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SBK: Rea e Razgatlioglu danno spettacolo a Most, ma sono solo le FP1





Terminano con la firma di Rea le prime libere del Round di Most per il World SBK, ma che spettacolo la sfida tra lui e Razgatlioglu!

A Most, in Boemia, sono andate in scena le prime libere del round ceco per le derivate dalla serie. Tra i piloti del World SBK a brillare sono stati Jonathan Rea su Kawasaki e Toprak Razgatlioglu su Yamaha che nel finale si son dati battaglia a suon di centesimi. Alla fine è stato Rea ad avere la meglio sull’iridato in carica, grazie ad un treno di Pirelli slick più fresche che gli hanno permesso di firmare un ottimo 1’31”893. Così il turco si è dovuto accontentare del secondo tempo, grazie ad un altrettanto ottimo 1’31”928, a soli 35 millesimi da Rea, ma a far impressione è stato il suo ritmo dato che Toprak ha martellato con costanza sull’1’32”0 prima siglare il proprio best con gomme usate. Impressionante.

Alle spalle dei primi due troviamo un po’ di vuoto e una sorpresa, c’è infatti Gerloff ad occupare la terza posizione in queste prime libere del World SBK a Most. L’americano del team GRT Yamaha è sembrato in gran forma, mantenendosi nelle posizioni che contano fino alla fine della sessione concludendo a quattro decimi e mezzo dai primi due. Seguono due italiani, con Rinaldi quarto su Ducati dopo essere stato anche in testa mentre il lavoro era incentrato sul comprendere le opzioni di sviluppo portate qui da Pirelli, e Locatelli quinto su Yamaha. Inizio in salita per il leader iridato Bautista, che nell’ostico tracciato di Most è sembrato meno a posto del solito in sella alla Panigale V4 R. il #19 è comunque sesto, pur pagando oltre sei decimi a Rea e Razgatlioglu. Seguono Lowes su Kawasaki, Lecuona su Honda, Redding su BMW e Bassani su Motocorsa Ducati che completa la Top10 limitando a 9 decimi il distacco dalla vetta.





Tags : mostrepubblica cecaSBKworld superbike
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.