Il Motomondiale fa tappa a Jerez de la Frontera dove, presso il circuito dedicato ad Ángel Nieto, si svolgerà il Gran Premio di Spagna. Dopo cinque GP, Quartararo e Rins sono appaiati a pari punti, ma dal GP di Spagna uscirà un solo leader iridato della MotoGP.
La MotoGP arriva a Jerez de la Frontera con due leader iridati appaiati a pari punti, 69. Uno è il Campione in carica Fabio Quartararo, reduce da una vittoria delle sue, in solitaria, a Portimao. L’altro è Alex Rins, formalmente secondo non avendo vinto alcuna gara finora. Sembrano loro due i più quotati per la vittoria di questo GP di Spagna, con alcuni outsiders.
Pur pagando più degli scorsi anni sul dritto, la M1 non ha perso un briciolo del potenziale nel guidato ed in piste dove i tratti privi di allunghi sono lunghi il talentuoso Quartararo può ancora dire la sua e quella di Jerez è una di queste piste. In Andalucia el Diablo è diventato il piùà giovanme poleman della Classe Regina nel 2019 ed ha vinto le prime due gare in MotoGP, nel 2020. Poteva replicare il successo nel 2021 quando, mentre era in fuga per la vittoria, la sidrome compartimentale gli ha provocato una grave crisi che lo ha costretto a rallentare bruscamente.
Dal canto suo Alex Rins è in un periodo di forma strepitoso, come dimostra anche la recente rimonta in Portogallo dove è stato autore di un’ottima rimonta partendo 23°, in ultima fila, e chiudendo 4°. In quanto a velocità e costanza bene anche Mir che ha perso il podio a Portimao, sia di GP che iridato, per via del contatto con Miller a dimostrazione di una Suzuki che ha fatto notevoli passi avanti nel corso dell’inverno scorso. infine attenzione ad Aleix Espargaro, terzo in classifica a 3 punti dal duo di testa, e ad Aprilia: nei veloci curvoni di Jerez potrebbero dire la loro.
Dedicato a Ángel Nieto, il circuito di Jerez de la Frontera misura 4.423 e vanta un totale di 13 curve, 5 a sinistra e 8 destra. Pochi e brevi gli allunghi, il rettilineo maggiore, posto tra la curva 5-Sito Pons e la 6-Dry Sac, misura appena 600 metri. Qui le MotoGP non solo si limitano a sfiorare i 300 km/h, ma molti piloti faticano a raggiungere i 290 orari alla speed trap. Nonostante le basse velocità massime, questa pista è molto probante per gli impianti frenanti come indicato da Brembo, che le ha dato un indice di difficoltà pari a 4 su 5, come il MotorLand Aragon e il KymiRing. Ogni giro i piloti sono chiamati ad usare i freni 11 volte per un totale di 33 secondi, inoltre sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno anteriore dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 970 kg. Molto complessa la staccata alla prima curva (Expo 1992): i piloti iniziano a frenare a 286 km/h e concludono l’operazione dopo 4,5 secondi in cui esercitano un carico di 5,6 kg sulla leva. Nel frattempo percorrono 215 metri scendendo a 84 km/h.
A Jerez è molto importante la gestione della gomma posteriore: solo sul breve rettilineo i piloti riescono a sfruttare tutti gli oltre 270 cavalli a disposizione in gara, mentre nel resto del tracciato è necessaria la massima pulizia per non surriscaldare mescole e carcasse degli pneumatici. Per garantire il miglior livello prestazionale Michelin ha portato delle Slick posteriori dalla costruzione asimmetrica, con la mescola più dura sulla spalla destra. Sono invece simmetriche le tre opzioni scelte da Michelin per l’anteriore.
Appartengono a Quartararo il record in qualifica, l’1’36”705 con cui si prese la pole position nel 2020, e pure il record ufficiale, l’1’37”770 firmato nel corso dell’edizione, sfortunata per lui, 2021 del GP di Spagna. Di Johann Zarco il record velocistico alla speed trap, con 300.8 km/h.
Per la Moto2 -23 i giri di gara- il record ufficiale è di Sam Lowes, un 1’41”313 che risale anche in questo caso all’edizione dello scorso anno. Il rocketman della Moto2 è Federico Fuligni che nel 2018, con ancora i motori Honda da 600 cc, toccò i 259.3 km/h alla speed trap: gli attuali tre cilindri Triumph non sono ancora riusciti ad avvicinare questo limite. Sono 90 i punti raccolti finora da Celestino Vietti, che gli gli garantiscono un margine di 34 lunghezze sul secondo, Ai Ogura, anche grazie alla caduta multipla avvenuta domenica scorsa a Portimao a causa di uno scroscio di pioggia in curva 2. Terzo Arbolino (54 punti) davanti a J. Roberts e A. Canet. Proprio per via del botto di domenica, mentre ‘leaderava‘, non è certa la presenza di canet questo fine settimana.
Risale al 2020 il record della Moto3, un 1’46”060 firmato in gara da Jaume Masia, mentre il record velocistico alla speed trap risale addirittura al 2014 ed appartiene ad Alex Marquez: 220 km/h tondi. Il leader in classifica iridata è Sergio Garcia, che gareggiando per il team GasGas Aspar ha collezionato 83 punti, uno in più di Dennis Foggia. Terzo Jaume Masia (54 punti) e quarto Andra Migno (50 punti).
L’evento sarà in diretta integrale su Sky e NOW, con qualifiche e gare in diretta anche su TV8.
DI seguito la programmazione:
venerdì 29 aprile
09:00:09:40 FP1 Moto3
09:55-10:40 FP1 MotoGP
10:55-11:35 FP1 Moto2
13:15-13:55 FP3 Moto3
14:10-14:55 FP3 MotoGP
15:10-15:50 FP2 Moto2
sabato 30 aprile
09:00:09:40 FP3 Moto3
09:55-10:40 FP3 MotoGP
10:55-11:35 FP3 Moto2
12:35-13:15 Qualifiche Moto3
13:30-14:00 FP4 MotoGP
14:10-14:50 Qualifiche MotoGP
15:10-15:50 Qualifiche Moto2
domenica 1 maggio
09:00-09:10 Warm Up Moto3
09:10-09:20 Warm Up Moto2
09:40-10:00 Warm Up MotoGP
11:00 Gara Moto3
12:20 Gara Moto2
14:00 Gara MotoGP