E’ Christian Lundgaard il vincitore della Sprint Race del GP della Stiria di Formula 2. Il giovane pilota danese della Renault Academy vince il giorno dopo il connazionale Vesti in Formula 3, in un weekend decisamente positivo per la Danimarca. Secondo Ticktum e terzo Armstrong con l’altra ART. Fuori il leader della classifica Shwartzman, sfortunato Schumacher, alle prese con un problema all’estintore di bordo.
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— Formula 2 (@FIA_F2) July 12, 2020
Dopo la scoppiettante gara di ieri ci si aspettava una gara emozionante, ma purtroppo non è stato esattamente così. Al via i primi tre mantengono subito le loro posizioni, con Schumacher che sopravanza Ilott e si mette in quarta, mentre dietro il vincitore di Gara 1 Shwartzman si gira in curva 1 dopo un leggero contatto con Tsunoda ed è costretto al ritiro. Resterà comunque in testa al campionato, ma la sensazione è che non se ne andrà da Spielberg pienamente soddisfatto. Comunque, entra in scena la Virtual Safety Car, che congela la situazione per un paio di giri, e alla ripartenza si fa subito sotto Lundgaard, secondo, che al quarto giro passa il poleman (in virtù della griglia rovesciata) Ticktum e prende il largo. Il pilota della DAMS sembra essere in crisi, e si fa riprendere da Armstrong e Schumacher; proprio il tedesco sembra essere il più in palla del trio, e dopo averlo studiato per un paio di tornate passa Armstrong per la terza piazza, mettendosi a caccia del suo vecchio rivale nel campionato europeo di F3. Intanto, anche il secondo classificato di ieri, Tsunoda, accusa un problema al motore, ed è costretto al ritiro, con i Mecachrome che ancora una volta dimostrano la loro fragilità.
Schumacher sembra in grado di andare a riprendere anche Ticktum e insediarsi (almeno) sulla piazza d’onore, quando al giro 14 accade il colpo di scena di una gara alquanto soporifera: gli si attiva l’estintore di bordo, che inonda l’abitacolo di schiuma costringendolo al ritiro (in foto sopra). Da lì in poi non succede letteralmente niente, eccetto un lungo trenino di cinque macchine tra Aitken e Ghiotto tra la sesta e la decima posizione, senza che nessuno riesca a fare un sorpasso. Nel finale Zhou e Ilott lottano per la quarta piazza, ma il cinese non riesce a prevalere sull’inglese. Vince quindi Lundgaard, davanti a Ticktum e Armstrong. A punti, come già detto, Zhou, Ilott, Aitken, Gelael e Mazepin. Il danese riesce a conquistare anche i quattro punti del giro più veloce, poiché ad ottenerlo è stato Nissany, che ha terminato fuori dai primi 10.
In classifica Shwartzman resta primo con 48 lunghezze, ma si vede ridotto il suo vantaggio su Lundgaard, che sale a 43, a pari punti con Ilott e davanti a Ticktum con 36. Appuntamento alla settimana prossima, per la gara di Budapest, di cui potrete trovare gli orari sul nostro sito.