La FIA, nella riunione odierna dello Strategy Group, ha confermato il ritorno del tracciato di Portimao, rimpiazzo last minute nel 2020 che aveva ottenuto l’approvazione del pubblico e dei piloti.
Era nell’aria già da qualche settimana, ma finalmente oggi è arrivata la conferma ufficiale: nel 2021 la Formula 1 tornerà per il secondo anno di seguito in Portogallo, e lo farà sempre sul circuito dell’Algarve, nella cittadina di Portimao. La nazione iberica era infatti tornata già nel calendario iridato la scorsa stagione dopo un’assenza di ventiquattro anni, quando Jacques Villeneuve si impose nell’ultima gara all’Estoril. Il circuito portoghese, che l’anno scorso aveva ottenuto i consensi di tutti gli addetti ai lavori per i suoi saliscendi, vedrà la propria gara andare in scena come terza tappa del Mondiale, nel weekend tra il 30 aprile e il 2 maggio, tra i GP di Imola e Barcellona. Nota curiosa, è interessante notare che Ayrton Senna ottenne la sua prima pole position proprio in Portogallo (ma all’Estoril, nel 1985), e che le qualifiche, vero punto di forza del brasiliano, saranno proprio il primo maggio, anniversario della morte del paulista.
Stefano Domenicali, nel comunicato ufficiale, ha fatto sapere: “Siamo felici di annunciare che correremo nuovamente in Portogallo dopo il grande successo avuto lo scorso anno. […] Siamo fiduciosi sulla stagione 2021, abbiamo dimostrato lo scorso anno di poter correre 17 gare in piena sicurezza e offerto splendide gare ai fans in un momento difficile. Speriamo di riavere i nostri fans anche a Portimao anche quest’anno in maniera sicura, al momento stiamo lavorando col promotore sui dettagli del nostro progetto.”
La gara portoghese allontana quindi la possibilità di disputare una doppia gara d’apertura in Bahrain facendo slittare Imola (che resterà come seconda tappa tra il 16 e il 18 aprile) a data da destinarsi. Fatto comunque interessante resta la questione Covid: il Portogallo al momento è nella cosiddetta “lista rossa” dal Regno Unito, il che significa che i team con base in Gran Bretagna (Mercedes, Red Bull, McLaren, Aston Martin, Alpine, Haas e Williams) non potranno tornare alla base prima del GP di Spagna. E, in ogni caso, non potranno tornarci neanche dopo la gara catalana. Potrebbe rivelarsi un problema per questi team e un vantaggio per gli altri “continentali” (Ferrari, Alpha Tauri e Alfa Romeo)? Solo il tempo ce lo dirà