Stoffel Vandoorne vince il secondo round dell’E-Prix di Roma della Formula E. Il pilota belga, partito quarto, si è reso protagonista di una gara dominata da metà in poi, quando dopo un Full Course Yellow è riuscito ad avvantaggiarsi sugli inseguitori. Secondo un ottimo Sims, che riporta la Mahindra sul podio, che precede Pascal Wehrlein su Porsche. Il tedesco era giunto dietro Norman Nato, ma il rookie francese è stato squalificato per aver finito l’energia ed essere arrivato al traguardo “in riserva”.
Nella notte tra ieri e oggi la pioggia ha bagnato il quartiere dell’Eur, condizionando pesantemente le qualifiche. Ad approfittarne è stato Nick Cassidy, che ha conquistato la prima pole davanti a Nato e Wehrlein. La gara, come ieri, prende il via sotto Safety, e anche oggi, come ieri, il poleman si elimina pochi metri dopo la partenza, con Cassidy che va fuori e sfila undicesimo. Va quindi in testa Nato, che resta al comando per un paio di tornate, prima di cedere a Wehrlein e a Vandoorne intorno all’ottavo minuto. I due si studiano per qualche giro, finché al minuto 14 Vandoorne usa il primo Attack Mode di giornata (che per questa gara erano tre, al posto dei canonici due) rimanendo secondo. Scelta azzeccata, poiché il belga riesce a riprendere il tedesco per passarlo quando questo usa il suo Attack Mode. Il sorpasso avviene nel momento giusto, poiché dietro intanto Buemi spinge Di Grassi a muro, provocando un Full Course Yellow. Sfortunatissimo il brasiliano, che dopo la gara di ieri perde anche un altro piazzamento a punti.
Questo è il momento che di fatto decide la gara. Alla ripartenza al minuto 20 Sims, terzo, è bravissimo nel sorprendere Wehrlein, che si fa superare dalla Mahindra. Questo permette a Vandoorne di guadagnare secondi preziosi, creando un margine di sicurezza che gli permette di gestire. Dietro la Mercedes si crea comunque un bel gruppetto in lotta, con Wehrlein, Sims, Nato, Mortara e Rowland che si sorpassano diverse volte anche per effetto dell’Attack Mode per diversi giri. La battaglia dura fino al minuto 38, quando nelle retrovie Rast tocca il muro, danneggia la sospensione e va a sbattere. Viene quindi fatta entrare la Safety Car, che almeno stavolta viene fatta rientrare in tempo per permettere l’ultimo giro di corsa. Nel finale davanti non succede nulla più, ma dietro Bird arriva lunghissimo in staccata di curva 3 e tampona De Vries e Rowland, con i primi due fuori gara.
Sotto il traguardo Vandoorne è quindi primo, per la seconda volta in carriera, davanti a Sims e Nato. Il francese però viene squalificato per aver usato più energia del dovuto, e il suo posto lo prende Wehrlein, al primo podio con la Porsche. Seguono a punti Mortara (che salva in parte la giornata della Venturi), Guenther, Evans, Da Costa, Buemi, Blomqvist e Muller. Il giro veloce è Bird, ma essendo finito fuori dai primi dieci il punto addizionale è di Vandoorne, che quindi conquista ventisei punti. La classifica piloti vede Bird rimanere al comando con 43 punti nonostante il ritiro, ma dietro di lui Evans sale al secondo posto a 39, precedendo Frijns a 34, Vandoorne a 33 e De Vries a 32. Tra i costruttori invece prima è ovviamente la Jaguar a 82, davanti la Mercedes a 65 e la DS Techeetah a 46. Prossimo appuntamento tra due settimane al Ricardo Tormo di Valencia.