Dopo quasi un giorno di tira e molla, due convocazioni di un’ora tra ieri e oggi, ecco finalmente la sentenza: Lewis Hamilton è stato squalificato dalla sessione di qualifica di ieri e sarà costretto ad una furiosa rimonta per non compromettere ulteriormente le sue chance di vincere il mondiale. Solo una multa per l’altro protagonista della vicenda, Max Verstappen, reo di aver toccato la Mercedes #44 in regime di parco chiuso.
Dopo 20 ore dalla prima comunicazione sull’irregolarità riscontrata sulla monoposto del pilota inglese è finalmente arrivata la sentenza dei commissari: Lewis Hamilton è stato squalificato dalle qualifiche di ieri. Il verdetto è arrivato attraverso un lungo comunicato di 3 pagine nel quale vengono spiegate le ragioni della scelta. Come anticipato in mattinata la monoposto del pilota inglese non aveva superato le verifiche tecniche post-qualifiche a causa di un’irregolarità nel sistema DRS della vettura. La distanza tra il main plane e il flap dell’alettone posteriore infatti era superiore a 85 mm nelle sezioni laterali quando il DRS veniva attivato. Il test viene effettuato tramite un disco da 85 mm di diametro attaccato ad un manubrio. Questo viene spinto tra i due elementi dell’alettone posteriore e, se è richiesta una forza maggiore di 10 Newton per farlo passare, la monoposto viene dichiarata irregolare.
I commissari hanno detto di aver ripetuto il test ben 4 volte e in tutte i requisiti sopra non sono stati rispettati. La Mercedes ha provato a giustificarsi in vari modi, affermando che nella sezione centrale l’apertura massima era conforme al regolamento, che quello stesso alettone era stato utilizzato più volte nel corso della sessione passando tutti i controlli e facendo notare come il gap fosse minore di 85 mm quando il flap superiore non veniva toccato. Durante la discussione è stato anche tirato in ballo Verstappen, ripreso a toccare proprio quel particolare della monoposto #44 subito dopo le qualifiche.
La FIA ha riconosciuto la buona fede del team Mercedes, però ha rigettato ogni tentativo di giustifica affermando che è vero che il gap tra i due elementi è maggiore di 85 mm a causa di un gioco e non è stato progettato deliberatamente così ma la direttiva e le procedure per eseguire il test sono ben definite e tutte le vetture devono essere in grado di rispettarle per essere dichiarate regolari. Nel documento viene inoltre definito “improbabile” che il semplice tocco di Verstappen possa aver modificato un particolare così resistente come il DRS.