Dietrofront di ACO, coadiuvato nella scelta dalla prefettura della Sarthe, che va ad annullare il sistema di “villaggi” di spettatori inizialmente previsto per far fronte al COVID-19. Solo un limitato numero di giornalisti sarà ammesso nella struttura della super classica francese.
Ci aveva provato l’Automobile Club de l’Ouest, organizzatore della più famosa corsa Endurance del mondo, a salvare il pubblico della 24h di Le Mans e permettere agli appassionati di essere presenti nonostante la sciagura del coronavirus. La prima azione, visti anche i blocchi tra diversi paesi europei e non, e il rischio quindi di non poter addirittura accogliere i team stranieri, era stata quella di spostare la corsa da giugno a settembre (si correrà il 19-20 settembre, partenza alle 14:30). Col passare delle settimane e il perdurare della diffusione del virus, è rimasto attivo il problema del troppo pubblico (nel 2019 circa 252.500 persone), si era quindi deciso per un progetto abbastanza limitante ma comunque valido per avere spettatori dal vivo, cioè la creazione di una decina di “fan villages”, zone indipendenti da 5000 persone. Questo avrebbe permesso l’accesso a tribune, prati e camping solo nella zona di competenza del villaggio, impedendo quindi alle persone dei diversi villaggi di mischiarsi e riuscendo a distribuire 50.000 persone circa lungo il tracciato da oltre 13km di lunghezza, con i soliti maxischermi e le attività di contorno alla gara, stavolta dedicate per ogni zona indipendente. In ultima istanza era stata presa anche la decisione di ridurre il programma in pista, dalla solita settimana abbondante a un programma compresso in 4 giorni, anche per ragioni economiche.
Purtroppo tutti questi sforzi si sono rivelati inutili, poiché le autorità di salute e sicurezza, di comune accordo con ACO e la prefettura della regione, hanno deciso di bloccare completamente l’accesso di pubblico e bocciare definitivamente l’idea dei fan villages, visto anche il futuro incerto del COVID e il mancato calo di contagi di queste ultime settimane estive.
Per la prima volta nella storia la 24h di Le Mans non avrà nessuno spettatore.
Pierre Fillon, il presidente dell’Automobile Club de l’Ouest, ha dichiarato che “nelle scorse settimane, abbiamo guardato a molte strade per poter ospitare l’evento a settembre con i fan presenti, seppur in numero limitato”, ma purtroppo non è bastato lo spostamento da giugno a settembre, i “villaggi”, la riduzione del programma, e quindi “si è optato con le autorità locali per disputare la corsa a porte chiuse. Ci sono ancora troppi punti di domanda su questioni di salute e sicurezza. Sappiamo che i nostri fan saranno delusi come noi ma, con la salute pubblica in gioco, non è stata una scelta difficile da fare”.
Il comunicato si chiude con l’augurio di supporto da parte di tutti i fan e di comprensione per la scelta, augurandosi di portare Le Mans nelle case dei tifosi attraverso il team media del circuito e le TV che saranno ammesse nel paddock francese. Questo perché un numero limitato di operatori e giornalisti potrà assistere all’evento dal vivo, per documentare la 88esima edizione della 24h di Le Mans e poter portare sui nostri lo spirito della corsa Endurance per eccellenza.
Appuntamento quindi alle 14:30 del 19 settembre, quest’anno purtroppo solo in televisione.