Celestino Vietti vince il Gran Premio di Stiria dopo una lotta all’ultimo giro con Tony Arbolino. Alle spalle dei due italiani si piazza Ai Ogura – che quest’anno si conferma protagonista ad ogni appuntamento. 4° posto per un ritrovato Gabriel Rodrigo – autore anche della pole position sabato. Segue il leader sempre più assoluto del mondiale Albert Arenas che complice la caduta di John McPhee – suo primo inseguitore – balza a 106 punti totali, +40 su Ai Ogura. 6° Darryn Binder, seguito da Tatsuki Suzuki, Raul Fernandez, Stefano Nepa e Sergio Garcia. Brutta caduta per Deniz Öncü che centra il compagno di squadra Ayumu Sasaki e rotola malamente nella via di fuga. In difficoltà i due alfieri del team Leopard – Dennis Foggia è 11° mentre Jaume Masia è 14° dopo i disastri del sabato. L’Husqvarna del team di Max Biaggi sembra non trovare la giusta strada – Romano Fenati è 17° mentre Alonso Lopez è 20°.
Celestino
Alla 29° gara in Moto3 Celestino Vietti conquista la sua prima vittoria sull’asfalto del Red Bull Ring. Sono stati rispettati i pronostici che lo vedevano come favorito numero uno per i 99.314 km austriaci: il #13 ha infatti mostrato durante il venerdì ed il sabato non solo un passo gara nettamente superiore agli avversari ma anche una buona confidenza con il giro secco. I 23 giri di domenica sono stati caratterizzati da una gara meno di gruppo rispetto alle ultime occasioni, con un gruppo finale di 8 piloti – Vietti, Arbolino, Ogura, Rodrigo, Arenas, Binder e Suzuki – e con i due italiani in fuga a giocarsi la vittoria. Il 18enne di Ciriè – vicino Torino – è al suo secondo anno in pianta stabile nel motomondiale con lo Sky Racing Team VR46, dopo 4 gare disputate – culminate con un podio a Philip Island – a fine 2018 per sostituire l’infortunato Niccolò Bulega. Il primo posto di domenica rappresenta anche uno step importante per l’Academy di Valentino Rossi, che ha accolto il talento torinese nel 2015 e lo ha accompagnato in tutte le tappe graduali di avvicinamento al mondiale – CIV e CEV. Quello che è certo è che Celestino Vietti è un pilota tosto, veloce e dalle grandi prospettive: non soffermandoci solo sui numeri – anche se in due anni e mezzo ha collezionato 1 vittoria e 6 podi – quello che colpisce è l’attitudine di Celin di tirare fuori il meglio da sè e dalla proprio KTM anche in situazioni difficili e sfavorevoli. Siamo ormai abituati a rimonte degne di nota e a sorpassi davvero geniali – come quelli che gli valsero i podi in Catalunya e a Motegi l’anno scorso. La stessa vittoria del GP di Stiria è stata figlia di una straordinaria capacità di guida del #13 di riuscire a fare la differenza nel misto recuperando lo svantaggio che derivava dall’avere una moto molto lenta sui rettilinei di Spielberg – ed in una categoria di gruppo come la Moto3 la velocità in rettilineo ed il conseguente gioco delle scie fanno davvero tanto. Con questi 25 punti Celestino balza in 4° posizione nel mondiale, distaccato di 40 lunghezze da Albert Arenas – 5° al traguardo ed in fuga iridata dopo lo zero rimediato da John McPhee.
A race-long group battle but it came down to just 2! ????
Watch Vietti and @TonyArbolino go to battle on the final lap of the #Moto3 race! ⚔️#AustrianGP ???? pic.twitter.com/r6B2bJEe8R
— MotoGP™???? (@MotoGP) August 25, 2020
Patatrac KTM Tech3
Il tracciato di Spielberg sembra portare ancora una volta sfortuna ad Ayumu Sasaki. Il 19enne giapponese alfiere del team KTM Tech 3 viene coinvolto incolpevolmente a 5 giri dalla fine nell’errore del suo compagno di team – Deniz Öncü. I due erano impegnati nella lotta per la vittoria quando il gemello di Can Öncü – impegnato quest’anno nel mondiale Supersport 600 con la Kawasaki del team Puccetti – battezza male la staccata di curva 1 e centra l’incolpevole giapponese. Tra i due è proprio il pilota turco ad avere la peggio: portato al centro medico per un controllo, dovrebbe essere sicuramente della partita a Misano. Per Ayumu Sasaki è il secondo weekend che non va secondo i piani: la settimana scorsa durante il Gran Premio d’Austria il #71 aveva dovuto abdicare alla lotta per la vittoria – pur essendo uno dei piloti più veloci in pista – dopo che la direzione gara lo aveva penalizzato con un Long Lap Penalty per essere andato tre volte sul verde. Anche questo fine settimana la beffa è molta poichè il 19enne di Yokosuka ha firmato il giro più veloce in gara in 1’36.103, quasi tre decimi più veloce della pole di Gabriel Rodrigo in 1’36.470.
???? @Tech3Racing's day didn't start out very ideal! ????
Their #Moto3 riders tangled at Turn 1! ???? #AustrianGP ???? pic.twitter.com/rCQG5rZ413
— MotoGP™???? (@MotoGP) August 23, 2020
Delusione Salac
Dopo un 8° posto in Qatar che aveva fatto sperare in una stagione da protagonista, il 18enne gioiello del motociclismo ceco si è completamente perso. Nonostante si trovi in uno dei migliori team della categoria il #12 si è ritirato nei due appuntamenti di Jerez, è arrivato 25° sull’asfalto di casa a Brno, si è nuovamente ritirato a Spielberg 1 e domenica ha chiuso in 12° posizione. Troppo poco per un pilota del suo talento e della sua prospettiva. A meno che tutti lo abbiano sopravvalutato – ma dubito – Filip Salac deve ritrovare al più presto la strada giusta.