La Formula 1 passa da Sochi a Istanbul, e facendo un rapido ragionamento geografico possiamo dunque dire che il circus passi d’acqua Allah. Tutto pronto, quindi, per il Gran Premio di Turchia 2021. Scommetto che non sapete nessuna delle 10 cose elencate qua sotto!
Per chiunque abbia ancora negli occhi le immagini degli ultimi incredibili giri del GP di Russia è lecito attendere con ansia che le monoposto tornino in pista, soprattutto su una pista che nell’edizione 2020 aveva regalato un’altra gara memorabile. L’Istanbul Park torna quindi sede del GP di Turchia che, ancora una volta, dovrebbe corrersi in condizioni meteo incerte.
Non contentissimo di ciò è Lando Norris che, reduce da quanto accaduto in Russia, non ne vuole sapere di una gara bagnata. A sua discolpa però, è giusto specificare che è anche – e soprattutto – a causa di un misunderstanding tra il muretto box e il #4 che il britannico ha perso l’occasione di una prima memorabile vittoria. Il buon Lando, conscio di avere una fan-base piuttosto importante in Russia, ha difatti frainteso la comunicazione del suo ingegnere che gli comunicava “Avrai un tifone in curva 5“, rispondendo “Okay, bene così!” e rimanendo fuori per fare il ganassa davanti ai suoi tifosi.
La débâcle McLaren ha però consentito alla lotta Mondiale di restare aperta e più viva che mai; il divario tra Verstappen ed Hamilton è incredibilmente risicato, e tutti sperano che il round in Turchia costituisca un altro memorabile capitolo di una lotta storica. Per noi tifosi – ma soprattutto per i matematici – la battaglia è sulla retta via, perché passa per due punti.
Queste informazioni sono utili, certo, ma sicuramente non bastano a presentare un GP di Turchia che pare pieno di spunti di riflessione. Vi propongo dunque una serie di cose che sicuramente nessuno vi ha mai spiegato; leggendole capirete il perché. Sono le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP di Turchia.
- Non è vero che la Turchia non ha confini ad Est, infatti ne conto armeno uno;
- La curva 8 ha ben quattro punti di corda, il che la rendono di fatto la curva 32;
- Dato il suo inutilizzo, dal 2015 al 2019 il tracciato venne acquistato da una compagnia di noleggio locale e trasformato in una concessionaria di auto di seconda mano altrimenti destinate al macero. Ah, se solo nel 2020 Ferrari avesse saputo che la concessionaria era stata dismessa da mesi…
- Non tutti sanno che l’antico nome della città ospitante era dedicato al pilota spagnolo della Ferrari e al suo celeberrimo padre, campione di rally: Bisainzio;
- Al momento dell’ideazione del tracciato gli organizzatori turchi dovettero decidere se realizzarlo sul lato Est o Ovest di Istanbul. Alla fine decisero per realizzarlo verso il lato Est della Capitale, facendo in modo che di un GP nell’Ovest non vi fosse Tracia;
- La Turchia si sa, sotto l’aspetto economico non naviga in ottime acque, ed è per questo che gli organizzatori stanno trattando con la FIA allo scopo di abbassare la quota da pagare per ospitare la Formula 1 all’Istanbul Park. A Parigi qualcuno già scherza su questa ridicola richiesta, e propone di ribattezzare la gara quale GP di Tirchia;
- Istanbul si affaccia sullo stretto del Bosforo, bamoso per le sua capacità di perbezionare la memoria;
- Vi ha già camunicata che la capitale della Turchia non è Istanbul, ma ve la ripeta ankara una valta;
- É interessante che, nonostante sembri assurdo, all’inizio del secolo scorso fosse ancora esistente quell’Impero in cui si usavano solo una decina di automobili di pessima fattura: l’impero Ottomanor;
- Forse non sapete che questo weekend il team di Max Verstappen non ha cambiato solo livrea, ma anche il nome alla capitale. Domenica, infatti, si correrà a Instan Bull.