Dopo una stagione di pausa forzata il circuito del Mugello torna ad ospitare il Motomondiale. Mentre in MotoGP, con Quartararo e Bagnaia, e Moto2, con Gardner e Fernandez, a distanziare i primi in classifica c’è un solo punto, in Moto3 il debuttante Acosta ha già fatto il vuoto con 53 punti di vantaggio sul secondo dopo cinque gare. Per la MotoGP tutti gli occhi sono puntati su Ducati, più che mai pronta a far cappotto nella pista di casa.
Il circuito del Mugello, di proprietà della Ferrari, si distende sulle colline toscane, a 30 km da Firenze, e pare disegnato da una qualche divinità pagana dei motori. In 5.245 metri c’è tutto quello che un motociclista possa desiderare: un lunghissimo rettilineo, curve velocissime, cambi di direzione in pendenza, nessun tornantino lento e stretto e la coppia delle curve Arrabbiate, che sono considerate da quasi tutti i piloti le due curve più affascinanti al mondo per il motociclismo, esattamente come la salita dell’Eau Rougue e la repentina Raidillon lo sono per l’automobilismo. A comporre il circuito sono 15 curve, 6 a sinistra e 9 a destra. Di queste 10 si combinano realizzando dei cambi di direzione ciascuno diverso dall’altro, menzione speciale per le velocissime Biondetti. L’infinito rettilineo principale, di ben 1141 metri, inizia in leggera salita e termina in discesa, con il cambio di pendenza che le MotoGP affrontano ad oltre 300 km/h dopo un leggero cambio di direzione.
Il record ufficiale per la MotoGP è di Marc Marquez, un 1’47”639 fatto registrare nel Gran Premio del 2013, così come il giro più veloce in assoluto, l’1’45”419 con cui il #93 si prese la Pole Position nel 2019. Nonostante Marc Marquez sia sulla carta il più veloce al Mugello ha vinto una sola volta da quand’è in MotoGP, nel 2014 mentre impostava il filotto di 10 vittorie consecutive. Saltati i primi due appuntamenti stagionali ora il #93 è 17° in classifica iridata, attualmente il leader del Mondiale MotoGP è Fabio Quartararo, su Yamaha, con 80 punti. Seguono ben tre piloti Ducati: Bagnaia secondo a 1 punto, Zarco terzo a 12 punti e Miller, vincitore degli ultimi due appuntamenti, quarto a 16 punti dalla vetta. Il campione del Mondo MotoGP in carica Joan Mir al momento è sesto, dietro a Vinales, con 31 punti di ritardo rispetto al Diablo.
I frequenti cambi di inclinazione del tracciato toscano mettono a dura prova i piloti, che rischiano di toppare il punto di frenata in gara mentre il serbatoio si svuota e le gomme si consumano: se nelle curve in salita il rischio è di arrivare senza la necessaria velocità perché si è frenato troppo, in quelle in discesa c’è il pericolo opposto, ossia di finire nelle vie di fuga per aver staccato troppo tardi. Secondo i tecnici Brembo, l’Autodromo del Mugello rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. Ciò grazie al fatto che le curve sono posizionate in maniera abbastanza uniforme lungo il tracciato, permettendo ai dischi in carbonio di raffreddarsi adeguatamente.
In questa pista i freni vengono utilizzati per 9 volte nell’arco di un giro, per un totale di circa 29 secondi. La decelerazione massima è di 1,5 g, mentre in 6 curve si superano gli 1,3 g, il valore medio si attesta a 1,15 g. Per i piloti della MotoGP la staccata più dura è quella alla Curva 1 – San Donato: in quel punto le MotoGP arrivare ad oltre 350 km/h ed entrano in curva a 93 km/h. Per riuscirci i piloti si attaccano ai freni per 5,9 secondi durante i quali percorrono 317 metri. La decelerazione è brutale, 1,5 g, il liquido freni raggiunge i 9,9 bar e la temperatura dei dischi i 770°C.
In Moto2 Remy Gardner continua a mantenere la prima posizione iridata con 89 punti, pur senza alcuna vittoria, ed 1 punto di vantaggio sul compagno Raul Fernandez. Terzo il nostro Marco Bezzecchi, unico pilota sempre a podio nelle ultime due gare, che paga 17 punti all’australiano. Il record ufficiale Moto2 (1’51”881) è di Alex Marquez che lo firmò nel corso del vittorioso GP del 2019, anno del suo secondo titolo iridiato. In quell’edizione a partire dalla Pole Position fu Marcel Schrotter che se la conquistò col giro più veloce in assoluto per la Moto2, un 1’51”129 firmato nelle qualifiche di sabato pomeriggio.
L’edizione del 2019 fu davvero ottima per i primati assoluti, anche nelle qualifiche della Moto3 la Pole venne conquistata col record della pista. A farlo fu Tony Arbolino, il cui 1’56”407 è ancora imbattuto, mentre il record ufficiale Moto3 (1’56”628) è di Fabio Di Giannantonio e risale al 2018. Nessuno dei due è più presente nella Classe di minor cilindrata, dove al momento il debuttante Pedro Acosta sta facendo faville, infatti è leader della classifica iridata con 103 punti guadagnati e 54 di vantaggio sul secondo, Sergio Garcia.
Il Gran Premio Oakley d’Italia 2021 sarà in diretta integrale su Sky Sport MotoGP e Dazn, ma qualifiche e gare saranno visibili in diretta anche su TV8.
Ecco la programmazione:
Venerdì 28 maggio
09:00 Moto3 FP1
09:55 MotoGP FP1
10:55 Moto2 FP1
13:15 Moto3 FP2
14:10 MotoGP FP2
15:10 Moto2 FP2
Sabato 29 maggio
09:00 Moto3 FP3
09:55 MotoGP FP3
10:55 Moto2 FP3
12:35 Moto3 Qualifiche
13:30 MotoGP FP4
14:10 MotoGP Qualifiche
15:05 Moto2 Qualifiche
Domenica 30 maggio
08:40 Warm Up, 20 minuti per classe
11:00 Moto3 Gara
12:20 Moto2 Gara
14:00 MotoGP Gara