Giro numero uno. La partenza, le battaglie nelle prime curve e poi, poche centinaia di metri dopo, l’incredibile schianto di Romain Grosjean. Le fiamme avvolgono la vettura del pilota francese. Si teme il peggio, pochi minuti e finalmente il pilota della Haas viene inquadrato vivo e cosciente a bordo della Medical Car.
L’incidente di Grosjean è probabilmente uno dei peggiori di cui si abbia recente memoria. All’inizio le immagini non sono chiare, e solamente dopo qualche minuto si capisce che la vettura, oltre ad essersi spezzata in due, ha la parte anteriore che è stata in grado di perforare completamente le barriere, andando a incunearsi al loro interno. Scene drammatiche, che hanno investito tutti quanti gli appassionati e fatto pensare al peggio. Tra gli addetti ai lavori, invece, è stato raggiunto al telefono dalla redazione di Motorsport.com una persona che conosce assai bene le Haas: Giampaolo Dallara. Il patron dell’omonimo marchio, nonché costruttore del telaio della Haas guidata dal ginevrino ha dichiarato: “Ho avuto una grande paura. Poi quando Romain è uscito ho pensato a cosa avrei potuto fare di meglio, ma ci è andata bene. Possiamo ringraziare Jean Todt se Grosjean è vivo: senza l’HALO non si sarebbe salvato nelle lamiere”. Dallara ha continuato elogiando Jean Todt e la sua presa di posizione nella FIA sull’utilizzo dell’Halo: “Oggi possiamo ringraziare San Todt se le monoposto dispongono di questa protezione della testa. Il presidente della FIA è stato colui che più ha spinto per l’introduzione di questa soluzione e ha avuto ragione!”.
Il patron della Dallara ha poi continuato: “Credo che questo incidente drammatico verrà analizzato in ogni dettaglio e permetterà di migliorare ancora la sicurezza. Ogni due anni ci sono interventi per migliorare ogni dettaglio e bene è stato non abbassare mai la guardia. Oggi ci è andata bene ma perchè tutte le strutture di sicurezza hanno retto a dovere!”. Un pensiero forte e deciso che serve a ribadire quanto l’Halo sia importante e sia stato determinante per la salvezza e l’incolumità dei piloti.