 10° e di nuovo in Q3 dopo un periodo lungo e difficile. A essere esclusi sono Pierre Gasly, le due Alpine di Esteban Ocon e Fernando Alonso, Guanyu Zhou e Alexander Albon.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
La terza e decisiva manche delle qualifiche si apre con quella che, dati i risultati della Q2, è quasi una sorpresa: Max Verstappen e la sua Red Bull sono tutto tranne che imprendibili. Al termine del primo giro veloce è infatti Charles Leclerc il più veloce in pista, con il #1 e la sua RB18 che si migliorano sì rispetto alla seconda manche ma che non riescono ad arginare il monegasco della Ferrari. A risultare però cruciale, come spesso accade, è il secondo e ultimo tentativo: il #16 si migliora siglando un velocissimo 1’10”363, ma meglio di lui fa Max Verstappen che riesce a fermare il cronometro sull’1’10”342. Alle spalle dei due grandi rivali, separati solamente da 21 millesimi di secondo, arriva di gran carriera anche Carlos Sainz: il #55 chiude 3°, staccato di soli 9 centesimi dal crono di Verstappen e ben davanti a Lewis Hamilton, 4° a oltre tre decimi di ritardo. Non va invece oltre la 5^ piazza Sergio Perez, che con il testacoda di cui si è reso protagonista negli ultimi secondi della sessione provocando una bandiera gialla ha oltretutto rovinato il giro di tutti i piloti che lo seguivano, e deve quindi accontentarsi della 6^ posizione George Russell. La quarta fila dello schieramento se la accaparrano Lando Norris e un ottimo Mick Schumacher, con Yuki Tsunoda che artiglia il 9° posto davanti a Lance Stroll. Il canadese non è stato particolarmente fortunato: la sua Aston Martin, infatti, ha accusato un non ancora precisato problema tecnico al via del Q3 e non gli ha permesso neppure di uscire dai box.