Si apre nel segno della Red Bull di Max Verstappen il fine settimana del Gran Premio di Abu Dhabi. Il #33, attuale leader del Mondiale, si è preso la vetta della classifica al termine delle FP1 del venerdì mattina, le prime ad andare in scena sul nuovo layout del tracciato di Yas Marina.
Come da copione, l’assenza di alcune delle lente chicane che caratterizzavano il circuito degli Emirati Arabi Uniti ha reso estremamente più veloce la pista degli emirati. Sono infatti oltre 10 i secondi di differenza tra i crono messi a segno nelle FP1 del 2020 e quelli siglati durante la prima sessione di Libere di quest’anno, e c’è da scommettere che il delta prestazionale tra passato e presente sia destinato ad aumentare ulteriormente man mano che il decisivo fine settimana di Abu Dhabi entrerà nel vivo.
Il limite in queste FP1, come accennato poche righe più sopra, lo ha fissato Max Verstappen. È stato infatti l’olandese della Red Bull, al termine di una sessione principalmente dedicata alle simulazioni di qualifica, a fermare il cronometro sull’1’25”009. Il #33, che come già accaduto nel fine settimana di Jeddah ha cercato di agguantare la prima posizione al termine di ogni tentativo cronometrato, ha piazzato la propria RB16B davanti alle Mercedes di Valtteri Bottas (2° a 196 millesimi da Verstappen) e di Lewis Hamilton. Il #44 ha chiuso le proprie FP1 con un 1’25”355, ma la sensazione è che anche a Yas Marina l’inglese abbia degli assi nella manica in vista di domenica: è stato infatti l’inglese il più costante nella – breve – simulazione di gara effettuata dai team nei minuti conclusivi della sessione, con un passo dell’1’29”3 che quasi nessuno è riuscito a imitare. Utilizzo la parola “quasi” perché, a onor del vero, qualcuno più veloce di Hamilton c’è stato. Quel qualcuno risponde al nome di Sergio Perez, 4° al termine della simulazione di qualifica ma autore del… giro più veloce nel corso del long run: con un Max Verstappen per il momento plafonato sul passo dell’1’29”5, il messicano ha forse fatto capire in maniera più chiara quale sia il potenziale di Red Bull. Il #11 ha infatti chiuso un giro con un secco 1’29”0, rasserenando forse un po’ gli animi degli uomini di Milton Keynes.
Alle spalle di Perez si piazza Yuki Tsunoda, di nuovo veloce nel corso delle FP1, mentre agguanta la 6^ piazza un Fernando Alonso in cerca di riscatto dopo il deludente fine settimana di Jeddah. 7^ è la seconda delle AT02, quella affidata a Pierre Gasly, mentre non vanno oltre l’ottava e la nona posizione Charles Leclerc e Carlos Sainz. Entrambe le SF21 non sono sembrate a proprio agio nelle simulazioni di qualifica, mentre qualcosa di buono il #16 ha fatto vedere nel corso dei long run: il monegasco della Ferrari è stato infatti uno dei più rapidi in pista, con un passo dell’1’29”5 che, se confermato, domenica gli garantirebbe di rimanere a contatto con i primissimi della classe. A completare la top ten provvede poi Sebastian Vettel: il tedesco ha completato 26 passaggi nel corso delle sue FP1, chiudendo la sessione con un 1’26”007 che lo rende l’ultimo dei piloti ad avere accusato meno di un secondo di ritardo dal crono di Verstappen.
Appena fuori dai primi dieci si piazza poi Esteban Ocon, che con la sua Alpine precede tanto Lando Norris quanto il duo Alfa Romeo Racing. È questa volta Kimi Raikkonen, al suo ultimo weekend da pilota di F1, a precedere Antonio Giovinazzi, anche lui alle prese con il proprio fine settimana di arrivederci al Circus più veloce del mondo. Il #99 ferma il cronometro sull’1’26”409, piazzandosi davanti a Lance Stroll, Daniel Ricciardo e Jack Aitken. Quest’ultimo ha preso il posto di George Russell nel corso delle FP1, ed è subito riuscito a mettersi dietro il compagno di team Nicholas Latifi. Il canadese, dal canto suo, si è limitato a precedere la coppia delle Haas: Mick Schumacher, autore di un 1’27”698 come miglior prestazione, ha chiuso la prima sessione davanti a Nikita Mazepin, unico pilota ad accusare oltre 3” di ritardo dalla vetta.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: