Il primo colpo di scena del GP d’Austria 2020 di Formula 1 arriva ancora prima che si spengano i semafori: Lewis Hamilton, che ha chiuso le qualifiche in 2^ piazza alle spalle del compagno di team Valtteri Bottas, dovrà scontare tre posizioni di penalità per non aver rallentato in regime di bandiere gialle durante il suo ultimo tentativo nel Q3.
Già nel pomeriggio di ieri il #44 era stato convocato dai Commissari, ma ad una prima analisi sembrava che il 6 volte Campione del Mondo non avesse commesso alcuna scorrettezza. Stamane, tuttavia, la Red Bull ha ufficialmente fatto richiesta alla FIA di revisionare la decisione presa dopo le qualifiche e, con estrema sorpresa di tutti coloro che pensavano che non si potesse tornare così drasticamente sui propri passi a neppure 24 ore di distanza, gli Steward hanno stabilito che Hamilton ha effettivamente commesso un’infrazione durante il giro veloce che lo aveva portato alle spalle di Valtteri Bottas per soli 12 millesimi.
“Avevo appena affrontato la curva ed avevo dato gas ed ho pensato che forse Valtteri era andato un po’ largo e sarebbe tornato in pista più avanti“ – aveva detto il pilota inglese nel corso delle interviste andate in scena al termine delle qualifiche – “Ho visto la polvere sollevarsi e stavo cercando una macchina ferma in pista, ma non ho visto nulla ed ho deciso di continuare. Mentre entravo in quella che credo fosse Curva 6 mi sono accorto di Valtteri nell’erba alla mia sinistra. E’ accaduto tutto molto in fretta“. La spiegazione, che ieri era parsa esauriente ai Commissari, stamane – verosimilmente e forse inspiegabilmente grazie ai dati forniti dalla Red Bull – non deve aver più convinto gli uomini della FIA, che hanno così deciso di arretrare la Mercedes #44 di tre posizioni sulla griglia di partenza.
Al fianco del poleman Valtteri Bottas scatterà dunque Max Verstappen, con Lando Norris ed Alexander Albon ad occupare la seconda fila e Lewis Hamilton costretto a prendere il via al fianco di Sergio Perez.