Dopo il weekend di pausa che ha fatto seguito al divertente – e caotico – Gran Premio di Russia, la Formula 1 si prepara ad accendere nuovamente i motori per il 16° appuntamento stagionale del Mondiale 2021. Teatro dell’ennesimo atto della lotta al vertice tra Lewis Hamilton e Max Verstappen sarà l’asfalto del Circuito di Istanbul, nato dalla matita di Hermann Tilke ai margini della capitale del paese di Ataturk.
Un giro di pista dell’impianto turco è lungo 5,338 km, ed al termine dei 58 passaggi previsti tutti i piloti avranno complessivamente percorso 309,396 km. Sono 14 le curve che compongono l’impianto di Istanbul Park, e dato che si corre in senso antiorario saranno 8 le pieghe verso sinistra e 6 invece le svolte verso destra. Secondo le previsioni dei team, il 59% del tempo sul giro lo si trascorrerà con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato, con la trasmissione che invece farà registrare in media 46 cambiate per ogni passaggio.
Per Brembo, quello di Istanbul è un circuito mediamente impegnativo per gli impianti frenanti. Secondo le simulazioni effettuate dall’azienda italiana, ciascun pilota utilizzerà i freni per 14″6 durante ciascun passaggio e per il 17% del tempo complessivo di gara. Dallo spegnimento dei semafori allo sventolare della bandiera a scacchi, inoltre, verranno esercitate sul pedale del freno di ogni monoposto oltre 54 tonnellate e mezzo di carico. La staccata più impegnativa è quella di Curva 12, nella quale si passa da 313 a 92 km/h percorrendo 125 m, pigiando il pedale del freno per 2”82 e subendo una decelerazione di 4,5 G. Simile a questo valore sarà poi anche quello relativo all’accelerazione laterale: il collo dei piloti verrà sollecitato soprattutto dalla famosa Curva 8, nella percorrenza della quale si registreranno 4,6 G.
Due saranno le zone DRS per il GP di Turchia, ognuna delle quali con il proprio Detection Point. La prima area di attivazione dell’ala mobile sarà posizionata sul rettifilo di partenza/arrivo con il Detection Point piazzato tra Curva 13 e Curva 14, mentre la seconda si troverà sullo “stortilineo” che lega Curva 10 a Curva 12 con il Detection Point sito in ingresso di Curva 9. Il record sul giro appartiene a Juan Pablo Montoya e risale alla stagione 2005: il colombiano durante quell’edizione del GP di Turchia fermò il cronometro sull’1’24″770. Nel 2020, al termine di una gara resa estremamente imprevedibile dalle condizioni meteorologiche avverse e da un asfalto tutt’altro che collaborativo, fu Lewis Hamilton a trionfare: il #44, che in quell’occasione centrò anche il 7° sigillo iridato della sua carriera, chiuse la corsa davanti alla Racing Point di Sergio Perez e alla Ferrari di Sebastian Vettel.
Pirelli ha messo a disposizione di team e piloti le Hard C2, le Medium C3 e le Soft C4, vale a dire le mescole intermedie della gamma optando così per pneumatici leggermente più morbidi rispetto a quelli utilizzati nel 2020. “La Turchia è stata una delle gare più spettacolari e imprevedibili della scorsa stagione, soprattutto per via della pista molto scivolosa a causa dello scarso grip del nuovo asfalto” – ha detto Mario Isola – “La scivolosità del circuito, aggravata dalla pioggia, ha colto molti di sorpresa, ed è per questo che quest’anno abbiamo optato per una nomination mescole più morbida, oltre che per il fatto che la gara si svolge più di un mese prima, perciò le temperature dovrebbero essere più alte. Dopo aver ufficializzato la nostra nomination, la pista ha subito un processo di pulizia con getti d’acqua ad alta pressione, cosa che dovrebbe aver portato ad una maggiore rugosità e grip, quindi c’è anche la possibilità che con mescole più morbide dovremo affrontare livelli di usura più elevati rispetto allo scorso anno. Questo è un aspetto che scopriremo solo quando saremo lì, quindi il lavoro svolto durante le prove libere sarà molto utile. Visto che l’anno scorso era tutto nuovo per noi, avevamo optato per la scelta più conservativa, portando i pneumatici più duri. Le mescole più morbide scelte quest’anno probabilmente apriranno la strada anche a qualche strategia diversa rispetto a quelle del 2020”. Parrebbe una barzelletta data la frequenza con cui la pioggia sta colpendo il Circus della F1 in questa seconda metà di stagione, ma anche in Turchia si potrebbe dover fare ricorso a Intermedie e Full Wet: le previsioni meteo parlano infatti di probabili piogge tanto nella giornata di sabato quanto in quella di domenica, con temperature medie che dovrebbero aggirarsi attorno ai 20°.
Il GP di Turchia sarà trasmesso in chiaro solamente da Sky Sport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà come sempre qualifiche e gara in differita. Ecco tutti gli orari del weekend.
Venerdì 8 ottobre
• 10:30 – 11:30 -> FP1 | diretta Sky
• 14:00 – 15:00 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 9 ottobre
• 11:00 – 12:00 -> FP3 | diretta Sky
• 14:00 -> Qualifiche | diretta Sky, differita a partire dalle 18:30 su TV8
Domenica 10 ottobre
• 14:00 -> GP di Turchia | diretta Sky, differita a partire dalle 18:00 su TV8