Il #1 torna davanti a tutti. È Max Verstappen il più veloce al termine delle FP2 del Gran Premio del Bahrain, primo appuntamento del Mondiale 2022 di Formula 1. L’olandese, al volante di una Red Bull RB18 che sembra avere confermato quanto di buono fatto vedere nel corso della seconda sessione di test pre-stagionali, ha conquistato la vetta della classifica fermando il cronometro sull’1’31”936.
Il tempo messo a segno dal #1 della Red Bull durante la propria simulazione di qualifica è stato appena sufficiente per respingere al mittente gli attacchi di Charles Leclerc: il #16 della Ferrari ha confermato di trovarsi a proprio agio al volante della Ferrari F1-75, fermandosi a soli 87 millesimi di ritardo dal crono dell’olandese e dando l’impressione di essere pronto a riprendere con Verstappen un discorso rimasto interrotto ormai diverse stagioni fa. Sul gradino più basso del podio virtuale, a quasi mezzo secondo di ritardo però dal proprio compagno di squadra, c’è Carlos Sainz: il #55 della Ferrari non va oltre un 1’32”520, un crono che comunque gli consente di precedere in classifica la Mercedes W13 di George Russell. Il #63, che nel corso di questo venerdì sembra avere sofferto meno rispetto a Hamilton i patimenti della bizzosa Freccia d’Argento, chiude 4° davanti a due delle sorprese di queste FP2. Fernando Alonso e Valtteri Bottas, rispettivamente al volante della Alpine e dell’Alfa Romeo, stupiscono la platea artigliando la 5^ e 6^ posizione in classifica: l’asturiano e il finlandese sono staccati di quasi 1” da Verstappen, ma nonostante questo possono togliersi la soddisfazione di chiudere davanti alla ben più quotata RB18 di Sergio Perez, 7° in 1’32”958.
Clamorosamente 8° è poi Mick Schumacher, alla guida di una Haas VF-22 che parrebbe essere nata molto meglio di quanto non si sia detto o scritto in queste settimane. Il #47 termina le proprie FP2 in 1’33”085 e – udite udite – davanti a Lewis Hamilton: il #44 non sembra essere ancora riuscito a trovare il famigerato bandolo della matassa della sua W13, e per il momento pare costretto ad arrancare in posizioni di metà classifica nelle quali è piuttosto insolito vederlo. L’inglese della Mercedes è stretto nella morsa delle Haas, con Kevin Magnussen che dimostra come l’essersi allontanato dalla Formula 1 non lo abbia affatto rallentato: è suo infatti l’1’33”183 che chiude la top ten di queste FP2 del GP del Bahrain.
Appena fuori dai primi dieci troviamo Lando Norris, alla guida di una McLaren che non ha vissuto il più lineare dei venerdì, mentre Esteban Ocon e il leader mattutino Pierre Gasly precedono Yuki Tsunoda: il giapponese, che negli ultimi minuti della sessione si è reso protagonista di un paio di incroci pericolosi con Leclerc e Stroll, ha chiuso la propria seconda sessione di libere in 1’33”789. 15° è Guanyu Zhou, con la seconda delle C42 che si piazza davanti alla coppia di AMR22 formata da Lance Stroll e Nico Hulkenberg, con il #27 che nonostante i pochissimi km percorsi con questa nuova generazione di monoposto riesce ad accusare solamente 103 millesimi di ritardo dal compagno di squadra. 18° è Daniel Ricciardo, costretto a lungo ai box per via di una perdita idraulica accusata dalla sua MCL36, mentre fanalini di coda sono le Williams di Nicholas Latifi e Alexander Albon: il thailandese chiude lo schieramento con il suo 1’34”735, un crono che lo porta ad accusare quasi 2”8 di ritardo dalla vetta.
I riscontri avuti nelle brevi simulazioni di gara, infine, parlano di nuovo di un probabile duello tra le Red Bull e Charles Leclerc. L’olandese, il messicano e il monegasco sono riusciti a girare sull’1’37”basso in diversi passaggi – un 1’37”2 lo ha siglato nel finale anche Fernando Alonso -, con Carlos Sainz invece più attardato. Sorprendono anche l’Alfa Romeo di Bottas ed entrambe le Haas, mentre deludono per il momento le Mercedes: le W13 apparentemente si attestano sul passo dell’1’38”, accusando in questa fase quasi un secondo di ritardo dai migliori della classe.