Siamo andati a fare due chiacchiere in quel di Misano con Phillip Öttl, nuovo pilota del Team GoEleven. Rintanati nell’hospitality azzurra lontani dal diluvio che sta travolgendo la costa romagnola in queste ore, ecco cosa ci ha raccontato riguardo la sua esperienza finora nel WorldSBK, della sua prova in quel nell’EWC per la 24h di Spa e delle sue aspettative per il weekend.
FUORITRAIETTORIA – Ciao Phillip, bello rivederti nel paddock dopo l’infortunio dell’Estoril! Che aspettative hai per questo weekend, vista anche la pioggia prevista per domani che complica il lavoro in vista delle gare asciutte?
PHILLP ÖTTL – È un po’ antipatica questa situazione climatica, se si mantenesse così ovviamente andremmo di gomme rain, ma la scelta sarà da fare quasi all’ultimo minuto. Pirelli ci ha portato molta scelta, per l’anteriore non sarà così difficile, ma per il posteriore la differenza fra le varie mescole non è così difficile e domani dobbiamo provare le diverse opzioni. Prima di tutto, però, dobbiamo controllare che la mia clavicola sia a posto.
FT – Infatti, come va il recupero dall’infortunio?
PÖ – Dopo due settimane e mezzo l’osso, ovviamente, è ancora rotto perché è stato solo “sigillato” insieme, anche se ho la sensazione che sia a posto. Dopo l’operazione puoi fare cose molto velocemente, non è doloroso, ma la spalla ci ha messo un po’ di tempo a sgonfiarsi e tornare alla sua grandezza normale. Mi sono allenato normalmente, senza caricare troppo e la memoria muscolare sta facendo il resto.
FT – Questo circuito è difficile per la tua attuale condizione?
PÖ – Misano è un po’ pesante per il fisico, le frenate sono lunghe e il Curvone non è facile perché ha una frenata lunghissima, ma vedremo come andrà.
FT – Tu quale parte preferisci, la prima o la seconda?
PÖ – L’ultima! Mi piacciono molto le ultime due curve.
FT – Stai ora guidando una 1000cc, come è? Come ti aspettavi?
PÖ – Sta andando bene, alla seconda tappa abbiamo fatto un settimo posto che è molto buono per un rookie. Abbiamo poi avuto un problema al motore e il mio infortunio che ci hanno bloccati un po’, ma il feeling sulla moto era molto buono all’Estoril. È una moto diversa anche dalla Stock 1000 che uso in allenamento, l’elettronica è diversa e sto lavorando con il team per capire alcune cose. Non sempre è facile fare passi in avanti, devi capire prima cosa e come farli. Stiamo lavorando in quella direzione.
FT – E allo stesso tempo non hai un compagno di squadra. Complica le cose questa situazione?
PÖ – In realtà no perché ho la possibilità di confrontare dati, video e osservazioni con gli altri piloti Ducati, soprattutto Bautista e Rinaldi. Quindi non sono da solo!
FT – Hai partecipato alla 24H di Spa, come ti è sembrata l’esperienza e ti rivedremo mai nell’EWC?
PÖ – La mia partecipazione non era programmata, ma Davies e Zanetti erano out e mi hanno chiamato all’ultimo minuto. Mi hanno chiamato la sera del martedì, ho dovuto decidere in fretta e la sera successiva ero lì. Ma ora Chaz è tornato operativo e gli lascio il suo posto! È stata un’esperienza bellissima da cui ho imparato tanto, la moto è molto simile alla mia Panigale e mi ci sono trovato bene. Forse in futuro potrei pensare a una nuova partecipazione, ma è davvero pesante a livello fisico per me, dopo il traguardo sono andato a dormire. Ho visto David Checa e lui a 42 anni avrebbe potuto correre un’altra 12 ore dopo il traguardo! È un diverso tipo di allenamento e di impostazione fisica e mentale, io sono abituato a gare di massimo 45 minuti, lì si va avanti per ore! Per ora mi concentro sulla mia esperienza nel WorlSBK!