È Toprak Razgatlioglu il più veloce nella giornata di libere a Barcellona, nel primissimo Round Catalano. Dietro di lui le Yamaha di van der Mark e Gerloff. Pioggia nel pomeriggio.
Razgatlioglu fa sue le prime libere del Catalunya Round in quel di Barcellona, chiudendo la sessione mattutina con un 1’42.140; è il suo compagno di squadra Michael van der Mark a seguirlo, distaccato di un decimo. A completare la prima fila virtuale troviamo un’altra Yamaha, quella dell’indipendente Gerloff, che chiude a 3 decimi. Seguono Bautista sua Honda (+0.373), Rea su Kawasaki (+0.474) e Rinaldi, primo italiano e prima Ducati. Alle loro spalle Lowes, Sykes, Redding e Baz, tutti con ritardo minore di 7 decimi.
Molti i giri cancellati a causa della curva 2, in cui numerosi piloti sono andati oltre i track limits. Caduta per Mercado, portato al medical center e impossibilitato a girare nel pomeriggio e nel resto del weekend (frattura a radio e scafoide destri), a differenza di Caricasulo che fortunatamente è uscito illeso dal suo ruzzolone. Nonostante la sessione sia stata dichiarata asciutta, sono state segnalate gocce di pioggia nel primo settore e le temperature sono state decisamente meno calde di quanto previsto ad inizio weekend.
Nessun miglioramento dei tempi nelle FP2, dichiarate Wet e ancora problemi per più di qualcuno con i limiti della pista alla seconda curva. Le combinate risultano, quindi, una fotocopia della classifica dei tempi delle FP1.
Nonostante le condizioni differenti e i tempi decisamente più lenti, dalla pioggia emerge Jonathan Rea con un 1’55.669, seguito da van der Mark e Michael Rinaldi. Bautista, Redding e Gerloff occupano la seconda fila virtuale, con distacchi decisamente maggiori dei primi tre in classifica. Sykes è l’ultimo a mantenersi sotto il secondo di distacco (+0.853), seguito da Cavalieri che da questo round sostituisce definitivamente Marco Melandri in sella alla Ducati del team Barni. Chiudono la top ten Laverty e Razgatlioglu.
Sessione interrotta da una bandiera rossa a meno di un quarto d’ora dall’inizio: caduta di Scheib, conseguentemente dichiarato unfit a causa di una separazione dell’articolazione acromio-clavicolare alla spalla destra.