“The 6th Stage of Oruro – La Paz has been cancelled”. La sesta speciale della Dakar, quella che avrebbe condotto i piloti da Oruro a La Paz, è stata cancellata. Questa è la laconica frase con cui si chiude il comunicato stampa ufficiale della Dakar in cui è stato annunciato che, causa maltempo, i protagonisti della corsa arriveranno nella capitale boliviana dopo un semplice viaggio di trasferimento e non dopo aver attraversato il percorso della sesta prova speciale dell’edizione 2017.
Le condizioni meteo di questa Dakar sono state in peggioramento costante nel corso degli ultimi giorni, con la pioggia ed i fulmini che sempre più spesso sono stati compagni di viaggio di uomini e mezzi. Tuttavia, pare che in Bolivia si sia scatenato un vero e proprio fortunale, che ha letteralmente inondato il percorso su cui i piloti avrebbero dovuto darsi battaglia per il quinto giorno consecutivo, rendendolo impraticabile. Dopo l’annullamento della seconda parte del Day 5, dunque, salta anche – e stavolta in maniera integrale – il Day 6, in cui si sarebbero dovuti percorrere 786 km, 527 dei quali cronometrati.
“Tenendo conto delle condizioni meteorologiche estreme e che al momento ci sono piloti che si trovano ancora nella speciale del Day 5;“ – ha aggiunto il comunicato stampa della Dakar – “considerando che è impossibile far tornare tutti i partecipanti al bivacco e preparare la prova nelle condizioni migliori e tenendo conto che alcune persone incaricate di fare la ricognizione del tracciato della Tappa 6 hanno affermato che il percorso è impraticabile, la tappa che va da Oruro a La Paz è stata annullata“. Semplice, chiaro e conciso. I piloti della Dakar, dunque, avranno due giorni consecutivi per riposarsi, visto che la giornata di riposto preventivamente fissata era prevista proprio per domani 8 gennaio, prima che le ostilità riprendessero sino alla conclusione del 14 gennaio.
Rimangono ovviamente congelate le classifiche generali di auto e moto. Nelle quattro ruote davanti a tutti c’è Stephane Peterhansel, che si tiene dietro le altre due 3008 DKR di Loeb e Despres, staccate rispettivamente di 1’09” e di 4’54”. 4° (+5’35”) è Nani Roma sulla prima Toyota Hilux, che precede il trio MINI formato da Mikko Hirvonen (+42’21”), Jakub Przygonski (+59’55”) ed Orlando Terranova (+1:04’49”). A chiudere la Top Ten ci sono Giniel De Villiers sull’altro Hilux superstite (+1:08’11”), la MINI di Boris Garafulic (+1:57’40”) e la vecchia Peugeot 2008 DKR di Romain Dumas (+2:22’17”). 45° posto, a 23:57’42”, per Gianluca Tassi ed il suo Ford Raptor dell’R Team, mentre è incerto il destino della PanDAKAR, passata 57esima all’ultimo WayPoint ma poi inserita nell’elenco degli equipaggi espulsi alla vigilia del Day 6.
Ecco la Top Ten delle auto:
Nelle moto invece davanti a tutti c’è la KTM di Sam Sunderland, che si tiene dietro Pablo Quintanilla su Husqvarna (+12′) ed Adrien Van Beveren su Yamaha (+16’07”). Ai piedi del podio troviamo poi altre due KTM, quelle di Gerard Farres Guell (+20’57”) e di Matthias Walkner (+29’01”), che a loro volta precedono l’altra Yamaha ufficiale, quella di Xavier de Soultrait (+36’06”). 7° è Stefan Svitko con un’altra KTM (+48’43”), con la Top Ten che viene completata da Alexandre Renet Pierre su Husqvarna (+54’45”), Martin Duplessis Diego su KTM (+1:04’55”) e Paulo Goncalves, con l’unica Honda ufficiale rimasta nei primi dieci (+1:08’21”).
Ecco la Top Ten delle moto: