Questo SuperMonday Made in Italy arriva ad una velocità inversa di quella delle Panigale V4R in rettilineo: eccezionalmente di martedì a causa di qualche problema tecnico di chi scrive, ma eccoci qui a commentare il fantastico Round di Misano.
CARICO A PIADINE – Così appare Michael Rinaldi in questo weekend in casa. Solo Razgatlioglu riesce a stargli davanti, mentre Rea si deve arrendere alle sue partenze al limite della follia (in senso buono, sia chiaro). Il riminese sente l’aria di casa, conosce la pista e va via come un fulmine. I risultati che servivano per ingranare bene, soprattutto a livello di morale, con la Ducati ufficiale. Speriamo sia solo il primo ottimo weekend di una lunga serie.
ROMPISCATOLE – Probabilmente così appare il buon Toprak sia agli occhi di Rinaldi, che si vede “rubare” la tripletta di casa dal turco, che a quelli di Rea, il quale si vede Raz a soli 20 punti di distacco. Ma a lui non interessa, Toprak ha un solo obiettivo: staccare forte. Anzi, forse due, anche vincere. E mentre il primo è ormai un dato di fatto, il secondo potrebbe diventare una bella abitudine per Razgatlioglu.
COSTANTE – Dopo aver dichiarato che lo sviluppo Ducati va in due direzioni diverse da quando c’è Rinaldi in squadra, Redding si è ritrovato a vedere il compagno di team due volte sul gradino più alto del podio e una volta sul secondo, mentre lui non vi è salito. Eppure in classifica è ancora davanti, visto che sta mantenendo una costanza come quella che ha permesso a Mir di vincere il titolo MotoGP 2020. Però in questa stagione SBK la costanza non è abbastanza, Scott deve mostrare unghie e denti per impensierire gli altri in griglia.
TRIS – Tre out per Chaz Davies in questo Round, una striscia negativa che non avveniva dal 2012. Scivola in Gara-1, cade a causa di un contatto con Mahias in Superpole Race e, nonostante fosse stato dichiarato fit per Gara-2, decide di ritirarsi per il troppo dolore alla spalla. Da un gallese ci si aspetta che dopo un weekend così disastroso, si trasformi in un drago in vista del prossimo round.
FENICE – Piccolo off-topic di classe per rendere omaggio ad Ana Carrasco: la Campionessa Supersport300 2018 era rimasta ferma un anno a causa di una caduta durante i test all’Estoril nel 2020. Dopo la rottura di vertebre, operazioni, punti e un lungo recupero, Ana riesce ad approfittare di un errore di Booth-Amos per tornare alla vittoria dopo solo quattro gare nella seconda di Misano. E porta la sua cicatrice fieramente sul gradino più alto del podio.