Si sono chiuse con la inaspettata e impronosticabile pole position di Lance Stroll le piovose qualifiche del GP di Turchia, 14° appuntamento della stagione 2020 di Formula 1. In una sessione prolungatasi per ben più di un’ora a causa delle varie bandiere rosse esposte – soprattutto nel bagnatissimo Q1 – il canadese della Racing Point mette ancora una volta in mostra la propria sensibilità di guida in condizioni di scarsa aderenza e va a prendersi la partenza dal palo piegando la resistenza di un mai domo Max Verstappen.
Alle spalle del #18 c’è infatti l’olandese della Red Bull, che avrà forse da recriminare per la scelta di montare gomme Intermedie nella fase finale e decisiva del Q3. Il #33 rovina parzialmente la festa in Casa Racing Point, che con Perez piazza la seconda delle RP20 in 3^ posizione, con Alexander Albon che ben figura nel corso di queste qualifiche artigliando la 4^ piazza seppure staccato di oltre 2″ dal crono messo a segno da Verstappen. 5° un concretissimo Daniel Ricciardo, mentre a sorpresa occorre scendere sino alla 6^ posizione per incontrare la prima delle Mercedes: Lewis Hamilton, mai parso in palla durante queste qualifiche e addirittura 14° nella Q1, non riesce infatti ad andare oltre un 1’52″560 distante quasi 5″ dalla vetta. 7° Ocon, davanti a un ottimo Kimi Raikkonen che ha purtroppo commesso un errore nel proprio ultimo tentativo non riuscendo dunque a lottare per le posizioni che contano davvero, con la Top Ten della Q3 che viene completata da Bottas – anche lui in preda alle difficoltà di una Mercedes – e un buon Antonio Giovinazzi.
Ad aprire il plotone degli esclusi nella Q2 era stato Lando Norris, che assieme a Sainz aveva tentato l’azzardo delle Intermedie già nel corso della seconda manche delle qualifiche. Alle spalle del #4 troviamo poi la prima delle Ferrari, quella di Sebastian Vettel: il tedesco ha tentato fino all’ultimo di portare fino alla Q3 la propria SF1000, ma nonostante i miglioramenti costanti il #5 non è riuscito in un qualcosa che avrebbe assunto i contorni dell’impresa. 13° il poco più sopra citato Sainz, mentre non va oltre la 14^ piazza Charles Leclerc, piombato indietro in classifica dopo le positive FP: il monegasco ha fatto enorme fatica sin dal primo tentativo, rischiando addirittura di rimanere escluso già nel corso della Q1 a causa della prima bandiera rossa esposta a causa delle condizioni troppo scivolose della pista. Ultimo degli esclusi nella seconda manche delle qualifiche è, infine, Pierre Gasly, riuscito comunque ad accedere alla Q2 a differenza del proprio compagno di team Kvyat.
Il russo è infatti 17° per via di un testacoda compiuto nel momento decisivo della Q1, per un errore che ha causato l’esposizione di una doppia bandiera gialla che ha a propria volta causato l’investigazione – ancora in corso – di moltissimi piloti che hanno migliorato il proprio crono nell’ultimo tentativo utile. Davanti a Kvyat, in 16^ piazza, c’è Kevin Magnussen, mentre alle spalle della AT01 c’è un George Russell che non è riuscito a replicare uno dei suoi soliti miracoli del sabato. L’ultima fila dello schieramento è infine composta da Nicholas Latifi e Romain Grosjean, gli unici piloti a non vedere la bandiera a scacchi della Q1 per via di errori commessi durante i loro giri: il #8 della Haas, addirittura, ha causato la seconda interruzione della sessione rimanendo insabbiato nella via di fuga di Curva 1.
Ecco la griglia di partenza (salvo penalità) del GP di Turchia che scatterà alle 11:10 di domani mattina: