Dopo la tappa di Monza conclusasi il 24 aprile, l’ACI Racing Weekend scende in pista ad Imola in un weekend ricco di emozioni
Sono ben 6 le categorie scese in pista per questa tappa dell’ACI Racing Weekend di Imola: Formula 4 Italian Championship, Formula Regional European, Clio Cup Europe, Porsche Carrera Cup Italia e TopJet F2000 Italian Trophy.
Weekend amaro per il pupillo della Mercedes Academy Andrea Kimi Antonelli, che fa bene in qualifica ma vive brutti momenti in tutte e 3 le gare. Problemi al cambio a 7 minuti dalla fine in una gara 1 dominata fin dall’inizio. La vittoria va a Camara in una gara gestita in modo magistrale che con un pizzico di fortuna ha portato il pilota brasiliano al primo successo stagionale. Bene anche la pilotessa della FDA Maya Weug, che partita dalla 16ma posizione riesce a rimontare fino alla decima. Ecco quindi la classifica finale di gara 1:
In gara 2 si impone Alex Dunne, dopo essere partito dalla terza piazza ed aver superato prima Sztuka e poi Domingues – che frega allo start il poleman Lund – in appena quattro giri. Di nuovo sfortunato Antonelli, che deve fermarsi a sostituire il musetto dopo un danno all’ala anteriore. Concludono il podio Sztuka e Wharton, rookie del team Prema autore di una buona seconda gara. Ottima prestazione di nuovo per Maya Weug, che partita dalla seconda fila riesce a terminare in sesta piazza dopo aver perso due posizioni al via.
In gara 3 partono davanti Domingues e Sztuka, con Maya Weug in terza piazza a comporre la terza fila assieme a Taylor Barnard. La partenza è caotica, il polacco Sztuka passa subito Domingues, che sprofonda in quarta piazza offrendo il fianco ad un impeccabile Camara che racimola la seconda posizione seguito da Barnard.
Momenti di paura invece per l’irlandese Dunne, che decolla su un cordolo del tamburello, riuscendo comunque a ritornare in pista indenne e a recuperare fino alla terza piazza finale.
Antonelli si rende protagonista di uno sfortunato episodio, colpendo il compagno di squadra Wharton durante un’improbabile attacco ai danni dell’australiano, il quale ha la peggio e perde la quinta piazza in favore di Andrea. Successivamente Antonelli supera anche Barnard, per un quarto posto finale che lo consacra ancora in vetta al campionato, in una gara condotta magistralmente da Cacper Sztuka, che resistendo agli attacchi di Rafael Camara nel finale, dovuti al compattamento del gruppo della Safety Car causata dai due piloti Prema.
Nel finale un brivido alla Villeneuve, con la pilotessa russa Blokina che si gira alla Villeneuve coinvolgendo altre 3 vetture.
Ecco quindi l’ordine finale di gara 3
La Formula Regional European Championship by Alpine è stata molto positiva dal punto di vista della prestazione per Gabriele Minì. Il pilota palermitano in forza alla ART GP ha conquistato la pole sia per gara 1 che per gara 2, partendo al palo nella prima manche ma venendo penalizzato di 10″ per via di una falsa partenza. La partenza del pupillo di Nicolas Todt è stata ottima, ma la sua fuga è stata interrotta dalla bandiera rossa per il violendo incidente di Sami Meguetounif, portato al centro medico senza particolari conseguenze.
Minì ha poi provato ad allungare su Beganovic per aver margine a sufficienza per la vittoria, ma le numerose Safety Car hanno remato in direzione contraria, spedendo Gabriele sul fondo della classifica finale.
Vince gara 1 Dino Beganovic, con al secondo posto Mary Boya ed al terzo Ralf Aron, con il team Prema che ha colto un ottimo risultato grazie anche alla presenza di Montoya in quarta piazza in una gara terminata anzitempo per una bandiera rossa causata da Gnos e Barrichello.
Gara 2 è stata all’insegna della pioggia, partita dietro SC e condizionata da una bandiera rossa che ha visto protagonista Delli Guanti e Montoya. Quest’ultimo è decollato sulla vettura dell’italiano, finendo rovinosamente all’esterno del Tamburello in un incidente davvero impressionante. Fortunatamente entrambi i piloti sono rimasti illesi.
Durante la pausa, l’acqua ha ricominciato a scendere sul tracciato in riva al Santerno, rendendo difficile la scelta per le coperture tra slick e rain, preferendo le seconde in una situazione mista.
Dopo la ripartenza, Minì ha conservato la testa della gara tenendosi alle spalle Beganovic e Kas Haverkort, autore di uno stupendo duello con Belov, il quale è stato costretto a cedere la posizione per via delle difficoltà con le coperture da bagnato.
Il weekend a ruote scoperte si è completato con la TopJet F2000 che ha visto in gara 1 un incidente dopo appena 4 giri tra Tapinos e Solfaroli, un grande duello tra Carey e Zeller per la prima posizione, con Carey che al giro 8 riesce ad avere la meglio definitivamente su un Sandro Zeller passato poco dopo anche dall’italiano Bernardo Pellegrini.
La gara è terminata sotto FCY.
Zeller si è però riscattato in gara 2, lo svizzero è partito dalla pole, ed è stato a lungo in bagarre con Carey e Pellegrini, i quali a pochi giri dal termine si sono toccati finendo nelle retrovie e regalando al figlio dell’ex dodici volte campione di formula 3 svizzera la vittoria. Pilota del giorno Paolo Brajnik che riesce a giungere secondo dopo essere partito dalla 22ma piazza.
Passiamo ora alle ruote coperte, con la Porsche Carrera Cup Italia che ha visto l’esordio sulle 4 ruote del 5 volte iridato motociclistico Jorge Lorenzo, in forza al team Q8 Hi Perform. Il maiorchino ha saltato le libere del venerdì per un impegno personale, ed ha compiuto una buona gara 1 terminata a metà schieramento dopo una partenza non impeccabile. In gara 2 ha concluso invece presto la propria corsa per via di un contatto con il 17 rookie lituano Kajus Siksnelis, che ha tamponato Lorenzo in frenata spedendolo nella ghiaia del Tamburello.
Gara 1 è stata dominata da Bertonelli, abilissimo a sventare ogni attacco del secondo classificato Cerqui, seguito Caglioni, mentre in gara 2 si è imposto Enrico Fulgenzi. Il campione 2013 è partito al palo grazie al sesto posto in gara 1 ed alla griglia invertita ed ha tenuto la testa per tutta la corsa. A completare il podio della seconda gara Quaresmini e Levorato.
Per quanto riguarda il TCR Italy, grandi gioie per Carlo Tamburini e Rubén Fernandez.
In gara 1 Tamburini è stato bravissimo ad approfittare del duello tra Babuin e Volt, che a un giro dal termine si sono eliminati a vicenda, aprendo le porte al primo successo stagionale per il giovane italiano portacolori del team MM Motorsport. Anche questa volta, la Safety Car è stata protagonista con due ingressi in pista. Il primo per un cedimento alla posteriore sinistra della Fiat Tipo di Giacon, il secondo per un contatto Reduzzi e Felipe Fernandez.
Volt ha dominato dall’inizio tutta la gara, gestendo magistralmente le ripartenze, ma all’ultimo giro alla Rivazza, Babuin ha deciso di sferrare l’attacco disperato, centrando la Civic Type R del leader e spedendolo nella ghiaia.
Tamburini si è goduto lo spettacolo ed ha passato entrambi ringraziando, seguito dalla Cupra del Team Girasole di Salvatore Tavano, e da Volt.
In gara 2 Imberti riesce a passare al giro 7 il poleman Fernandez. Appena un giro ed ecco l’ingresso della prima Safety Car, con lo spagnolo che si riprende la posizione subito dopo il restart della gara nonostante un lungo al Tamburello.
Poco dopo un’altra Safety Car congela nuovamente la gara per via di un’uscita di pista di Babuin e Rammo. Alla ripartenza mancavano appena 3 giri per terminare la gara, ma arriva un colpo di scena: la gomma di Imberti collassa alla Villeneuve e il gruppo alle sue spalle si apre a ventaglio cercando di evitare la vettura dell’italiano ed i suoi detriti. Così si genera una situazione caotica che porta ad una bandiera rossa ed alla fine della gara con 2 tornate d’anticipo.
Vince quindi Fernandez, con Imberti che conserva la seconda posizione valendo la classifica del giro precedente. Terzo un ottimo Bissa, che aveva perso la posizione nel finale ma era transitato all’ultimo giro valido ancora in vantaggio su Volt.
La Clio Cup Europe ha regalato spettacolo, con i due primi posti conquistati nella Clio Cup Italia da Felice Jelmini, in forza alla PMA Motorsport nonchè autore di un weekend spettacolare, capace sabato di mettersi dietro in Gara 1 Gabriele Torelli (Faro Racing) e Giacomo Trebbi (MC Motortecnica). La vittoria assoluta è andata invece a Nicolas Milan della Milan Competition. Ai piedi del podio concludono Sandro Soubek, Cosimo Papi e Cristian Ricciarini. Vittorio Zadotti conquista invece la classifica Gentlemen.
Domenica, in Gara 2, Jelmini ha preceduto Ricciarini (Essecorse) e Torelli con uno spettacolare traverso alle Acque Minerali – che ne ha cambiato il nome in Acque Minerally – oltre ad aver conquistato il primo posto assoluto nella Clio Cup Europe. Nicoli (non il direttore di questo sito) chiude in quarta posizione davanti a Papi e ad Alex Lancellotti, vincitore della classifica Gentlemen, mentre Ricciarini è il primo in classifica Challenge.