Una sanzione reputata troppo poco severa. Sarebbe questa la ragione principale che ha spinto Ferrari, McLaren e Renault a prepararsi a presentare appello nei confronti della decisione che la FIA ha preso sulla tanto dibattuta – e scottante – questione Racing Point.
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I 15 punti iridati sottratti alla scuderia di Lawrence Stroll (alla quale è stata comminata anche una multa di 400.000 €) non sono parsi sufficienti, a detta almeno delle poco più sopra citate scuderie, per punire un’infrazione regolamentare di così evidente entità. A Ferrari, McLaren e Renault non sarebbe andato giù il fatto che, nonostante una colpevolezza oramai accertata, alla Racing Point sia stato concesso di proseguire la stagione 2020 di Formula 1 con il pacchetto tecnico dichiarato irregolare: i tre team nello specifico vorrebbero chiedere alla FIA un riesame della decisione presa, in modo tale da inasprire le sanzioni comminate al team di Lawrence Stroll e rendere definitivamente…fuorilegge l’attuale RP20 che così tante polemiche ha finora scatenato.
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E’ verosimile però che neppure la Racing Point starà a guardare: la squadra di Silverstone potrà infatti a propria volta presentare un appello nei confronti della decisione della FIA, puntando però ad ottenere un riesame in positivo di una scelta che tanti mugugni ha già sollevato nel paddock del GP del 70° Anniversario. La sensazione è che, dunque, la partita attorno al caso Racing Point sia ancora tutta da giocare: chi la spunterà in questa lotta – politica, legale e tecnica – che rischia di delineare la F1 del futuro più di quanto non si sia portati a credere?