A due settimane di distanza dal discusso Gran Premio d’Italia, il Circus della F1 scende di nuovo in pista. Teatro del 15° appuntamento stagionale di questo 2021 sarà il circuito di Sochi, in Russia.
Il circuito, costruito attorno alle strutture che hanno ospitato alcune discipline delle Olimpiadi invernali 2014, è stato disegnato dallo studio di progettazione che fa capo ad Hermann Tilke, ed è parte integrante del calendario della Formula 1 a partire proprio dal 2014. Un giro di pista a Sochi è lungo 5,848 km, ed al termine dei 53 giri previsti i piloti avranno percorso una distanza complessiva di 309,745 km. Sono 18 le curve del tracciato russo, delle quali 12 a destra e 6 a sinistra, con un layout che presenta lunghi rettilinei e curvoni veloci nella prima parte del circuito e lente e secche svolte ad angolo retto nella seconda sezione della pista. Per il 68% del tempo sul giro i piloti sono con l’acceleratore completamente schiacciato: un dato piuttosto elevato, che ha portato nel 2020 ad avere un consumo di carburante medio pari a 2,07 kg/giro.
Visti i lunghissimi rettilinei, che costringono a brusche decelerazioni, il tracciato di Sochi è piuttosto probante anche per l’impianto frenante: Brembo classifica infatti come Hard questo circuito, che su una scala da 1 a 5 gli assegna un indice di difficoltà pari a 4. Durante ciascun giro i piloti trascorrono 15″25 con il pedale del freno completamente pigiato (l’equivalente del 17% del tempo di gara): la decelerazione media registrata a Sochi si attesta sui 4,2 G, mentre l’energia dissipata da ciascuna monoposto è pari a 179 kWh ed il carico complessivo esercitato dai vari piloti sul pedale del freno è superiore alle 530 tonnellate. La frenata più impegnativa del tracciato russo è quella di Curva 2: i piloti decelerano da 336 a 131 km/h, percorrendo 109 m in 1″85 e con i piloti che subiscono una decelerazione di 6,1 G. Piuttosto sollecitata è poi la trasmissione, con 60 cambi marcia registrati in media durante ciascun giro dell’edizione 2020, mentre la forza G più alta i piloti la subiscono in percorrenza di Curva 3, quando per 4″3 sono sottoposti a 3,9 G.
Due sono le zone DRS presenti su questa pista: la prima è posta sul lunghissimo rettilineo che porta da Curva 1 a Curva 2, con il Detection Point situato poco dopo l’uscita dell’ultima curva; la seconda, invece, è quella che va dall’uscita di Curva 10 fino a Curva 13, con il Detection Point piazzato in ingresso di Curva 10. La doppia zona di utilizzo dell’ala mobile dovrebbe consentire di raggiungere velocità di punta nell’ordine dei 335 km/h, e dovrebbe permettere al Circus di mandare in scena almeno lo stesso numero di sorpassi visti nell’edizione dello scorso anno (28).
Il record della pista appartiene a Lewis Hamilton. L’inglese della Mercedes nel GP del 2019 ha infatti fermato il cronometro sull’1’35″761, con l’edizione 2020 della corsa che ha visto trionfare Valtteri Bottas davanti a Max Verstappen e Lewis Hamilton. Decisamente alta (80%) è la possibilità di veder scendere in pista la Safety Car, mentre con una pit lane lunga 416 m si prevede che il tempo ottimale per effettuare una sosta sia pari a 29″3.
Pirelli ha deciso di mettere a disposizione di team e piloti i compound più morbidi della gamma. In Russia potranno dunque essere utilizzate – oltre alle sempre presenti Intermedie e Full Wet – le Hard C3, le Medium C4 e le Soft C5. “Negli anni passati abbiamo assistito ad una bella varietà di strategie, con tutte e tre le mescole sulla griglia di partenza e diverse tattiche attuate durante il gran premio” – ha detto Mario Isola – “L’anno scorso, la Soft C5 ha ottenuto risultati migliori del previsto e i livelli di graining di tutte le mescole si sono gradualmente ridotti tra le prove libere e la gara, grazie all’elevata evoluzione della pista. È anche capitato che alcuni piloti passassero con largo anticipo alla mescola più dura tentando di usarla fino alla fine, ma l’anno scorso questo non è stato possibile perché negli anni l’asfalto è andato via via maturando e non è più liscio come un tempo. Grazie alla gomma che si depositerà con il succedersi delle numerose gare di questo weekend, l’evoluzione della pista e il grip dovrebbero essere ulteriormente migliorati”. Per quanto riguarda infine il meteo, Giove Pluvio potrebbe decidere di mettere il proprio zampino anche in questo fine settimana: il sole dovrebbe infatti splendere su Sochi solamente nella giornata di venerdì, con possibili piogge a lambire invece il circuito nelle giornate di sabato e domenica.
Il GP di Russia tornerà ad essere una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà in differita qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend di F1, mentre quelli di Formula 2 e Formula 3 li trovate qui.
Venerdì 24 settembre
10:30 – 11:30 -> FP1 | diretta su Sky
14:00 – 15:00 -> FP2 | diretta su Sky
Sabato 25 settembre
11:00 – 12:00 -> FP3 | diretta su Sky
14:00 – 15:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 18:30
Domenica 26 settembre
14:00 -> GP di Russia | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 18:00