“La lotta tra Hamilton e Verstappen? È un confronto generazionale”. A definire in questo modo la rivalità che sta marchiando a fuoco la stagione 2021 di Formula 1 è Nico Rosberg, Campione del Mondo del Circus nel 2016 e a lungo compagno di squadra – nonché primo avversario – del #44 della Mercedes.
Interrogato da Sky Sports F1 su quanto accaduto nel corso del primo giro del GP d’Inghilterra, il pilota tedesco si è lasciato andare a qualche riflessione sull’acceso confronto (in pista e non) che sta mettendo l’uno di fronte all’altro l’olandese e il britannico. “L’incidente di Silverstone non è stato uno di quelli in cui è evidente, al 100%, la responsabilità di uno dei due piloti” – ha commentato il #6 – “Abbiamo assistito a una serratissima lotta sin dai primi metri, dopodiché in quel punto entrambi hanno oltrepassato il limite e sono arrivati al contatto”. “Dato che tutti e due si sono lasciati un po’ prendere la mano è normale che ci siano opinioni diverse in merito all’accaduto” – prosegue Rosberg – “Io propendo per la tesi dell’incidente di gara. Si può certamente individuare una responsabilità maggiore a carico di uno tra Hamilton e Verstappen, ma in fin dei conti la realtà è che siamo di fronte a un confronto generazionale: nessuno dei due sarà più disposto a cedere un solo centimetro all’altro, in misura ancora più netta rispetto a quanto visto nei primi GP di questa stagione”. “Dopotutto, in Inghilterra non è stata la prima volta che i due sono entrati… in rotta di collisione” – dice ancora il tedesco – “Un qualcosa del genere era già accaduto a Imola, e sono sicuro che assisteremo ad altri episodi di questo tipo. È una lotta tra il miglior pilota dell’attuale generazione e il miglior pilota della prossima. Mi ricorda un po’ quanto accaduto tra Senna e Schumacher, tra lo stesso Schumacher e Alonso, tra quest’ultimo e Vettel”. “Max stava allungando in campionato perché ha la macchina migliore, ha dimostrato di essere più veloce, per certi versi addirittura inarrestabile. Non credo che Hamilton stesse pensando solo e soltanto al Campionato, all’ingresso della Copse. Penso che nella sua mente ci fosse il solo pensiero di voler vincere a Silverstone, in quella che è la sua gara, e il fatto che entrambi abbiano mantenuto assolutamente inalterato il proprio livello di aggressività ha condotto poi all’incidente. E questo non volere cedere il passo, fidatevi, avrà sicuramente un ruolo determinante per tutto il resto della stagione”, ha infine concluso uno dei maggiori esperti viventi di Lewis Hamilton e di… collisioni con lo stesso.