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Morbidelli: “Impossibile avere ambizioni di lotta. In un rettilineo mi hanno superato in tre…”





Il Gran Premio di Catalogna, per Franco Morbidelli, è andato in archivio con una 9^ posizione finale. Il #21, vice campione del mondo in carica, dopo essere riuscito a conquistare la 5^ casella dello schieramento nelle qualifiche del sabato è stato man mano inghiottito dallo schieramento a causa degli evidenti limiti tecnici che ormai palesa la sua Yamaha M1 2019.

Morbidelli
© MotoGP

Come già accaduto al Mugello, infatti, anche sull’asfalto del Montmelo l’italiano si è è ritrovato a dover pagare un enorme gap velocistico nei confronti dei suoi diretti avversari: la sua moto, semplicemente, sul rettilineo è la più lenta dell’intero plotone della MotoGP. “Quando ti manca velocità di punta o devi essere in grado di scappare nelle prime fasi della corsa oppure diventa impossibile avere delle ambizioni di lotta– ha dichiarato il #21 nel dopo gara – “Date queste premesse devo essere contento di questa 9^ posizione, perché credo che fosse il massimo risultato ottenibile questo weekend”. “Il feeling avuto in gara era molto simile a quello delle prove” – ha spiegato ancora Morbidelli – “Sicuramente in gara il grip era minore rispetto a quello avuto in prova e magari abbiamo sofferto un po’ più del previsto questa cosa, ma il fatto è che devo cercare di fare tutto il lavoro in percorrenza di curva perché sul rettilineo ci manca velocità“.

L’italiano, al quale Yamaha sta riservando un trattamento pressoché inconcepibile dato il potenziale mostrato dal #21 durante la stagione 2020, si schiera in griglia già consapevole di ciò che accadrà di lì a poco. “Vista la situazione, quello che mi succede dallo spegnimento dei semafori in avanti non è affatto strano – ha detto infatti Morbidelli – “È ovvio che prima del via io speri che accada qualcosa di fantastico, sia perché la speranza è l’ultima a morire sia perché crederci ti aiuta non poco nei momenti che precedono la partenza. Però è chiaro che poi la gara, soprattutto su una pista del genere, ti riporta bruscamente alla realtà. Una realtà che, oltretutto, non è neppure così male dato che stiamo parlando comunque di una top ten”.

Mentre tutto il mondo si interroga su come il #21 riesca a mantenere una simile pacatezza sapendo di avere nel polso il potenziale per arrivare ben più avanti in classifica, è lo stesso Franco a spiegare più nel dettaglio come – e dove – abbia perso quelle posizioni. “Quando hai poca potenza, sia in generale che rispetto a tutti gli altri, è chiaro che gli avversari possano sfruttare questo vantaggio su di te senza particolare sforzo superandoti in accelerazione – ha detto ancora Morbidelli – “In un solo rettilineo, in un colpo solo, ho perso tre posizioni. Scivolare indietro in classifica così bruscamente ti scombussola anche mentalmente, ma non ho mezzi per fare nulla di diverso“. “Voglia di andare in ferie? No, mi affido al mio essere un professionista. La voglia di correre al Sachsenring c’è, così come quella di allenarmi al massimo. Non ho intenzione di mollare“, ha infine concluso un fin troppo esemplare Franco Morbidelli.





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow