“Cosa potrà mai succedere in sole 3 speciali?” ci si chiedeva alla vigilia della giornata odierna del Rally Montecarlo. La gara inaugurale di questo WRC era stata contestata già nelle scorse settimane per il ridottissimo chilometraggio, che si temeva avrebbe potuto ridurre la difficoltà e la imprevedibilità di questo storico evento.
Fortunatamente, possiamo tranquillamente affermare che non è stato questo il caso. Per informazioni citofonare Tanak: il pilota estone, partito oggi in terza posizione, ha forato due gomme nelle prime due speciali, rimanendo così con soli tre pneumatici utilizzabili a disposizione. La conseguenza di questa tragicomica situazione, purtroppo per l’uomo Hyundai, è il ritiro, dal momento che non è consentito lasciare il parco assistenza su 3 ruote.
Un altra grande difficoltà è emersa lungo la PS 10, in cui le alte temperature hanno causato un progressivo scioglimento della neve e del ghiaccio presenti sulla strada. Questo fatto è stato molto rilevante per quanto riguarda i tempi: i primi partenti, infatti, hanno potuto sfruttare al meglio le gomme chiodate, mentre gli ultimi si sono ritrovati a navigare nella fanghiglia, perdendo fino a 45 secondi. Da segnalare, in tale occasione, l’incredibile secondo posto di prova di Pierre Louis Loubet, al miglior risultato in una PS Mondiale.
Al termine di questa complicatissima giornata, chi potrebbe trovarsi in testa se non il Re di Montecarlo? Sebastien Ogier ha infatti recuperato immediatamente la testa della corsa, per poi mantenere il distacco costante intorno ai 15 secondi. La gara è tutt’altro che vinta, ma la situazione si sta mettendo alla grande per il transalpino, che riesce a ribaltare una situazione difficile dopo i problemi ai freni di giovedì e la situazione di venerdì. Da segnalare solamente un’immagine che ritrae il pilota con il casco slacciato in prova speciale, fattore che potrebbe costare una penalità al leader.
L’unico inseguitore rimasto è Elfyn Evans (+13.0), sostanzialmente infallibile nell’arco di questo weekend se facciamo eccezione per un testacoda avvenuto nella difficilissima PS 10. Il gallese non ha avuto il passo del compagno di team, che gli è davanti nonostante le diverse difficoltà in cui è incappato, ma si è riscattato nella PS 11, in cui è finalmente riuscito a far segnare un tempo migliore di quello di Ogier. Attenzione, perché potrebbe non essere ancora finita.
Un incredulo Kalle Rovanpera (+56.8) risale fino alla terza posizione nonostante i 45 secondi persi in un incidente avvenuto ieri. Il finlandese ha tenuto per tutta la giornata un ritmo simile a quello di Evans, e, grazie al ritiro di Tanak, si trova nuovamente in zona podio, a completare una spettacolare tripletta Toyota.
Poco lontano troviamo un redivivo Thierry Neuville (+1:03.8), tornato in lizza per il podio grazie alla PS 10 in cui ha guadagnato tra i 20 e i 45 secondi sugli inseguitori sfruttando la superficie che andava progressivamente a deteriorarsi. Nonostante la rimonta, il weekend del vincitore dello scorso anno non può essere considerato positivo, con diverse debolezze della Hyundai che sono già state messe a nudo.
Un Dani Sordo (+2:11.3) molto poco a suo agio completa la top-5 nonostante il ritmo non sia decisamente dei migliori. A coronare un’altra tappa difficile, lo spagnolo ha rischiato di andare a sbattere al termine della PS 9, salvandosi per un soffio e riuscendo così a proseguire la corsa.
Segue Takamoto Katsuta (+4:43.1), mentre il leader delle Rally 2 è Andreas Mikkelsen (+5:22.7). Completano la top 10 Gus Greensmith (+6:14.6), Adrian Fourmaux (+7:36.5) ed Eric Camilli (+7:54.1).