Conclusa l’indagine della FIM sul motore della Yamaha, avviata quando la Casa di Iwata ritirò nel giro di una settimana la propria richiesta alla MSMA per apportare modifiche alle valvole ed alla testata per ragioni di sicurezza. La federazione ha deciso di sanzionare con 50 punti di penalità la Yamaha per non aver rispettato il protocollo MSMA, penalizzati anche i team Monster Yamaha e Petronas ma vengono graziati i piloti.
Yamaha perde 50 punti nella classifica Costruttori, questa la decisione della FIM a seguito dell’indagine iniziata in Austria. La colpa della Casa di Iwata è quella di non aver rispettato il protocollo secondo il quale è necessario richiede e ottenere l’approvazione unanime della MSMA per apportare delle modifiche tecniche ai motori. Nel corso delle prime gare Yamaha aveva chiesto alla MSMA di fare una modifica delle valvole, causa del ritiro sia di Rossi nel GP di Spagna che di Morbidelli in quello d’Andalusia, per una questione di sicurezza. Ma la Casa giapponese non era stata in grado di produrre la documentazione tecnica necessaria a sostenere la propria tesi, ritirando la richiesta.
La FIM ha deciso di penalizzare Yamaha per l’irregolarità limitatamente al GP di Spagna, graziando i piloti che potranno continuare il proprio inseguimento a Mir. I team Monster Energy Yamaha e Petronas Yamaha SRT perdono così 20 e 37 punti rispettivamente nella classifica squadre, mentre alla Casa di Iwata è stata inflitta una penalizzazione di 50 punti, pari al doppio di quelli guadagnati nel corso di quel GP. Restano per il momento al sicuro i punti guadagnati dalla Casa e dai due team dall GP d’Andalusia in poi.
Yamaha perde così tutti i punti raccolti nel doppio round disputato a Jerez, venendo sopravanzata nella classifica Costruttori non solo da Ducati ma anche dalla connazionale Suzuki. Nella classifica team non cambia la posizione del team Petronas, che resta secondo alle spalle del team Suzuki, mentre il team ufficiale cede la quarta posizione al team KTM Factory.