23 giri per andare a definire la griglia di partenza della gara di domani. Perez è riuscito a rimontare diverse posizioni dopo le brutte qualifiche di ieri mentre le Ferrari hanno provato a mettere in difficoltà Verstappen, ma con scarsi risultati. Si sono rotte entrambe le Alpine, una prima e una dopo la gara.
Il primo colpo di scena della Sprint Race è avvenuto addirittura prima della partenza: l’Alpine di Fernando Alonso, per l’ennesima volta in questa stagione, è stata vittima di problemi tecnici. I meccanici hanno lasciato la macchina sui cavalletti in griglia per poi riportarla in pit e tentare di risolvere gli inconvenienti, ma non ci sono riusciti e lo spagnolo è rimasto nei box. Al termine del giro di formazione è stata invece l’Alfa Romeo di Zhou a spegnersi all’ultima curva, costringendo il pilota a partire dai box e la direzione gara a far fare un altro giro di formazione a tutti gli altri.
Alla partenza della Sprint Leclerc è scattato meglio di Verstappen, ma il #1 è riuscito a chiudere mantenendo la posizione. Sainz ne ha approfittato per guadagnare il secondo posto e attaccare Verstappen in curva 3, ma nel far ciò è andato lungo venendo riscavalcato dal compagno di squadra. A centro gruppo un contatto tra Hamilton e Gasly ha fatto precipitare il pilota francese nelle retrovie e ha fatto perdere una piazza al sette volte campione del mondo. Ottima partenza per Perez e Vettel, in grado di guadagnare rispettivamente 5 e 6 posizioni nel primo giro. Sainz ha successivamente provato ad attaccare Leclerc per riprendersi la posizione, ma il pilota monegasco è stato bravo a difendersi. Nell’attacco Sainz ha anche effettuato un bloccaggio che gli ha impedito di tenere il passo di Leclerc per il resto della Sprint. Verstappen ha approfittato della lotta tra le Ferrari per costruire un margine di sicurezza da gestire per il resto della gara.
Nei giri successivi Albon si è reso protagonista di diverse azioni al limite del regolamento, prima spingendo fuori dal circuito Norris in curva 3, guadagnandosi 5 secondi di penalità, e poi buttando Vettel nella ghiaia in curva 6. Il #5 è stato però bravo a non insabbiarsi usando la retromarcia per uscire dalla via di fuga. Buona prova delle Haas di Magnussen e Schumacher, superate in scioltezza da Perez, ma in grado di resistere agli attacchi successivi grazie all’ottima velocità in rettilineo. Schumacher è riuscito a tenersi alla spalle Lewis Hamilton per diversi giri nonostante l’inglese fosse nettamente più veloce. Alla fine il 7 volte campione del mondo è riuscito a sopravanzare il #47, ma la lotta ha fatto perdere abbastanza tempo alla Mercedes tanto da impedirgli di superare anche Magnussen.
La vittoria è andata quindi a Max Verstappen che ha preceduto le due Ferrari di Leclerc e Sainz. George Russell, arrivato quarto, è rimasto nella terra di nessuno per tutta la gara: troppo lento per mettere in difficoltà i primi tre, troppo veloce per tutti gli altri. Alle sue spalle è giunto Sergio Perez, autore di una buona rimonta dopo la qualifica di ieri. Hanno chiuso in zona punti anche Ocon, Magnussen e Hamilton. Il pilota francese è stato successivamente lasciato a piedi dalla sua Alpine nel giro di rientro dopo la gara. Non certamente la monoposto più affidabile in griglia.
In basso la classifica finale della Sprint Race