È sotto la leggera ma costante pioggia di Istanbul che Valtteri Bottas è – finalmente – riuscito a conquistare la sua prima vittoria del 2021. Il finnico della Mercedes, scattato dalla pole position per via della penalità comminata a Lewis Hamilton per avere sostituito il proprio motore, ha letteralmente dominato il Gran Premio di Turchia, 16° appuntamento stagionale del Mondiale 2021 di Formula 1.
Il #77, che si è reso peraltro autore anche del giro più veloce in gara, sul traguardo è riuscito a precedere le due Red Bull di bianco vestite di Max Verstappen e Sergio Perez. L’olandese quest’oggi è stato autore di una gara monocorde, ma data la rimonta alla quale è stato chiamato il #44 non avrebbe avuto alcun senso rischiare un ritiro per inseguire una Mercedes particolarmente efficace all’Istanbul Park. Il messicano invece, dal canto suo, ha avuto il suo bel daffare per salire sul gradino più basso del podio: il #11 se l’è infatti dovuta vedere non solo con Charles Leclerc (4° al traguardo dopo avere addirittura accarezzato l’idea di concludere la gara senza effettuare pit stop) ma anche con Lewis Hamilton, scattato 11° ma in grado di risalire la china sino alla 5^ piazza. Il monegasco della Ferrari e l’inglese della Mercedes hanno probabilmente pagato una scelta strategica non ottimale: entrambi sono rientrati ai box per montare un nuovo treno di Intermedie quando ormai la traiettoria ideale era troppo asciutta per garantire un grip elevato a pneumatici così scanalati, e dunque tanto il #16 quanto il #44 nel finale se la sono dovuta vedere con un nugolo di avversari equipaggiati con delle Intermedie… più Slick delle loro.
6° è Gasly, abilissimo nel ricostruire una gara che sembrava irrimediabilmente rovinata dopo i 5” di penalità comminatagli a seguito di un contatto al via con Fernando Alonso, mentre Lando Norris si tiene stretta la 7^ piazza difendendola egregiamente dal ritorno di Carlos Sainz. Ottima è infatti la gara dello spagnolo, che scatta dalla penultima posizione ma che a suon di sorpassi – e grazie all’ottimo ritmo messo in mostra dalla SF21 – guadagna terreno e posizioni e artiglia l’8° posto fregiandosi anche del titolo di Driver of the day. 9° è Stroll, mentre chiude la top ten lo stoico Esteban Ocon: il francese della Alpine è l’unico pilota a non avere effettuato la sosta ai box, optando dunque per una strategia a… 0 soste che lo ha costretto a percorrere ben 58 giri sullo stesso treno di Intermedie.
Appena fuori dalla zona punti troviamo le due Alfa Romeo di Giovinazzi e Raikkonen, mentre è incolore la gara di Daniel Ricciardo. Il #3 scattava dal fondo dello schieramento con velleità di rimonta, ma la sua McLaren non lo ha evidentemente supportato costringendolo ad arenarsi sulle sponde di una ben poco esaltante 13^ posizione. Grande delusione anche per Yuki Tsunoda: abile nel mantenere a lungo la posizione su Hamilton nelle fasi iniziali della corsa, il giapponese dell’AlphaTauri commette un errore che lo relega nella seconda metà dello schieramento frustrando la sua speranza di chiudere in zona punti. 15° è Russell, mentre 16° (e con parecchio da recriminare) è Fernando Alonso: il #14 è stato dapprima involontariamente colpito da Gasly in Curva 1, dopodiché è entrato in collisione con Mick Schumacher buscandosi 5” di penalità ed è dunque stato costretto ad accontentarsi di una posizione ben distante da quella desiderata. Latifi al termine di una gara senza infamia e senza lode si attesta al 17° posto, mentre figlia di una strategia scellerata è la 18^ piazza di Sebastian Vettel: il tedesco della Aston Martin veleggiava nei dintorni della zona punti prima che il suo box lo mandasse in pista con le Medium in un momento della gara in cui tutti effettuavano la propria sosta solamente per montare nuove Intermedie. Fanalini di coda, infine, sono quest’oggi le due Haas: Mick Schumacher chiude in penultima posizione nonostante il contatto occorso con Fernando Alonso, mentre a Nikita Mazepin spettano gli onori della cronaca solamente per l’incomprensione di cui si è reso protagonista mentre Hamilton cercava di doppiarlo. Non qualcosa di cui andare troppo fieri, a pensarci bene.
Ecco la classifica completa del Gran Premio di Turchia: