È stato un epilogo amaro quello del weekend spagnolo di Daniel Ricciardo, che al termine del Gran Premio di Catalogna si aggirava per il paddock più confuso di un tasso del miele a Siena. Il pilota Australiano ha infatti avuto difficoltà a gestire il posteriore della monoposto in Q3, trovandosi così a scattare dall’ottava casella dello schieramento. In gara, le cose non sono migliorate e il #3 si è trovato a passare sotto la bandiera a scacchi addirittura in dodicesima posizione, ancora una volta fuori dalla zona punti.
Se inizialmente il pilota della McLaren ha pensato che la sua difficoltà fosse legata alle temperature o alle ruote, quando nessuno dei 4 set di gomme a sua disposizione ha migliorato la sua performance e il ritmo della macchina ha anzi continuato a peggiorare – come la sua posizione in classifica – ha dovuto prendere atto del fatto che il problema fosse altrove.
“All’inizio della gara ho pensato che il ritmo fosse molto, molto lento e che forse le temperature erano troppo alte o ci fosse qualcosa alle gomme. Alla partenza, ovviamente, sei in lotta con le altre auto e cose del genere possono accadere. Abbiamo fatto tre soste, quindi oggi avevo quattro set di gomme a disposizione e sono stato molto lento su tutti e quattro. Non so cosa sia successo, è stata una gara davvero molto frustrante”.
Interrogato e interrogatosi sui problemi avuti in pista, Ricciardo ha infatti dichiarato che il ritmo “non c’era fin dall’inizio, e non era solo come se avessi del sottosterzo, che sicuramente c’era, ma era una più una generale mancanza di aderenza”. Superato quindi sia dall’ex compagno di squadra Esteban Ocon sia da quello attuale, Lando Norris, il #3 si è trovato a dover gestire un distacco sempre maggiore senza capire dove fosse il problema.
“È stata una di quelle gare è tutto così lento che, sembra quasi brutto dirlo, ma alla fine speri che ci sia qualcosa che non va, speri di trovare qualcosa che ti faccia dire ‘oh, ecco perché’, perché non riuscirci è più preoccupante”.
Come Ferrari, Red Bull e Mercedes, anche la McLaren ha portato degli aggiornamenti al Gran Premio di Spagna nella speranza di migliorare le prestazioni della sua vettura. Per Andreas Seidl, Team Principal della scuderia di Woking, sarà importante il debrief con gli ingegneri nel post gara.
“Ogni volta che abbiamo provato a spingere di più siamo andati indietro in gara, finendo in P12. Nei prossimi giorni dovremo fare dei compiti a casa per capire il perché”.
Con un sorriso un po’ più mesto del solito, Daniel Ricciardo e la McLaren guardano ora con speranza al Gran Premio di Monaco, augurandosi che il circuito di Montecarlo possa sorrider loro a sua volta, come ha già fatto in passato.