Sebastian Vettel è da tempo elogiato dalle scuderie con cui ha corso per la meticolosità con cui si approccia ai briefing con gli ingegneri. Il tedesco non trascura alcun dettaglio nel raccontare il comportamento della monoposto, elemento che, secondo Szafnauer, sta aiutando enormemente il progresso di Aston Martin.
Dopo un difficoltoso avvio di stagione nel nuovo team Aston Martin, senza punti raccolti nelle prime quattro gare, Sebastian Vettel sembra aver ritrovato la fame e lo spirito combattivo che lo avevano contraddistinto fino a pochi anni fa. Il quinto posto a Montecarlo e il podio di Baku gli hanno permesso di accumulare ben 28 punti in due appuntamenti. Meglio di lui solo Sergio Perez. Stando alle parole di Otmar Szafnauer, team principal di Aston Martin, uno dei fattori chiave per lo sviluppo di questa simbiosi pilota-monoposto è stato il nuovo approccio portato da Vettel nei briefing con gli ingegneri. “Sebastian ha ‘ingrandito’ il nostro modus operandi”, ha rimarcato Szafnauer interrogato su come l’esperienza di Vettel avesse modellato la relazione con il compagno Stroll, “Lance non è più un rookie, è con noi da molto tempo ormai. La relazione tra i due piloti è ottima e l’esperienza di Vettel ci ha spinto a rivedere il modo in cui affrontavamo i briefing post gara con gli ingegneri. Un approccio subito adottato sia da Stroll che da tutto il team”.
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Accenni di tale stakanovismo del tedesco erano già arrivati da Christian Horner, che rimarcava i briefing come uno degli elementi di differenziazione tra Vettel e Webber: “Con Mark bastavano quindici minuti per analizzare tutta la gara. Con Seb invece non bastavano due ore: dopo mezz’ora aveva descritto solo il giro di formazione e provato la borraccia dell’acqua. La precisione nei dettagli con cui riportava ogni fase della gara, tutta la durata della vita delle gomme… erano persino troppe informazioni da incamerare!“
Anni dopo, Vettel ha continuato a riproporre lo stesso modo di lavoro anche in Aston Martin, in una parabola che finalmente sembra puntare verso l’alto: “Seb si sta trovando sempre più a suo agio alla guida della nostra monoposto”, ha concluso Szafnaur, “è tutto parte di un naturale percorso incrementale per raggiungere congiuntamente il picco delle prestazioni. La squadra sta imparando, Lance sta imparando, e porteremo in alto il team tutti assieme“.