E’ andato in archivio con la prima posizione di Scott Dixon il giovedì di prove libere della 500 Miglia di Indianapolis 2020. Il pilota di Chip Ganassi si è preso la vetta della classifica, andando a precedere con le sue 226.102 miglia orarie ed il suo 39″805 le vettura di Takuma Sato e Marco Andretti, alfieri rispettivamente del team Rahal e del team Andretti.
Dixon ha aperto una tripletta di motorizzati Honda, ed occorre arrivare dunque fino alla 4^ piazza per trovare il primo pilota munito di propulsore Chevrolet. Conor Daly, in pista per il team di Ed Carpenter, ha portato la sua vettura ai piedi del podio virtuale chiudendo la propria seconda sessione di prove libere con il crono di 40″005 a 225.106 miglia orarie, con il debuttante Alex Palou che si è invece preso la 5^ posizione risultando fino a questo momento il migliore tra i rookie scesi in pista nello storico catino dell’Indiana. La Top Ten di queste FP2 della Indy 500 vede poi Colton Herta e Charlie Kimball rispettivamente al 6° e 7° posto, con Fernando Alonso che per il momento occupa l’8^ posizione con la prima delle vetture del team Arrow McLaren SP. L’asturiano si è reso protagonista di un incidente all’uscita dell’ultima curva del tracciato, con la sua monoposto che dopo un tentennamento a centro curva ha allargato la traiettoria finendo inevitabilmente contro le barriere.
Full course yellow during practice after an on-track incident with @alo_oficial.
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— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) August 13, 2020
Non ci sono state particolari conseguenze fisiche per il pilota spagnolo – comunque trasportato al centro medico per tutti i controlli del caso -, ed ai meccanici della sua vettura è stato oltretutto dato il permesso di violare il coprifuoco per effettuare tutte le riparazioni del caso. “A volte capita che si perda il controllo, l’aderenza, e quando questo accade qui ci si ritrova con i muretti molto vicini“ – ha commentato Alonso – “Purtroppo oggi (ieri, ndr) è successo, ma impareremo anche da queste situazioni. Non possiamo farci nulla, è andata così ma ripartiremo”.
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Alle spalle dell’asturiano, a completare le prime dieci posizioni dello schieramento, ci sono infine James Davison ed Oliver Askew, rispettivamente in forze al team di Dale Coyne e ad Arrow McLaren SP. Ora tutti i protagonisti della Indy 500 attendono con ansia il tradizionale Fast Friday, la giornata in cui viene aumentata la potenza dei motori e le prestazioni migliorano drasticamente. Dopodiché, sabato e domenica, con le sessioni di qualifiche arriverà il momento di fare davvero sul serio.