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Info, orari e record: guida al GP di Monaco di F1





I guardrail e i muretti che ti circondano, ti avviluppano, ti stringono in una morsa che non lascia quasi mai scampo. I palazzi e le navi che scorrono via, velocissimi, ai lati della tua macchina mentre tu sfrutti insegne, cartelli stradali, lampioni per cercare il riferimento giusto per la staccata. Il mondo che ti guarda con un’attenzione maggiore rispetto al solito. Il GP di Monaco è tutto questo, ma anche molto di più.

© Antonin Vincent / DPPI
© Antonin Vincent / DPPI

Perché le stradine del Principato, nel corso della storia di questo sport, sono state cornice di alcune tra le più belle imprese che la F1 ricordi. Qui, tra gli attraversamenti pedonali, il paddock costruito lì dove i turisti passeggiavano fino a poche settimane prima, i miliardari e le luci patinate dei riflettori, si è fatta più volte la Storia del Circus. Perché non può essere considerato un tracciato come un altro una pista che, per un centimetro in più o uno in meno, può consegnarti alla Leggenda o farti sprofondare nell’Oblio.

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3,337 km. E’ questa la distanza che si copre in un giro del circuito monegasco, con i piloti della F1 che al termine dei 78 passaggi previsti avranno percorso complessivamente 260,286 km. Una distanza ridotta, che però assume le sembianze di un’eternità se la si deve coprire in un toboga composto da 19 curve – delle quali 11 a destra ed 8 a sinistra – rimaste quasi tutte immutate ed insensibili allo scorrere del tempo. L’estrema tortuosità del circuito (i team utilizzano qui le configurazioni aerodinamiche con il più alto carico dell’intera stagione) fa sì che solamente per il 41% del tempo sul giro i piloti siano con l’acceleratore completamente pigiato, ed è per questo che nel 2019 si è registrato un consumo medio di appena 1,35 kg/giro. Montecarlo viene poi classificato da Brembo come un circuito mediamente impegnativo, per via delle velocità non particolarmente elevate che verranno raggiunte durante il weekend (le previsioni parlano di punte di 300 km/h). A complicare la vita dell’impianto frenante provvederà il tempo trascorso dai piloti con il pedale del freno pigiato, qui pari a circa 18″7 nel corso di ogni giro ed equivalente al 27% dell’intera durata del GP, un valore record ed irripetibile nell’attuale calendario della F1.

Tra le stradine monegasche non è l’entità delle frenate a rappresentare un problema, ma il loro numero: l’impianto frenante viene infatti chiamato in causa circa 870 volte nel corso del GP, la decelerazione media registrata durante la gara è pari a 3 G ed i tecnici della Brembo hanno calcolato che, al termine della corsa, ciascun pilota avrà esercitato sul pedale del freno un carico di oltre 62 tonnellate. La staccata più impegnativa del GP di Monaco è ovviamente quella dopo il Tunnel, nella quale i piloti passano da 297 a 89 km/h, percorrendo 118 m in 2″48 e subendo una decelerazione di 4,5 G. Non troppo stressata è poi la trasmissione, con il GP del 2019 che in media ha fatto registrare 54 cambi marcia nel corso di ogni giro.

Vista la pressoché totale assenza di tratti rettilinei, una sola è la zona DRS, situata sul rettilineo di partenza/arrivo con il Detection Point piazzato prima dell’ingresso de La Rascasse, la Curva 18 del tracciato. Va da sé che con pochi rettilinei e la sede stradale più stretta dell’intero Mondiale, a Montecarlo non ci siano molti punti di sorpasso. Al contrario, elevatissima è la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car, che si attesta infatti al 52%, mentre per effettuare un Pit Stop ideale occorrono 24″155. Il record tra le stradine del Principato appartiene a Max Verstappen, che nel 2018 ha fermato il cronometro sull’1’14″260 a bordo della sua Red Bull RB14. L’edizione 2019 del GP di Monaco – annullato nel 2020 a causa del COVID-29 – è stata vinta da Lewis Hamilton, riuscito a tenersi dietro fino alla bandiera a scacchi Sebastian Vettel e Valtteri Bottas.

Monaco
© Pirelli F1 Press Area

Per il GP di Monaco Pirelli ha messo a disposizione dei team e dei piloti le tre mescole più morbide della gamma 2021, vale a dire la Hard C3, la Medium C4 e la Soft C5, al debutto assoluto in questa stagione. Monaco è unico e la sua assenza in calendario dal 2019 non fa che sottolinearne le peculiarità: questo ci rende ancora più felici di tornare a correre su questo circuito” – ha dichiarato Mario Isola “Il grip meccanico è la chiave del successo così come le qualifiche e la strategia vista la ben nota difficoltà nei sorpassi. Questo rende ancora più importante il mantenimento della posizione in pista, con i piloti che in qualifica sono chiamati a tirare fuori il massimo dai pneumatici C5. La strategia tende ad essere reattiva perché le squadre effettuano le loro soste nel momento che dà loro il massimo vantaggio in pista, grazie anche ad un’ampia finestra di pit stop dovuta ai bassissimi livelli di usura e degrado dei pneumatici”. Nel corso del weekend non dovrebbero poi essere utilizzate Intermedie e FullWet: le previsioni meteo parlano infatti di un fine settimana soleggiato, con temperature medie che dovrebbero aggirarsi attorno ai 19°.

A Montecarlo, come da tradizione, le ostilità sportive hanno inizio il giovedì, con il venerdì che invece è lasciato…”libero”. Anche il GP del Principato sarà trasmesso in diretta non solo dal solito Sky Sport F1 (canale 207) ma anche da TV8, canale che proporrà in chiaro qualifiche e gara. Ecco dunque tutti gli orari del weekend, mentre per scoprire il programma della Formula 2 potete cliccare qui.

Giovedì 20 maggio

  • 11:30 – 12:30 -> FP1 | diretta Sky
  • 15:00 – 16:00 -> FP2 | diretta Sky

Sabato 22 maggio

  • 12:00 – 13:00 -> FP3 | diretta Sky
  • 15:00 -> Qualifiche | diretta Sky / TV8

Domenica 23 maggio

  • 15:00 -> GP Monaco | diretta Sky / TV8




Tags : f1f1 2021formula 1gp monacogp montecarloinfoorarirecord
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow