Siamo alla resa dei conti. Questa settimana verrà incoronato il sedicesimo campione della categoria cadetta, il quarto da quando si chiama F2. Un solo nome andrà ad affiancarsi a quelli, tra gli altri, di Rosberg, Hamilton, Hulkenberg, Gasly, Leclerc e Russell, e lo farà in un circuito così simile a quello in cui si è corso una settimana fa, ma per in realtà totalmente diverso: se infatti non cambia la pista, che resta sempre quella di Sakhir, in Bahrain, cambia invece la configurazione del tracciato, e i giovani della seconda categoria dovranno far valere le loro qualità sull’Outer Track, la configurazione ribattezzata (impropriamente forse) “l’ovale”. Andiamo a scoprire tutti i segreti dell’ultimo round stagionale della Formula 2, dando anche un’occhiata al campionato.
Analisi del campionato.
Se la scorsa settimana erano arrivati ben nove piloti con ancora la possibilità teorica di vincere il campionato, il penultimo round stagionale ha quasi dimezzato i pretendenti al titolo, portando a cinque la rosa dei nomi ancora in ballo: Mick Schumacher a 205 punti, Callum Ilott a 191, Nikita Mazepin a 162, Robert Shwartzman a 159 e Yuki Tsunoda a 157. Tuttavia, gli ultimi tre possono solo sperare in disastri del duo di testa, pertanto sembra profilarsi un duello tra il tedesco (che, ricordiamo, guiderà la Haas il prossimo anno) e il britannico. Entrambi potrebbero chiudere il campionato in Gara 1, nelle modalità che andremo ad illustrare.
Mick Schumacher è campione in Gara 1 se:
- Se fa la pole: nel caso il tedesco dovesse conquistare la partenza al palo venerdì, salirebbe a diciotto lunghezze su Ilott, con gli altri tre che uscirebbero di scena. In questo caso per vincere già sabato non dovrebbe perdere nessun punto, finendo quindi o davanti a lui (in qualunque posizione) o accontentandosi di un piazzamento fuori dai punti nel caso il britannico facesse lo stesso, o addirittura finendo una posizione dietro di lui, purché facesse il giro veloce (possibile solo nel caso entrambi finiscano tra la quarta e la decima piazza).
- Se Ilott fa la pole: in tal caso il vantaggio del tedesco scenderebbe a dieci lunghezze, e dovrebbe quindi guadagnarne otto in gara. Questo significa che, nella peggiore delle ipotesi, non dovrebbe andare oltre un settimo posto condito di giro veloce, nel caso l’inglese finisse fuori dai punti. Nel caso vincesse la gara, Ilott dovrebbe arrivare terzo.
- Se qualcun altro fa la pole: il divario tra Schumacher e Ilott rimarrebbe immutato. Pertanto, al tedesco basterebbero quattro punti, ottenibili con una vittoria nella migliore delle ipotesi o con un nono posto accompagnato dal giro veloce in caso il pilota dell’Uni Virtuosi fosse fuori dai punti.
Callum Ilott è campione in Gara 1 se:
Il britannico può chiudere la corsa al titolo sabato in un solo modo, cioè facendo punteggio pieno con Schumacher fuori dai punti. In tal caso salirebbe a 17 lunghezze di vantaggio sul pilota Prema, ma per effetto dei piazzamenti sarebbe vincitore.
Per quanto riguarda gli altri tre, possono solo sperare in qualche miracolo: Mazepin (che sarà compagno di Schumacher nel 2021 in Formula 1), a 43 lunghezze, dovrebbe fare punteggio pieno (pole, entrambe le vittorie e giro veloce in entrambe le gare), purché Schumacher non realizzi più di cinque punti e Ilott non più di diciannove; Shwartzman (a 46) dovrebbe fare anche lui punteggio pieno, con Schumacher non oltre i due punti e Ilott non oltre i diciassette; e infine Tsunoda (a 48) dovrebbe sperare in uno zero di Schumacher e in un Ilott non oltre le quattordici lunghezze raccolte. Resta comunque interessante la lotta per la Superlicenza: se infatti Schumacher è oramai salvo da questo punto di vista, discorso diverso riguarda il suo futuro compagno Mazepin e il probabile nuovo acquisto Alpha Tauri Tsunoda: il russo necessita almeno della settima posizione per poter approdare in F1, cosa possibile visti i 37.5 punti di vantaggio sull’ottavo in classifica (Zhou), mentre il giapponese deve tenersi aggrappato al quinto posto finale, poiché è il risultato minimo di cui ha bisogno, e sarà un’ardua impresa, visti i soli sei punti sul sesto, Lundgaard.
Le gare.
Parliamo adesso delle gare in sé. Il circuito di Sakhir in questa occasione sarà lungo 3543 metri e composto di 11 curve, e sarà il tracciato più corto del campionato (vista anche l’assenza di Monaco). Andrà percorso per ben 48 volte in Gara 1 (169.818 km) e 34 in Gara 2 (120.216 km). Saranno due le zone DRS, la prima sul rettilineo principale con Detection Point prima dell’ultima curva, e la seconda dopo la prima S intitolata a Michael Schumacher, con Detection Point in fondo al rettilineo d’arrivo. In Gara 1 sarà, ovviamente, obbligatorio il cambio gomme, che in questo weekend saranno le Hard a mescola bianca e le Soft a mescola rossa. Una novità rispetto allo scorso weekend, quando la gomma morbida era la Medium gialla. Ultima notizia rilevante, per questa gara sarà assente il pilota della Campos Jack Aitken. L’inglese avrà l’onore di debuttare in Formula 1 al volante della Williams al posto di George Russell, che a sua volta sostituirà il positivo al Covid Lewis Hamilton in Mercedes. Il sedile Campos verrà invece ereditato dall’elvetico Ralph Boschung, il quale aveva recentemente firmato con il team per la stagione 2021. Per il resto, non essendosi mai corso qui, o almeno con questa configurazione della pista, non abbiamo né record ne precedenti da illustrare.
Gli orari.
Come sempre, tutte le sessioni saranno visibili su Sky Sport F1, canale 207.
Venerdì 4 dicembre
Prove Libere: 13.05 (45 minuti)
Qualifiche: 16.45 (30 minuti)
Sabato 5 dicembre
Gara 1: 13.10 (48 giri o 60 minuti)
Domenica 6 dicembre
Gara 2: 13.20 (34 giri o 45 minuti)