In questo weekend torna la Sprint Race, motivo per il quale quest’unica ora di prove libere prima delle qualifiche assume un’importanza molto maggiore rispetto ai weekend classici. Tra bandiere rosse, fumogeni arancioni, McLaren con più problemi tecnici dell’Andrea Moda e circuito che perde pezzi, ecco cosa è successo in questa PL1 del GP d’Austria.
La Red Bull gioca in casa questa settimana con la voglia di riscattare il pessimo weekend di Silverstone ma Ferrari e Mercedes sono pronte a dare battaglia. In questa unica ora di sessione i programmi di lavoro sono stati molto simili tra loro: tutti hanno usato la prima parte di sessione per mettere a punto l’assetto con gomma media e quasi tutti, ad esclusione di McLaren e Alpine, hanno simulato la qualifica con gomme soft nella seconda mezz’ora. Negli ultimi minuti qualcuno, tra cui Verstappen e Hamilton, ha effettuato qualche giro con più benzina verosimilmente per simulare le condizioni di gara. Nel complesso tutti i piloti, tranne quelli della McLaren, hanno effettuato circa 30 giri nonostante le due bandiere rosse. La prima interruzione, avvenuta dopo 20 minuti di sessione, è stata causata dalla McLaren di Lando Norris, piantatasi tra curva 4 e curva 5 a causa di problemi alla PU. La seconda bandiera rossa è stata invece provocata da delle guarnizioni di gomma presenti tra curva 6 e curva 7. Queste erano state poste tra il cordolo rosso e bianco e quello verde, ma si sono staccate a seguito del passaggio delle monoposto. Non è la prima volta che il circuito del Red Bull Ring causa danni, ricordiamo infatti i “cordoli distruttori” degli anni passati.
Passando ai tempi, Verstappen ha chiuso la sessione in 1:06:302 precedendo di 255 millesimi Leclerc e di 400 millesimi George Russell. Nella sfida tra Red Bull e Ferrari la monoposto austriaca è stata costantemente più veloce nei primi due settori di 2 decimi per poi perderne 2 nell’ultimo. Quarto posto per Sergio Perez a 537 millesimi dal compagno di squadra. Il messicano ha anche effettuato un’escursione sulla ghiaia nei primi minuti in uscita di curva 4 e la sua monoposto sembrava soffrire di sottosterzo più di quella del compagno di squadra. Dietro di lui, al quinto posto, la Mercedes di Lewis Hamilton a 607 millesimi dal primo posto. La Mercedes è parsa leggermente indietro nelle simulazioni di qualifica rispetto a Red Bull e Ferrari, ma nei pochissimi giri di passo gara sono sembrati estremamente competitivi. Considerando che su questa pista hanno tradizionalmente sofferto più che su altri circuiti, è difficile prevedere quanto saranno vicini ai primi. Al settimo posto Carlos Sainz, staccato di 737 millesimi da Verstappen. Lo spagnolo non è riuscito a sfruttare a dovere le gomme soft anche a causa dell’esposizione della bandiera rossa proprio durante uno dei suoi giri veloci.
Sorprendono le Haas in sesta e nona posizione con Magnussen e Schumacher. Il team di proprietà statunitense, che era andato molto bene in Bahrain, pista stop&go come questa, potrebbe rivelarsi un degno avversario per le squadre di centro classifica. Molto bene anche Alpine, in ottava e dodicesima posizione con Alonso e Ocon. Le posizioni non devono trarre in inganno: i due alfieri del team francese hanno fatto segnare i loro crono usando lo stesso treno di gomme medie per tutta la sessione. Il vero potenziale rimane un’incognita. La top ten viene chiusa da Tsunoda, decimo a 994 millesimi dalla vetta. Meno bene il suo compagno di squadra Gasly, sedicesimo a 1.290 s, che si è lamentato di un po’ di tutto nel corso della sessione: dal vento che faceva oscillare la macchina in rettilineo alle Ferrari che non si spostavano durante i suoi giri veloci.
Aston Martin ha chiuso subito fuori dalla top ten con Stroll (11°, +1.129 s) e Vettel (13°, +1.174 s). Il team inglese, dopo le disastrose qualifiche delle ultime due gare, potrebbe finalmente riuscire ad accedere in Q2. Non è molto, ma è un lavoro onesto. Il weekend parte invece in salita per un altro team che inizia per “A”: Alfa Romeo. Il team italo-svizzero ha sostituito il motore sulla monoposto di Bottas, che quindi partirà ultimo domenica. Il suo compagno di squadra Zhou ha invece chiuso la sessione in diciottesima posizione a 1.587 s dal primo posto. L’unica azione degna di nota del pilota cinese nel corso di questa prima sessione è stata ostacolare il compagno di squadra Bottas, impegnato in un giro veloce, rimanendo in traiettoria in curva 9 (penultima curva). Una sessione infelice, ma almeno non disastrosa come quella della McLaren: Ricciardo ha perso tempo ai box mentre i meccanici tentavano, senza successo, di risolvere un problema al DRS che oscillava quando aperto. Peggio è andata al suo compagno di squadra Lando Norris che è stato appiedato dalla sua monoposto tra curva 4 e curva 5 dopo soli 20 minuti nonostante la scuderia inglese avesse appena montato un PU nuova sulla vettura #4. I due piloti del team di Woking sono quelli che hanno effettuato meno giri di tutti nel corso della sessione. Male, ma male come al solito, la Williams. L’altro team storico inglese ha chiuso in quindicesima posizione con Albon (+1.280 s) e diciannovesima con Latifi (+1.847 s). I distacchi, come sempre contenuti su un circuito con sole 8 “curve vere”, danno un’idea di quanta lotta ci sarà in qualifica, specialmente per le posizioni a centro gruppo.
Per chi volesse effettuare uno screenshot, ecco gli orari del weekend:
Venerdì 8 luglio:
– PL1: 13:30
– Qualifiche: 17:00
Sabato 9 luglio:
– PL2: 12:30
– Sprint Race: 16:30
Domenica 10 luglio:
– Gara: 15:00
In basso la classifica dei tempi delle PL1