C’è ancora Max Verstappen davanti a tutti, al termine delle FP2 del GP di Turchia. Su un asfalto reso estremamente scivoloso dall’improvvida operazione di… innaffiatura mattutina, il #33 della Red Bull ha chiuso in cima alla lista dei tempi anche la seconda sessione di prove libere del 14° appuntamento della stagione 2020 del Circus.
L’olandese ha chiuso la propria simulazione di qualifica in 1’28″330, staccando di 401 millesimi Charles Leclerc. Il monegasco, dal canto suo, è riuscito nella non sempre facile impresa di tenersi dietro le due Frecce Nere: Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, separati l’uno dall’altro da circa tre decimi, occupano infatti rispettivamente la 3^ e 4^ posizione al termine delle FP2, non avendo però mai dato davvero l’impressione di aver voluto cercare la prestazione. 5° è Alexander Albon, ad oltre 1″ di ritardo dal crono del compagno di squadra: il #23 ha preceduto la coppia di AlphaTauri formata da Daniil Kvyat e Pierre Gasly e la Ferrari SF1000 di Sebastian Vettel, 8° in 1’30″’22 ma autore di un bloccaggio in frenata piuttosto evidente in quello che avrebbe dovuto essere il giro più veloce del tedesco. 9^ piazza per la prima delle Racing Point, quella di Lance Stroll, mentre festeggia il proprio 21° compleanno con la decima posizione Lando Norris: il #4 ha chiuso le proprie FP2 in 1’30″907, accusando un gap superiore ai 2″5 dalla vetta della classifica.
Appena fuori dai primi dieci troviamo la RP20 di Sergio Perez, che in 1’31″104 si tiene dietro la Renault di Ocon, l’Alfa Romeo Racing di Giovinazzi, la McLaren di Sainz – tornata regolarmente in pista dopo gli inghippi tecnici che l’avevano costretta allo stop nelle FP1 – e la Renault di Daniel Ricciardo, per il momento 15^ in 1’31″660. 16° è Kimi Raikkonen, uno tra i piloti che più sono stati visti “remare” con il volante mentre erano alle prese con l’asfalto infido di Istanbul Park, mentre 17° in 1’32″302 è George Russell, uno dei tanti che sono rimasti vittime di testacoda senza conseguenze. 18^ e 19^ piazza poi per le due Haas di Romain Grosjean e Kevin Magnussen, mentre fanalino di coda delle FP2 è Nicholas Latifi, che non è andato oltre un 1’33″488 che lo ha portato ad oltre 5″ di ritardo dalla cima della classifica.
Piuttosto… strane sono poi le indicazioni giunte sul fronte dei long run. Cronometro alla mano, infatti, il giro più veloce dell’intera simulazione di gara lo ha messo a segno allo scadere Charles Leclerc: il #16, al volante di una Ferrari che quest’oggi è parsa in discreta forma anche tra le mani di Sebastian Vettel, proprio nell’ultimo passaggio utile ha siglato un 1’31″2 che gli ha permesso di rifilare 4 decimi al miglior crono fatto registrare da Max Verstappen. L’olandese è stato un altro dei grandi protagonisti della simulazione di gara, con una RB16 che sembra digerire meglio di altre monoposto l’estrema scivolosità dell’asfalto. Bene poi anche Vettel, in grado di girare costantemente sul passo dell’1’33” con una mescola più dura e con una prima parte di stint percorsa con elevato carico di carburante, mentre sorge il dubbio che possano essersi finora nascoste entrambe le Mercedes: è vero che Hamilton è stato – assieme a Leclerc e Verstappen – l’unico pilota a scendere sotto l’1’32”, ma è altrettanto vero che sia lui che Bottas sono parsi piuttosto guardinghi nell’affrontare le insidie di Istanbul Park. Gli interrogativi che questi long run hanno fatto sorgere, inoltre, potrebbero rimanere senza risposta sino al momento della gara: domani mattina, con il 40% di probabilità di pioggia, c’è il rischio che le FP3 non vengano svolte su asfalto asciutto, lasciando così team e piloti alle prese con dubbi che solamente il GP saprà risolvere.
Ecco la classifica completa al termine delle FP2: