Per la Formula 1 è giunto il momento della quartultima gara della stagione, che si correrà proprio questo weekend in Brasile per quello che quest’anno è denominato GP di San Paolo. Forse, viste le tradizioni danzerecce, avrebbe avuto più senso chiamarlo GP di Sambaolo, ma tant’è. Scopriamo 10 cose che nessuno vi ha mai detto a riguardo.
Con i restanti appuntamenti mondiali che via via vanno calando, la Formula 1 si trova questo weekend sullo storico circuito di Interlagos (che ricordiamo essere la seconda squadra di Milanolagos). Leggendari sono i saliscendi e le curve dell’autodromo intitolato a Carlos Pace. Su tutte, spicca sicuramente la prima variante: essendo dedicata al migliore pilota che la McLaren abbaia mai avuto e con cui tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 dominava i mondiali, la famosissima combinazione sinistra-destra in discesa subito dopo la partenza dovrebbe chiamarsi S di Prost.
Ma a parte ciò, tutto è pronto per quello che fino al 1807 era chiamato GP del Portogallo; in un Mondiale tiratissimo Hamilton e Verstappen sono pronti a darsi battaglia anche tra i laghi della megalopoli, battaglia che ovviamente si combatte anche fuori dalla pista. É di ieri la notizia che vuole Mercedes presentare un reclamo contro l’introduzione della “pinna” sulla RedBull, prevista proprio in occasione di questo GP. I tecnici di Brackley hanno descritto in modo molto dettagliato alla Federazione i motivi per cui tale appendice aerodinamica non possa essere montata sulle vetture anglo-austriache; nel comunicato si legge infatti: “La pinna non può essere montata in quanto appendice aerodinamica che consentirebbe alla RedBull (proprio in Brasile) di aumentare la velocità di punta, perché essa favela“.
Date tali premesse si preannuncia dunque un Gran Premio molto interessante, ma per renderlo davvero speciale manca ancora qualche ingrediente: per esempio, sapevate che all’interno del paddock hanno aperto un bar del tutto particolare? E cosa c’entra un importante istituto bancario in tutto ciò? Per scoprirlo vi suggeriamo di leggere la serie di 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP di San Paolo!
- La prima variante è chiamata S di Senna, che è naturalmente seguita dalla E di Senna, dalla N di Senna, dall’altra N di Senna e dalla A di Senna;
- Conosciuto per le sue manovre spesso al limite, Max Verstappen è conosciuto anche in Brasile come un grande pazzo. In lingua locale mi pare lo definiscano Mato Grosso;
- Il Brasile è stata storicamente terra di immigrazione per gli italiani, tanto che molti piloti vantano origini nel nostro Stivale; costretti dalla crisi economica, i primi immigrati italiani arrivarono in Brasile nel febbraio 1874 nello Stato di Espírito Santo, non potendovi farne a men;
- L’ultima curva (Arquibancadas) è caratterizzata da un forte banking; nulla di cui stupirsi, dato che si parla di Sanpaolo;
- La pista è brasiliana, ed è quindi normale che abbia delle belle curve;
- Siamo stati in guerra con altre testate perché volevamo avere l’esclusiva sulla scrittura di una battuta sull’ex-pilota paulista cui è intitolato il circuito, ma fortunatamente abbiamo proposto un accordo per porre fine alle ostilità: come vedete abbiamo noi trattato di Pace;
- All’interno del paddock, ultimamente rinnovato, è stato ricavato un piano bar dedicato ad uno dei piloti paulisti più influenti, dove però non vengono serviti i primi. Il locale è stato chiamato Bar Richello;
- Tutti stupiti dalla bontà del cacao locale; intervistato ai nostri microfoni dopo averne assaggiato un po’, un meccanico Ferrari ha esclamato canticchiando: “Cacao? Meraviglia, oh!”;
- Come si definisce la reazione di un pilota che, sbagliando la frenata in curva 1, arriva lungo e finisce nella via di fuga incazzandosi? Uscire di Senna;
- Seguendo la trafila seguita dallo stadio comunale di Napoli, il Gran Premio si chiamerà l’anno prossimo “GP di Diego Armando Maradona”.