Ci siamo, il momento della verità è giunto. Quest’anno, per decretare chi fosse il più forte, non sono bastati 21 dei 22 weekend di gara presenti nel calendario. Nel 2021, al termine di una delle stagioni più intense che la storia della Formula 1 abbia mai visto, tutto tornerà a decidersi lì, sotto i riflettori di una rinnovata Abu Dhabi, nell’ultimo e decisivo Gran Premio di un’annata che nessuno di noi riuscirà a dimenticare tanto in fretta.
Le luci di Yas Marina illumineranno a giorno l’atto finale di un’aspra battaglia durata per l’intero anno. Fatta di duelli, contatti, strategie e dichiarazioni, la lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha marchiato a fuoco il Campionato del Mondo di F1 come poche altre erano riuscite fare. Per certi versi sembra addirittura incredibile che, dopo ben 22 gare corse fino a perdere il fiato, i due grandi rivali si schiereranno sulla griglia di partenza in una situazione di – quasi – sostanziale parità. Tanto il #33 quanto il #44 si presenteranno infatti al via del fine settimana di Abu Dhabi con 369,5 punti in classifica, ma i meme circolanti nei giorni scorsi dovrebbero avervi suggerito un’altra chiave di lettura. In caso di mancato arrivo al traguardo di entrambi i contendenti, sarebbe Max Verstappen a laurearsi Campione del Mondo 2021: il #33 nel corso della stagione ha ottenuto più vittorie rispetto a Hamilton, e tutti sono perfettamente consapevoli che questo vantaggio non numerico sia assolutamente da tenere a mente quando si spegneranno i semafori di domenica.
Dal canto suo, Lewis Hamilton avrà a disposizione il rinnovato tracciato di Yas Marina per tentare di mettere i bastoni tra i cerchioni della Red Bull del rivale olandese. Dimenticate (almeno in parte) il vecchio layout del tracciato di Abu Dhabi: con molte chicane lente in meno e con diversi curvoni veloci in più, la configurazione del circuito degli Emirati Arabi Uniti potrebbe sorridere a Mercedes più di quanto non abbia fatto negli anni passati. Un giro di pista di Yas Marina 2.0 è lungo 5,218 km, e dunque per percorrere i 306,183 km previsti per questo GP i piloti dovranno completare 58 passaggi (e non 55 come accadeva fino allo scorso anno). Il numero di curve presenti sul tracciato è sceso da 21 a 16 (9 svolte a sinistra e 6 a destra), mentre è salito dal 61% al 64% il tempo sul giro che verrà trascorso con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato.
Scende anche lo sforzo richiesto agli impianti frenanti: secondo i dati della Brembo – e pur rimanendo Yas Marina un circuito particolarmente impegnativo per via delle elevate temperature – la pista degli Emirati risulta ora meno probante per dischi e pinze, chiamati in causa per circa 11” ogni giro e utilizzati per il 13% del tempo totale di gara. La frenata più impegnativa resta quella posta alla fine dell’infinito rettilineo che ora porta da Curva 5 a Curva 6: lì i piloti passeranno da 321 a 79 km/h, percorrendo 110 m in 2”55 e subendo una decelerazione di 4,8 G. Meno stressata rispetto al passato sarà anche la trasmissione, con 50 cambi marcia registrati in media nel corso di ogni giro, mentre stando alle simulazioni la più elevata forza G in percorrenza i piloti la subiranno nella percorrenza di Curva 15, dove si prevede un picco di 4,1 G.
Saranno ancora due le zone DRS, ciascuna delle quali con il proprio Detection Point. La prima area d’utilizzo dell’ala mobile sarà ovviamente posizionata sull’infinito dritto che da Curva 5 porta a Curva 6 (con il punto di rilevamento posto prima dell’ingresso del tornantino), mentre la seconda sarà sull’immediatamente successivo allungo che da Curva 7 conduce a Curva 8, con il Detection Point piazzato all’uscita della chicane superstite. Questa disposizione delle zone DRS, che consente a chi ha subito il sorpasso sul primo rettilineo di restituirlo lungo il secondo, ha fatto sì che nel corso dell’edizione 2020 siano stati portati a termine 34 sorpassi, con le velocità massime previste per questo GP che dovrebbero essere nell’ordine dei 320 km/h. Con una Pit Lane lunga 358 m si prevede che per una sosta ottimale possano venire spesi circa 22”, mentre sono 169 i metri che separano il poleman (che scatterà dal lato destro della griglia) dalla prima frenata del circuito.
Trattandosi dell’esordio assoluto di Yas Marina 2.0, i record fatti segnare sul precedente layout possono essere comodamente appallottolati e lanciati in arretramento nel cestino della spazzatura. Si prevede che i vecchi riferimenti possano essere abbassati di circa 10” – parleremmo di una pole position in 1’25” –, ma come sempre accade sarà la pista a emettere il verdetto definitivo. Nel 2020 a trionfare fu Max Verstappen, che al volante della sua Red Bull dominò il GP mettendosi alle spalle Valtteri Bottas e il già appagato Lewis Hamilton, rientrato dopo il forzoso forfait causato dal COVID e con il settimo Mondiale già in cascina. C’è da scommettere forte sul fatto che il #33, quest’anno, non avrà vita altrettanto facile contro i due alfieri di una Mercedes vogliosa di conquistare anche il Titolo Costruttori.
La Pirelli, per l’emozionante epilogo di questo 2021 e nonostante il cambiamento di layout occorso a Yas Marina, ha messo a disposizione di team e piloti esattamente le stesse mescole dello scorso anno. Max Verstappen, Lewis Hamilton & Co. potranno quindi affidarsi alle Hard C3, alle Medium C4 e alle Soft C5, ovverosia i compound più morbidi dell’intera gamma. “Yas Marina è un appuntamento consolidato per il finale di stagione, ma le modifiche fatte al circuito regaleranno un tocco di novità e la promessa di un finale mozzafiato per quella che è stata una stagione spettacolare” – ha detto Mario Isola – “Questa è la prima volta in cui affrontiamo il nuovo layout, che comprende anche zone di pista riasfaltate, ma possiamo contare sulle simulazioni e altre informazioni per arrivare preparati. In linea generale, grazie alla creazione di curve più veloci, la pista nel suo complesso è più rapida e presenta maggiori possibilità di sorpasso. Il risultato di questi cambiamenti è un aumento dei carichi verticali, soprattutto sugli pneumatici anteriori. Non ci aspettiamo però che la severità della pista cambi in modo significativo, per questo abbiamo deciso di mantenere la nomination più morbida in quella che sarà l’ultima gara delle gomme da 13 pollici”. Ovviamente saranno disponibili anche Intermedie e Full Wet, ma come ampiamente prevedibile entrambe le mescole da bagnato potranno riposare in tranquillità nelle loro termocoperte: le previsioni meteo parlano di sole per tutta la durata del weekend, con temperature medie nell’ordine dei 26°.
Il Gran Premio di Abu Dhabi sarà trasmesso in diretta non solo da SkySport F1 HD (canale 207), ma anche da TV8: in chiaro, come sempre, sarà possibile vedere qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend.
Venerdì 10 dicembre
• 10:30 – 11:30 -> FP1 | diretta Sky
• 14:00 – 15:00 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 11 dicembre
• 11:00 – 12:00 -> FP3 | diretta Sky
• 14:00 -> Qualifiche | diretta Sky / TV8
Domenica 12 dicembre
• 14:00 -> Gran Premio di Abu Dhabi | diretta Sky / TV8