Andrà in scena lì dove tutto è iniziato, il GP del 70° Anniversario della Formula 1. Sull’asfalto di Silverstone, la pista che nel 1950 ha visto nascere quella che poi è diventata la massima serie automobilistica, il Circus disputerà la propria 5^ prova stagionale, replicando – almeno in gran parte – il copione andato in scena meno di una settimana fa.
Ricavato inizialmente da un vecchio aeroporto della RAF (la Royal Air Force, ndr), il layout del circuito di Silverstone è cambiato di molto rispetto al disegno originario della pista, che risale addirittura al 1950 e che sfruttava semplicemente le piste dell’aeroporto unite da dei tratti asfaltati di raccordo. Un giro del tracciato inglese così com’è ora – dopo l’ultima modifica avvenuta nel 2011 – è lungo 5,891 km ed i piloti, al termine dei 52 passaggi previsti, avranno percorso complessivamente 306,198 km. Sono 18 le curve di Silverstone, delle quali 10 a destra ed 8 a sinistra, con alcuni complessi – come quello di Maggots, Becketts e Chapel – che sono ormai diventati iconici nella storia della F1. Nonostante il numero elevato di curve, quello inglese è un tracciato piuttosto veloce: i piloti trascorrono infatti il 72% del tempo sul giro con l’acceleratore completamente pigiato, un valore che nel 2019 ha comportato un consumo medio pari a 2,12 kg/giro e che permetterà di raggiungere velocità nell’ordine dei 330 km/h.
Poco sollecitati sono poi i freni, con Brembo che classifica Silverstone come uno dei circuiti meno impegnativi per i propri impianti frenanti pur mettendo in guardia le scuderie dal fenomeno del “glazing”, ovvero la vetrificazione dei dischi in carbonio che si verifica in caso di eccessivo raffreddamento e che diminuisce enormemente la forza frenante delle monoposto. I piloti utilizzano il pedale del freno solamente per 12″6 in ogni passaggio (equivalente al 15% del tempo complessivo di gara), ed il valore medio di decelerazione è di appena 3,2 G. L’energia dissipata a fine GP da ciascuna monoposto sarà pari a 120 kWh, mentre a fine gara ogni pilota avrà esercitato sul pedale del freno un carico totale di 30 tonnellate, vale a dire poco più di un paio di bus londinesi a due piani. Sono tre le frenate più impegnative: la prima è quella di Curva 3, dove si scala da 320 a 125 km/h percorrendo 130 m in 2″37 e subendo 4,8 G di decelerazione; la seconda è quella di Curva 16, in cui si passa da 294 a 107 km/h in 107 m e 2″23 registrando una decelerazione pari a 4,9 G; ed infine la terza è la Brooklands (Curva 6), dove si frena da 328 a 167 km/h in 2″36 percorrendo 129 m e subendo una decelerazione di 4 G. Poco sollecitata è anche la trasmissione, con circa 39 cambi marcia registrati mediamente in ogni giro nel corso del 2019, mentre il più elevato valore di forza G in percorrenza lo si registrerà in Curva 11, dove si toccheranno i 4,8 G per 1″.
Saranno due le zone DRS: le aree di utilizzo dell’ala mobile saranno posizionate sul rettifilo che da Curva 5 porta alla Brooklands (con il Detection Point posizionato all’ingresso di Curva 3) e sull’Hangar Straight, con il Detection Point piazzato tra Curva 10 e Curva 11. Nel corso dell’edizione 2019 sono stati portati a termine 29 sorpassi, mentre si attesta al 59% la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car. Il giro più veloce appartiene da domenica scorsa a Max Verstappen, che nelle concitate fasi finali del GP d’Inghilterra ha fermato il cronometro sull’1’27″097. Il #33 meno di sette giorni si è dovuto accontentare della seconda posizione alle spalle di Lewis Hamilton, che nonostante l’arrivo su tre ruote è riuscito a tenersi dietro la RB16 dell’olandese e la SF1000 di Charles Leclerc.
Per il GP del 70° Anniversario (e nonostante ciò che è accaduto negli ultimi giri del GP di Gran Bretagna) la Pirelli ha confermato i compound intermedi della sua gamma. I pneumatici a disposizione di team e piloti saranno quindi di uno step più morbidi rispetto a quelli utilizzati la scorsa settimana, ed in pista scenderanno quindi le Hard C2, le Medium C3 e le Soft C4. A disposizione delle squadre e dei piloti saranno ovviamente a disposizione anche Intermedie e FullWet, che però anche stavolta parrebbero destinate a rimanere nelle proprie termocoperte: le previsioni meteo parlano infatti di un clima soleggiato per tutto il weekend, con temperature nell’ordine dei 24°.
Il GP di Gran Bretagna sarà trasmesso in diretta esclusiva su SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 provvederà a trasmettere la corsa in differita. Ecco dunque tutti gli orari del weekend, mentre il programma del fine settimana di F2 ed F3 lo trovate qui.
Venerdì 7 agosto
- 12:00 – 13:30 -> FP1 | diretta su Sky
- 16:00 – 17:30 -> FP2 | diretta su Sky
Sabato 8 agosto
- 12:00 – 13:00 -> FP3 | diretta su Sky
- 15:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 19:45
Domenica 9 agosto
- 15:10 -> GP Gran Bretagna | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 19:30